Da sette anni la Regione Abruzzo non ha portato a termine il progetto “Palestre della Salute“, nato per promuovere attività fisica e prevenzione per chi convive con malattie croniche. Nonostante linee guida approvate e collaborazioni avviate con le università locali, il programma resta incompiuto e fermo, mentre crescono le necessità di interventi mirati nella sanità pubblica regionale.
Le linee guida e le premesse del progetto palestre della salute
Nel 2018 la Regione Abruzzo ha formalizzato delle linee guida dedicate alle Palestre della Salute, pensate per creare una rete di centri attrezzati a promuovere attività motorie come metodo preventivo e di supporto per persone con patologie croniche. L’iniziativa è stata ideata dall’allora assessore regionale alla Salute e allo Sport, con l’obiettivo di integrare il sistema sanitario pubblico con servizi specifici che potessero favorire il benessere fisico e prevenire complicazioni sanitarie. Le Palestre della Salute dovevano diventare luoghi qualificati, in grado di coinvolgere anche professionisti con formazione nelle discipline motorie, offrendo al contempo opportunità di lavoro.
Per realizzare questa rete, la Regione ha stipulato convenzioni con due università abruzzesi, quella di Chieti-Pescara e quella de L’Aquila, coinvolgendo le strutture accademiche nei percorsi di formazione degli operatori destinati a gestire le Palestre. Al contempo, sono stati avviati programmi per preparare gli addetti ad assistere adeguatamente i cittadini, con l’intento di costruire un modello solido di prevenzione.
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Stallo e mancanza di risultati nonostante le premesse ufficiali
La situazione, però, da allora non si è mossa. A sette anni dall’approvazione delle linee guida e dalle convenzioni siglate, il progetto risulta ancora fermo. Non si registrano aperture di strutture dedicate né avvii di attività operative nelle Palestre della Salute. Nonostante le delibere e le promesse, non c’è stata alcuna concreta implementazione né un calendario dettagliato che indichi tempi certi su quando il programma dovrebbe partire.
Il blocco di questo programma si presenta in un contesto di crescente bisogno di prevenzione sanitaria nella regione Abruzzo, soprattutto in relazione all’assistenza di chi convive con malattie croniche. La crisi nel sistema sanitario e sociale regionale richiede soluzioni efficaci e rapide, ma la gestione del progetto Palestre della Salute sembra essersi bloccata senza apparenti motivi pubblici chiari, lasciando in sospeso risorse e opportunità.
L’interpellanza del capogruppo pd Silvio Paolucci e le richieste alla giunta regionale
Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Regione, ha presentato un’interpellanza per sollecitare risposte dalla giunta guidata dal presidente Marsilio e dall’assessore competente. Secondo Paolucci, “non si tratta di ripetere annunci o promesse, ma di obbligare l’amministrazione regionale a rispettare un impegno preso con atti ufficiali ormai diversi anni fa.”
Nel documento interrogativo, viene sottolineato che questa iniziativa non richiede fondi aggiuntivi da parte della Regione, ma potrebbe fungere da strumento per incoraggiare stili di vita più sani, fornire sostegno ai malati cronici e creare opportunità di lavoro per i laureati in scienze motorie. Paolucci chiede quindi una chiara indicazione delle azioni immediatamente previste per sbloccare l’impasse e mettere in funzione Palestre della Salute e Palestre Sicure.
Il capogruppo richiama “l’urgenza di passare dall’annuncio alla realizzazione”, visto anche il contesto attuale in cui il sistema sanitario regionale sta affrontando gravi difficoltà, e dove la prevenzione avrebbe un ruolo determinante per alleviare la pressione sulle strutture ospedaliere.
Prospettive sul rilancio e le difficoltà del progetto in Abruzzo
L’immobilismo attorno al progetto Palestre della Salute fa emergere problemi diffusi nella capacità di tradurre le strategie pubbliche in interventi concreti. La mancata realizzazione di queste strutture, pensate come presidi territoriali di prevenzione e sostegno, rallenta un possibile passo avanti nella gestione delle malattie croniche in Abruzzo.
Il progetto, già operativo in altre regioni italiane, offre un modello replicabile in cui lo sport e l’attività fisica assistita rappresentano un aiuto concreto per molti pazienti. La mancata attuazione in Abruzzo mette a rischio non solo i benefici per la salute pubblica, ma anche la coesione tra enti locali e università, dato che le convenzioni accademiche restano in sospeso senza un albo chiaro di professionalità coinvolte.
Nel futuro vicino sarà cruciale monitorare le risposte dalla giunta regionale e verificare se saranno prese iniziative concrete per far partire il progetto Palestre della Salute. La pressione politica e l’interesse pubblico mantengono alta l’attenzione su un programma individuato da tempo come fondamentale per la salute dei cittadini abruzzesi.