Progetto edison next recology a jesi, confapi industria sollecita confronto sulle ricadute ambientali e sociali

Progetto edison next recology a jesi, confapi industria sollecita confronto sulle ricadute ambientali e sociali

Edison Next Recology propone una piattaforma per il trattamento dei rifiuti nella zona Zipa di Jesi, mentre Confapi Industria Ancona denuncia la mancanza di dialogo su salute pubblica, ambiente e impatto sulle imprese locali.
Progetto Edison Next Recology Progetto Edison Next Recology
Confapi Industria Ancona critica la mancanza di dialogo nel progetto Edison Next Recology per una piattaforma di trattamento rifiuti a Jesi, sottolineando rischi per salute, ambiente e imprese locali e chiedendo un confronto aperto e partecipato. - Gaeta.it

Il piano di Edison Next Recology per creare una piattaforma per il recupero e trattamento di rifiuti pericolosi e non nella zona industriale Zipa di Jesi ha acceso un dibattito tra le realtà produttive locali. Confapi Industria Ancona, che rappresenta piccole e medie imprese, denuncia l’assenza di dialogo con le parti sociali e le aziende del territorio. I temi sollevati riguardano la salute pubblica, l’ambiente e la sostenibilità del tessuto produttivo della città.

La posizione di confapi industria ancona sulla mancanza di confronto

Mauro Barchiesi, presidente di Confapi Industria Ancona, ha puntato il dito contro la scarsa trasparenza e il mancato coinvolgimento delle rappresentanze produttive e sindacali nella fase di progettazione della piattaforma. Senza una discussione preliminare ampia e chiara, si rischia di non considerare le ricadute reali per la comunità industriale e per i cittadini.

Barchiesi sottolinea che il dibattito non riguarda solo aspetti tecnici o burocratici, quanto piuttosto la salute di chi abita e lavora nei dintorni. La piattaforma, capace di gestire rifiuti pericolosi, può influire sulla sicurezza ambientale e sulla percezione del territorio. Ignorare questo aspetto, spiega il presidente, significherebbe procedere senza tener conto delle preoccupazioni concrete che vivono quotidianamente le persone.

Anche se la procedura amministrativa appare regolare, Confapi insiste su un dialogo più aperto con tutte le parti coinvolte. Questo confronto deve riguardare non solo i rischi sanitari ma pure effetti logistici e ambientali, per evitare decisioni calate dall’alto senza una reale partecipazione locale.

Sostenibilità ambientale, impatto sulla salute e ruolo delle imprese locali

La piattaforma polifunzionale progettata da Edison Next Recology mira ad aumentare la capacità di trattamento di rifiuti speciali nel territorio, una scelta delicata viste le implicazioni ambientali di attività legate a materiale pericoloso. La zona Zipa di Jesi è sede di numerose piccole e medie imprese che gravitano attorno all’industria e che potrebbero subire modifiche nei ritmi e nella percezione del rischio ambientale.

Per Barchiesi il nodo principale è legato alla tutela della salute generale e alle conseguenze sulle attività produttive. Precisione e sicurezza devono accompagnare ogni scelta, con un focus che coinvolga anche il trasporto e la gestione dei rifiuti su strada e l’impatto sulla logistica locale.

La percezione dei rischi da parte dei lavoratori stessi e della popolazione è centrale. Non basta garantire la regolarità normativa, serve un sentimento condiviso di protezione ambientale e di equilibrio tra attività industriali e condizioni di vita nel territorio. La vocazione produttiva dell’area va rispettata, ma occorre bilanciare con attenzione sviluppo, salute pubblica e qualità ambientale.

Richieste di confapi verso istituzioni e progetto edison next recology

Confapi Industria Ancona conferma la propria disponibilità a partecipare a incontri istituzionali e tavoli di confronto, per portare la voce delle aziende e dei lavoratori. Il dialogo deve riguardare le scelte strategiche e le possibili modifiche nell’assetto produttivo e nella gestione dei rifiuti.

L’associazione respinge l’idea che decisioni importanti vengano imposte senza ascoltare chi vive e lavora nel territorio ogni giorno. Questo atteggiamento potrebbe causare tensioni sociali e danneggiare la tenuta economica delle imprese locali.

Gli incontri istituzionali dovranno focalizzarsi sulle implicazioni reali e sulle precauzioni necessarie a evitare danni alla salute e all’ambiente. Un percorso condiviso deve considerare il futuro delle imprese, la sicurezza dei cittadini e la qualità della vita, trovando un equilibrio sostenibile.

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