Un residuato bellico risalente alla Seconda guerra mondiale è riaffiorato vicino alla linea ferroviaria di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria. Si tratta di un proietto d’artiglieria da 100 millimetri che ha messo immediatamente in allarme le autorità locali. La Prefettura ha attivato prontamente l’intervento degli artificieri dell’Esercito Italiano, incaricati di mettere in sicurezza l’area e neutralizzare l’ordigno. Il ritrovamento evidenzia come ancora oggi, nel 2025, i territori del Nord Ovest italiano conservino tracce della guerra, con ordigni capaci di rappresentare un rischio elevato per chi vive o lavora nelle zone interessate.
Ritrovamento di un ordigno bellico sul territorio di Arquata Scrivia
La scoperta è avvenuta nei pressi dei binari ferroviari di Arquata Scrivia, comune situato in provincia di Alessandria. Un proietto d’artiglieria della seconda guerra mondiale, ancora carico, è emerso durante attività di routine o sopralluoghi nell’area in questione. Questo tipo di residuato non è raro nella zona, dove il terreno ha preservato materiali bellici sepolti da decenni. L’avvistamento di un ordigno così potente ha richiesto un intervento urgente, poiché la presenza di un proietto da 100 millimetri può rappresentare un serio pericolo sia per chi transita nei dintorni sia per la stabilità e sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria.
Le autorità locali, appena informate, hanno allertato la Prefettura, che ha incaricato immediatamente gli artificieri dell’Esercito Italiano. La presenza di ordigni inesplosi interessa varie aree del Nord Italia, soprattutto dove si svolgono lavori di scavo o dove il terreno è soggetto a modifiche naturali, come in prossimità di corsi d’acqua. Il rinvenimento a Arquata Scrivia si inserisce in questo quadro, evidenziando almeno una volta di più la necessità di un monitoraggio continuo e di un rapido coordinamento delle forze specializzate.
Ruolo e modalità di intervento del 32° reggimento genio guastatori della brigata alpina taurinense
L’ordigno a Arquata Scrivia è stato affidato alle cure del 32° reggimento genio guastatori, unità specializzata dell’Esercito Italiano facente parte della Brigata alpina Taurinense. Questo reparto ha competenze specifiche nella bonifica e neutralizzazione di ordigni inesplosi, operando sotto la sigla CMD . Nel pomeriggio del giorno del ritrovamento, gli artificieri hanno raggiunto la zona per isolare il proietto e mettere in sicurezza l’area attorno, interagendo con la Prefettura per garantire un rapido contenimento del pericolo.
Le procedure di intervento prevedono l’isolamento della zona, la verifica attenta dell’ordigno e la sua neutralizzazione. I tecnici del 32° reggimento dispongono di strumenti e tecniche che permettono di disinnescare cariche esplosive rimaste attive per decenni, evitando che possano causare danni o incidenti. Nel 2024, questa unità ha già neutralizzato più di 300 residuati bellici tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, sottolineando la frequenza con cui materiale pericoloso emerge dal terreno. La messa in sicurezza di Arquata Scrivia si è conclusa senza causare rallentamenti rilevanti al traffico ferroviario e ha evitato rischi ai residenti della zona.
Persistenza dei residuati bellici nella zona nord occidentale e impatto sulla sicurezza pubblica
Il rinvenimento di ordigni bellici, come quello di Arquata Scrivia, evidenzia una realtà che coinvolge molte regioni del Nord Ovest italiano. Nel territorio piemontese, così come in Liguria e Valle d’Aosta, il suolo conserva ancora materiale esplosivo risalente ai conflitti del Novecento. La presenza di bombe, granate e proiettili inesplosi si manifesta frequentemente in situazioni diverse: cantieri, lavori agricoli, spostamenti di terra, o fenomeni naturali come piene fluviali. Questi eventi possono portare a galla ordigni rimasti nascosti sotto la superficie per molti decenni.
Le Prefetture mantengono un coordinamento costante con i reparti specializzati dell’Esercito per fronteggiare queste emergenze. Grazie a questo collegamento, si riesce a intervenire in tempi rapidi e con le misure appropriate per evitare incidenti. Il 32° reggimento genio guastatori svolge un ruolo chiave in questa attività: la loro esperienza e la capacità di mettere in sicurezza varie zone sono indispensabili per una gestione efficace delle scoperte belliche. Questi interventi sono fondamentali per garantire la sicurezza sia delle infrastrutture che delle persone che abitano o lavorano in aree potenzialmente esposte.
Effetti del ritrovamento sulla comunità locale e gestione dell’emergenza
L’intervento a Arquata Scrivia si è svolto in maniera coordinata e tempestiva, limitando le conseguenze per la popolazione. La zona è stata isolata solo per il tempo necessario all’intervento degli artificieri, senza causare disagi significativi ai pendolari o agli abitanti del posto. Questo tipo di operazione conferma come, nonostante la pericolosità degli ordigni, si possa gestire la sicurezza pubblica preservando la normalità nelle attività quotidiane.
La vicenda ricorda però che alcune aree sono ancora segnate da ordigni esplosivi invisibili e che la presenza di questi residuati è un’eredità reale delle guerre passate. Le istituzioni e i reparti specializzati mantengono alta l’attenzione sul territorio per prevenire rischi. Le comunità devono quindi convivere con questa realtà, mentre le forze armate continuano a svolgere operazioni di controllo, bonifica e distruzione degli ordigni, fondamentali per mantenere la sicurezza in zone strategiche e popolate.
[1] Dati ufficiali del 32° reggimento genio guastatori e Prefettura di Alessandria, 2025.