Provincia di Trento approva corsie ciclabili in alta Val di Cembra e tra Mezzolombardo e Fai della Paganella

Provincia di Trento approva corsie ciclabili in alta Val di Cembra e tra Mezzolombardo e Fai della Paganella

La provincia di Trento avvia la creazione di due corsie ciclabili in alta Val di Cembra e tra Mezzolombardo e Fai della Paganella per aumentare la sicurezza dopo l’incidente mortale di Sara Piffer.
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La provincia di Trento avvia la creazione di due corsie ciclabili in Val di Cembra e tra Mezzolombardo e Fai della Paganella per migliorare la sicurezza stradale, in memoria di Sara Piffer, vittima di un incidente. Parallelamente, a San Vincenzo sarà realizzata una pista ciclabile collegata a un nuovo centro sportivo. - Gaeta.it

La giunta provinciale di Trento ha dato il via libera a un progetto che prevede la creazione di due corsie dedicate ai ciclisti, una in alta Val di Cembra e l’altra tra Mezzolombardo e Fai della Paganella. L’iniziativa prende forma dopo la richiesta di accelerare gli interventi a seguito di un grave incidente avvenuto sulla strada tra Mezzocorona e Mezzolombardo.

Due nuove corsie ciclabili motore per la sicurezza stradale nelle zone interessate

La decisione della provincia di Trento arriva dopo la morte di Sara Piffer, vittima di un incidente sulla strada tra Mezzocorona e Mezzolombardo. Maurizio Fugatti, presidente della provincia, ha sottolineato che “l’episodio ha spinto le autorità a dare priorità a questo tipo di opere.” In particolare, si interverrà su due strade già abbastanza larghe, dove sarà tracciata una linea per delimitare corsie specifiche per i ciclisti, aumentando così la sicurezza e la visibilità degli utenti più fragili della strada.

Aree scelte per i nuovi interventi

Le due aree scelte sono state individuate non a caso: l’alta Val di Cembra, che presenta un’intensa presenza di ciclisti, e il tratto tra Mezzolombardo e Fai della Paganella, frequentato proprio da Sara Piffer. La creazione di corsie speciali punta a garantire un passaggio più sicuro, separando il traffico ciclistico da quello automobilistico nelle parti più critiche, riducendo il rischio di incidenti gravi.

Questi interventi rientrano in una fase sperimentale, con l’intento di monitorare l’efficacia di questa soluzione e valutare eventuali ulteriori ampliamenti su altre strade della provincia. L’auspicio è di estendere la misura in più punti sensibili per ciclisti, puntando a una rete che risponda alle esigenze di chi si muove su due ruote.

Il progetto sportivo e ciclabile dell’area di san vincenzo a trento

Parallelamente al progetto delle corsie ciclabili, sulla periferia di Trento, nell’area di San Vincenzo, è previsto un intervento dedicato al mondo dello sport e alla pratica ciclistica. Il piano prevede la realizzazione di un centro sportivo calcistico e, lungo il perimetro esterno dell’area, la costruzione di una pista ciclabile.

Utilizzo della nuova pista ciclabile

Secondo quanto spiegato dal presidente Fugatti, la pista servirà non solo per gli allenamenti dei ciclisti legati alla struttura sportiva interna, ma sarà accessibile anche agli utenti esterni, ampliando così le opportunità di movimento sicuro nella zona. “Si tratta di un’infrastruttura che punta a collegare sport e mobilità sostenibile, offrendo un luogo protetto e funzionale per la pratica ciclistica.”

L’area di San Vincenzo, collocata nei pressi del centro di Trento, rappresenta un punto strategico per la mobilità urbana e per le attività sportive. Con questa pista ciclabile, si crea una nuova via dedicata, che si integra con il tessuto urbano, contribuendo a rendere la città più accessibile e attenta alle esigenze di chi preferisce muoversi in bicicletta.

Futuri sviluppi e sensibilizzazione alla sicurezza stradale per i ciclisti

L’avvio di queste opere rappresenta soltanto il primo passo di un progetto più ampio, che coinvolgerà anche altri territori del Trentino. Il presidente Maurizio Fugatti ha annunciato che a breve si terrà un incontro con il Cal per presentare il progetto e ricevere suggerimenti su possibili ulteriori strade da includere nei lavori.

La questione sicurezza per i ciclisti, come emerso dalle dichiarazioni ufficiali, non riguarda solo gli aspetti tecnici o sportivi, ma si collega profondamente alla cultura della strada e al comportamento degli automobilisti. “Sensibilizzare chi guida auto a rispettare chi pedala è quindi un elemento centrale, per rendere davvero efficace la protezione offerta dalle nuove corsie.”

In vista di un aumento costante degli spostamenti in bicicletta in provincia di Trento, queste nuove corsie testing potrebbero diventare modelli per altre zone, contribuendo a migliorare la convivenza tra mezzi diversi e a evitare tragedie come quella di Sara Piffer. La fase di sperimentazione sarà fondamentale per adattare il progetto e ampliare la rete ciclabile con interventi adeguati alle specifiche realtà locali.

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