La Basilicata si prepara a dare nuovo impulso al settore dell’apicoltura con una proposta di legge appena protocollata che punta a rafforzare la produzione e la tutela dell’ambiente. L’iniziativa arriva in un momento in cui la salvaguardia delle api è al centro dell’attenzione per la loro importanza nell’ecosistema e per il valore economico che apportano alle aree agricole. Il provvedimento si propone di migliorare condizioni, formazione e visibilità dei prodotti apistici regionali.
La proposta di legge per l’apicoltura in basilicata
Il 2025 ha visto l’ingresso in consiglio regionale di una legge dedicata all’apicoltura, una realtà che interessa sia lo sviluppo rurale che l’ambiente. Francesco Fanelli, consigliere della Lega e presidente della Prima commissione, ha ufficializzato la presentazione dell’atto. L’obiettivo è sostenere concretamente gli apicoltori lucani con strumenti mirati, fornendo incentivi per migliorare le produzioni e promuovere la ricerca in campo apistico.
La legge punta anche a rafforzare la formazione degli operatori e a diffondere una maggiore consapevolezza pubblica del ruolo delle api. Le politiche proposte comprendono la tracciabilità dei prodotti, per garantire ai consumatori qualità e trasparenza, e iniziative per valorizzare queste produzioni sui mercati locali e nazionali. Si tratta in effetti di un provvedimento che intende accompagnare il settore in modo strutturato.
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Il percorso di confronto per migliorare il testo legislativo
Il progetto non sarà discusso in modo isolato. Fanelli ha sottolineato che il testo entrerà in una fase di elaborazione con una metodologia partecipata. La commissione ha previsto audizioni con tutti i soggetti interessati: dalle organizzazioni agricole di Basilicata fino agli enti di ricerca. L’intento è ascoltare opinioni diverse e inserire suggerimenti che possano rendere la legge più precisa e vicina alle reali esigenze del comparto.
Questa modalità punta a evitare decisioni calate dall’alto e a costruire una norma condivisa che guardi alle specificità regionali. Potranno intervenire anche gli apicoltori e gli uffici regionali, creando un dialogo aperto che arricchirà il testo con proposte migliorative. Il procedimento si prefigge di ottenere un documento che funzioni davvero, sia in termini pratici che di impatto territoriale.
Il ruolo dell’apicoltura per l’economia e l’ambiente lucano
L’apicoltura non rappresenta solo un’attività agricola ma è anche fondamentale per la biodiversità lucana. Le api favoriscono l’impollinazione, contribuendo alla fertilità dei terreni e alla salute degli ecosistemi locali. La legge vuole ribadire questo legame, rafforzando le azioni a tutela dell’ambiente e degli insetti impollinatori, la cui sopravvivenza è minacciata da diversi fattori.
Inoltre, il comparto apistico ha un peso rilevante nell’economia delle aree interne della regione. Molti piccoli produttori dipendono dai raccolti di miele e derivati, che rappresentano una fonte di reddito non trascurabile. Favorire la qualità di questi prodotti e metterli in evidenza attraverso la promozione sul mercato dovrebbe contribuire a rilanciare iniziative locali e mantenere viva una tradizione importante nel tessuto sociale lucano.
La sfida di una legge concreta per il futuro del settore
Secondo il consigliere Fanelli, la speranza è quella di ottenere una normativa efficace e concreta, capace di superare ambiguità e vuoti legislativi già evidenti nel settore. Questa legge dovrà accompagnare non solo la crescita economica degli apicoltori ma anche sostenere lo sviluppo delle aree interne, che spesso vivono situazioni di marginalità.
Rappresentare un punto di riferimento per la tutela ambientale, oltre che per il rilancio produttivo, richiede un lavoro di sintesi tra esigenze diverse. L’iter avviato in Basilicata vuole portare a un risultato che possa offrire risposte nuove, basate su un confronto reale e su azioni concrete. Così si punta a dare un contributo solido a un settore che nel corso degli anni ha mostrato fragilità e necessità urgenti di interventi.