I lavoratori tecnici e amministrativi del Teatro Carlo Felice di Genova hanno organizzato un volantinaggio di protesta davanti a Palazzo Tirsi, sollecitando attenzione sui problemi di organico che minacciano la loro sicurezza sul lavoro. Questa mobilitazione segue uno sciopero che si è tenuto il 12 ottobre ed è diretta a stimolare le istituzioni locali a prendere seri provvedimenti.
Le problematiche lavorative e la carenza di personale
Durante la manifestazione, Sonia Montaldo, segretaria generale della Slc Cgil, ha sottolineato le principali problematiche che stanno affrontando i lavoratori del teatro. La mancanza di personale è uno dei punti cruciali che mette in discussione il buon funzionamento delle attività e la sicurezza degli operatori. Montaldo ha evidenziato come questa situazione di precarietà si sia ulteriormente accentuata a seguito della collaborazione instaurata con il Teatro Nazionale, che ha portato a un incremento degli impegni lavorativi.
In particolare, la decisione di programmare un doppio spettacolo è stata adottata senza consultare i lavoratori, lasciandoli in difficoltà nell’organizzazione dei turni e nell’allestimento degli eventi. Questa mancanza di comunicazione ha generato frustrazione tra i dipendenti, che si sentono trascurati e sfruttati. La situazione di sovraccarico, secondo Montaldo, non è una novità; è un tema portato avanti nel corso degli anni, ma che ora richiede risposte rapide e concrete.
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La protesta non è solo una questione sindacale, ma un appello a garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose. La salute e la sicurezza dei lavoratori sono in prima linea nelle priorità di chi opera nel settore culturale, e il rischio di incidenti o malfunzionamenti è sempre presente quando le risorse sono insufficienti.
Incontro con le istituzioni e possibili soluzioni
Durante la manifestazione, i lavoratori hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con Mario Mascia, assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova. Il dialogo ha rappresentato un momento di ascolto e di valutazione delle problematiche esposte, con Mascia che ha riconosciuto la necessità di disporre di un quadro chiaro e dettagliato della situazione nei differenti reparti del Teatro Carlo Felice.
L’assessore ha espresso la volontà di collaborare attivamente con i lavoratori per trovare soluzioni praticabili. A tal fine, si è impegnato a convocare il sovrintendente del teatro per discutere le misure da adottare, al fine di garantire che ci siano le risorse umane sufficienti e che le condizioni di lavoro siano ottimali. Questo incontro rappresenta un passo fondamentale per attivare percorsi virtuosi e mirati a risolvere le criticità attuali, effettuando una revisione delle modalità operative e del personale impiegato.
È apparso chiaro che le istituzioni non possono ignorare la situazione e che è essenziale affrontare le istanze emergenti nel settore dello spettacolo e della cultura. I lavoratori attendono risposte tempestive e azioni concrete che possano migliorare le loro condizioni di lavoro e, di conseguenza, anche la qualità del servizio offerto al pubblico.
La mobilitazione di oggi non è solo un segnale di protesta, ma anche una richiesta di dialogo e collaborazione tra le parti coinvolte, per garantire un futuro più sicuro e stabile per tutti coloro che lavorano nel settore.