I mercati azionari in Europa sono scesi in modo diffuso durante la seduta, complici soprattutto la chiusura di Wall Street per il giorno dell’Indipendenza negli Stati Uniti. Senza il principale mercato americano a indicare la direzione, le borse europee si sono mosse con prudenza e molte in negativo. La borsa di Madrid ha registrato le perdite più consistenti, mentre gli altri principali listini hanno mostrato segni di debolezza meno accentuati o sono rimasti pressoché stabili.
La performance negativa della borsa di madrid: banche ed energia in difficoltà
Madrid ha chiuso con un calo dell’1,4%, il peggior risultato tra le principali borse europee. Il tracollo è stato guidato dal settore bancario, che ha scontato pressioni simili a quelle registrate in altri paesi ma amplificate in Spagna. In particolare, alcuni titoli energetici hanno mostrato debolezza marcata. Repsol, la principale società dell’energia quotata a Madrid, ha perso il 3,5% senza segnali di ripresa nel corso della giornata. La debolezza del petrolio, insieme a un clima di incertezza macroeconomica, ha contribuito a questo andamento sfavorevole. A pesare sulle banche e sull’energia sono stati diversi fattori, tra cui la volatilità nei mercati globali e i timori legati alle politiche monetarie future.
Andamento dei principali listini europei tra ribassi e stabilità
Gli altri mercati europei hanno seguito un percorso meno marcato. La Borsa di Parigi e quella di Amsterdam hanno chiuso entrambe con un calo dello 0,7%. Entrambi i listini hanno risentito di una generale avversione al rischio dovuta alla mancanza di un punto di riferimento come Wall Street e alle tensioni su alcune materie prime. Francoforte ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,4%, mentre Londra ha mostrato una chiusura praticamente piatta. A Londra, la stabilità è stata favorita dalla tenuta dei titoli legati ai consumi e dal miglioramento di alcune azioni legate ai servizi, bilanciando le perdite in altri settori. Questa dinamica indica una certa frammentazione degli umori nei mercati europei.
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Il ruolo della chiusura di Wall Street sul sentiment degli investitori europei
L’assenza di Wall Street, rimasta chiusa per celebrare il giorno dell’Indipendenza americana, ha influito su tutta la giornata di contrattazioni in Europa. Senza i movimenti e le indicazioni provenienti dal mercato statunitense, gli operatori europei sono apparsi cauti, preferendo limitare le prese di posizione nette. Questo scenario ha contribuito a una generale stagnazione dei volumi e a una maggiore vulnerabilità agli elementi di rischio locali. In assenza di un benchmark di riferimento, anche piccoli dati economici o notizie di settore hanno avuto impatto amplificato sui titoli azionari. Si è così visto un mercato europeo più nervoso e meno inclini a correre rischi, mentre si attendevano le prossime aperture di Wall Street per trovare indicazioni più chiare.