Problemi di salute mentale nel Lazio: Caritas Roma chiede interventi concreti per 70mila famiglie coinvolte

Problemi di salute mentale nel Lazio: Caritas Roma chiede interventi concreti per 70mila famiglie coinvolte

Caritas di Roma chiede alla Regione Lazio interventi urgenti per migliorare la salute mentale, potenziare i servizi e garantire cure umane e accessibili a migliaia di famiglie colpite da disturbi psicologici.
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La Caritas di Roma chiede alla Regione Lazio un miglioramento urgente dei servizi di salute mentale, proponendo un modello più umano, integrato e rispettoso dei diritti dei pazienti, per rispondere alle crescenti esigenze post-pandemia. - Gaeta.it

Negli ultimi anni il tema della salute mentale ha assunto un rilievo crescente nel Lazio, soprattutto dopo la pandemia che ha aggravato situazioni già delicate. Nella sola Roma si stima che 45mila famiglie siano direttamente interessate da problemi psicologici, un numero che sale a 70mila considerando l’intera regione. La Caritas diocesana di Roma ha elaborato un documento indirizzato alla Regione Lazio per chiedere soluzioni mirate e un sostegno reale a chi è in difficoltà.

La caritas roma e il documento sulla salute mentale

La Caritas di Roma, con una equipe multidisciplinare che coinvolge professionisti della sanità e assistenti impegnati con le persone senza dimora, ha redatto un documento programmatico presentato recentemente all’Assessore alle Politiche sociali Massimiliano Maselli. L’incontro, definito dall’ente «positivo», rappresenta l’avvio di un confronto con la Regione mirato a migliorare l’assistenza ai pazienti con disturbi psichici. Nel testo si affrontano diverse criticità attuali e si propongono azioni concrete per affrontarle.

Criticità principali segnalate

Il documento mette in evidenza la precaria situazione delle strutture e della scarsità di personale, che non reggono la domanda crescente. Ci sono ritardi consistenti nell’accesso alle cure, disparità evidenti tra le diverse aree territoriali e un sistema ancora lontano dal garantire un percorso efficace e umano. Viene inoltre segnalata la pratica della contenzione meccanica, adottata in alcuni ospedali e servizi psichiatrici, come una questione problematica e disumana, e si richiama l’attenzione sullo stigma e l’isolamento sociale che colpiscono i pazienti. Non manca una critica alle strutture residenziali che, per la Caritas, rischiano di trasformarsi in spazi di segregazione.

Proposte della caritas per un nuovo modello di cura

L’approccio suggerito da Caritas Roma ruota intorno a quattro principi fondamentali: ascolto e accompagnamento delle persone e delle famiglie; diritto a cure accessibili e veloci; centralità della persona con rispetto pieno della dignità e autodeterminazione; rifiuto della contenzione con stimolo a soluzioni umane e terapeutiche. Per tradurre questi principi in pratica, viene chiesto di attuare unità di crisi senza coercizione, potenziare la formazione del personale sulle tecniche di gestione dei conflitti e creare ospedali più accoglienti e meno ospedalieri nel senso tradizionale.

Potenziamento e integrazione dei servizi

Inoltre, si prevede l’ampliamento dei Centri di Salute Mentale, con l’obiettivo primario di ridurre i tempi di attesa per gli utenti. Va promossa una maggiore integrazione tra servizi sociali e sanitari, per costruire percorsi di cura personalizzati. Il documento spinge affinché si attui un monitoraggio civico, utile a verificare che i servizi siano effettivamente orientati alla riabilitazione e non alla segregazione, garantendo la tutela dei diritti dei pazienti.

Integrazione delle politiche sociali e sanitarie nella regione lazio

Caritas di Roma richiama infine la necessità di una visione complessiva della salute mentale nel Piano Sociale Regionale 2025-2027. La proposta è di integrare l’aspetto sanitario con quello sociale, senza confondere la salute mentale con la disabilità psichica. Serve un’applicazione rigorosa delle normative vigenti, che tutelino i pazienti e le loro famiglie. Nel testo si sottolinea anche l’importanza di lavorare sul sostegno all’abitare autonomo come strumento contro la segregazione.

Attenzione ai bisogni sociali

Questa prospettiva punta a favorire l’inclusione e a migliorare la qualità della vita di chi convive con disturbi mentali. La Caritas insiste sulla necessità di uno spazio dedicato all’ascolto, fondamentale per chi soffre e per i loro familiari, al momento assente sul territorio regionale. L’attenzione ai bisogni sociali si rivela centrale per rispondere in modo completo e umano a queste fragilità.

L’azione di Caritas Roma si propone insomma come stimolo per cambiare la gestione della salute mentale nella regione. La situazione attuale, con strutture inadeguate e risorse limitate, richiede un intervento deciso e condiviso per assicurare un’assistenza che rispetti i diritti e il valore di ogni persona. Un appello che arriva da chi vive quotidianamente le difficoltà di chi è più fragile.

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