Problemi di sicurezza a val di zoldo per assenza di autovelox omologati sulle strade di montagna

Problemi di sicurezza a val di zoldo per assenza di autovelox omologati sulle strade di montagna

a val di zoldo la mancanza di autovelox omologati impedisce alla polizia locale di multare i motociclisti indisciplinati, mentre il sindaco camillo de pellegrin chiede l’intervento del ministro matteo salvini per garantire sicurezza e tutelare turismo e residenti
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A Val di Zoldo (Belluno) la mancanza di autovelox omologati impedisce alla polizia locale di sanzionare chi supera i limiti di velocità, soprattutto motociclisti, creando rischi per la sicurezza e preoccupazioni per il turismo locale. - Gaeta.it

Nel comune di Val di Zoldo, in provincia di Belluno, la mancanza di autovelox omologati sta complicando il controllo del traffico sulle strade di montagna. La polizia locale non può multare i veicoli che superano i limiti di velocità perché gli strumenti di rilevamento non sono riconosciuti ufficialmente. La situazione interessa soprattutto i motociclisti che, soprattutto nei weekend, frequentano la zona boschiva e stretta, mettendo a rischio la sicurezza degli abitanti e di chi transita.

Mancanza di strumenti ufficiali e difficoltà nei controlli

L’assenza di apparecchiature omologate per la verifica della velocità blocca le operazioni della polizia locale a val di zoldo. Senza autovelox con certificazione valida, le multe non sono valide e quindi la maggior parte di chi corre lungo le strade di montagna resta impunita. Questo problema è particolarmente sentito durante i fine settimana, quando motociclisti si radunano e sfrecciano lungo tornanti e tratti pericolosi, ignorando i limiti di sicurezza.

In risposta a questa lacuna, il sindaco Camillo de Pellegrin ha deciso di inviare una vigilessa per effettuare verifiche manuali ma a campione. Durante le operazioni sono emersi diversi casi di infrazioni, dal mancato possesso della patente al sorpasso azzardato su strada stretta. Questi controlli, pur permettendo qualche intervento, non riescono a coprire sistematicamente il fenomeno. La mancanza di strumenti tecnologici lascia molti trasgressori fuori dalla possibilità di essere sanzionati.

Episodi di sessismo e offese sui social dopo i controlli manuali

Il sindaco de Pellegrin ha espresso particolare irritazione per il clima che si è creato sui social dopo un controllo condotto dalla vigilessa. Un motociclista fermato ha pubblicato un video su TikTok che ha attirato decine di commenti volgari e sessisti. Tra i messaggi si leggevano frasi offensive come “Mitica la poliziotta, è andata a vedere se hai chiuso la posteriore” oppure “Ti ha controllato le valvole gratis?”, fino ad arrivare a insulti del tipo “Ti ha dato il numero per un aperitivo?”.

Questi commenti hanno suscitato una reazione decisa da parte del primo cittadino, che ha difeso pubblicamente la vigilessa dichiarando: “Stava solo facendo il suo lavoro. È vergognoso vedere questa mancanza di rispetto nei confronti di una donna che si impegna a tutela della sicurezza”. Il caso ha acceso un dibattito locale sull’atteggiamento verso le forze dell’ordine e il rispetto in pubblico.

Appello del sindaco al ministro salvini per risolvere la mancanza di omologazione

Camillo de Pellegrin ha rivolto un appello diretto a Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture, per sollecitare un intervento tempestivo sulla questione. Il sindaco ha invitato il ministro a visitare la zona per constatare di persona le difficoltà causate dall’assenza di autovelox omologati e le conseguenze dirette sulle condizioni di sicurezza delle strade.

Il problema, secondo de Pellegrin, nasce dall’applicazione delle nuove norme sull’omologazione degli strumenti di rilevamento della velocità. Se questi apparecchi fossero stati installati e usati correttamente, non si arriverebbe alla situazione attuale, con la difficoltà di far rispettare il codice della strada. Il sindaco chiede un intervento immediato per permettere alla polizia locale di utilizzare strumenti riconosciuti e applicare le sanzioni in modo efficace.

Preoccupazioni per il turismo locale e l’impatto della situazione sulle famiglie

Le conseguenze della mancanza di controlli efficaci si fanno sentire anche sul versante dell’economia locale. De Pellegrin denuncia il timore delle famiglie e dei turisti a frequentare le strade di Val di Zoldo. La presenza massiccia dei motociclisti che viaggiano a velocità elevate spaventa residenti e visitatori. Questo clima rende molti incerti sulle uscite fuori casa e sulla partecipazione alle attività all’aperto.

Il sindaco evidenzia che il rischio è la fuga di turisti o il rinvio di visite verso altre località più sicure. Una contrazione dell’afflusso turistico danneggerebbe le attività commerciali di montagna e ridurrebbe le entrate del comune. Le voci sul problema si diffondono e fanno crescere l’apprensione. A Val di Zoldo, la gestione delle strade e la sicurezza diventano perciò una questione urgente, senza una soluzione rapida si rischia un danno duraturo alla comunità.

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