Nel corso del 2024, la Banca d’Italia ha ridotto la produzione delle banconote nel suo stabilimento romano in via Tuscolana. Contemporaneamente, le segnalazioni di biglietti falsi in circolazione sono cresciute, con particolare attenzione ai tagli da 20 e 50 euro, che rimangono i più contraffatti. Il fenomeno si inserisce nel quadro della relazione annuale sulle banconote dell’intera area euro, rivelando trend significativi sia nella produzione che nella sicurezza del contante.
Riduzione della produzione di banconote nelle banche centrali dell’area euro
Nel 2024, la produzione complessiva di banconote nell’area euro si è attestata intorno ai 4 miliardi di pezzi, una diminuzione del 6,3% rispetto all’anno precedente. Questa cifra riflette una contrazione rilevante, distribuita tra i vari impianti continentali. La scelta di stampare meno banconote appare collegata a una minore domanda di contante in alcuni paesi europei, forse influenzata dall’aumento dei pagamenti digitali e dalla politica monetaria della BCE.
I tagli più richiesti e prodotti hanno continuato a essere quelli da 20 e 50 euro, sebbene complessivamente sia stata stampata una quantità inferiore di banconote nella gamma di valori comuni. Questo andamento è importante per osservare come si evolvono le esigenze di circolazione e la risposta delle istituzioni monetarie.
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Situazione della produzione in italia e ruolo della banca d’italia
L’impianto della Banca d’Italia a Roma ha prodotto 687 milioni di banconote nel 2024, con una contrazione del 26% rispetto all’anno precedente. Questa produzione rappresenta circa il 19% del totale di tutta l’area euro, sottolineando comunque che l’Italia resta uno dei paesi più coinvolti nella fabbricazione fisica del contante.
La riduzione così marcata riflette probabilmente una risposta puntuale a un calo della domanda interna o a un riassestamento del piano produttivo europeo. A Roma le banconote vengono realizzate impiegando tecnologie riconosciute e standard di sicurezza aggiornati, ma le variazioni numeriche legate alla produzione mettono in luce cambiamenti nelle dinamiche di circolazione del denaro.
Aumento delle banconote false in circolazione e focus sui tagli più contraffatti
Nonostante la minore stampa di banconote, la quantità di biglietti falsi individuati in Italia è salita a 121.111 nel 2024, rispetto ai 104.669 del 2023, un incremento significativo. Questo dato segnala un peggioramento nella qualità del denaro falso intercettato dalle autorità.
I tagli di 20 e 50 euro restano quelli più esposti alla contraffazione. Questi valori sono infatti tra i più usati nelle transazioni quotidiane e per somme medie, rendendoli un target privilegiato dei falsari. La Banca d’Italia partecipa a campagne di informazione e aggiornamenti tecnici per migliorare la capacità di individuare i falsi e tutelare i cittadini.
Le misure di controllo e le analisi di laboratorio continuano a essere essenziali per fronteggiare i tentativi di introduzione di moneta fasulla nel circuito legale, soprattutto con l’arrivo di nuove tecnologie di stampa sofisticate.
Implicazioni per la sicurezza del contante e la fiducia nei pagamenti in italia
L’aumento dei biglietti falsi colpisce direttamente la sicurezza degli scambi in contanti. Consumatori e commercianti devono essere sempre più attenti nel verificare l’autenticità delle banconote, utilizzando strumenti appositi o conoscendo le caratteristiche di sicurezza impresse su ogni taglio.
Il decremento della produzione tradizionale riflette quindi un quadro complesso, nel quale la fiducia nel contante si misura anche attraverso la lotta alle frodi. Le autorità monitorano con rigore i dati sulle banconote false, collaborando con partner europei per sviluppare sistemi più efficaci contro la circolazione di denaro contraffatto.
Nel 2025, non a caso, le sfide legate al contante manterranno alta l’attenzione delle forze dell’ordine e degli esperti di sicurezza, accanto all’evoluzione dei pagamenti elettronici. La Banca d’Italia continuerà a svolgere un ruolo centrale nelle attività di monitoraggio e controllo sul territorio nazionale.