Prezzi in calo per pesche, nettarine, ortaggi estivi e prodotti ittici a maggio 2025

Prezzi in calo per pesche, nettarine, ortaggi estivi e prodotti ittici a maggio 2025

Prezzi in calo per pesche, nettarine, albicocche, angurie e ortaggi estivi come zucchine e cetrioli; nel settore ittico diminuzioni per telline, moscardini, razze e gamberi rosa favoriscono consumatori.
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I prezzi di frutta, ortaggi e prodotti ittici estivi in Italia registrano un calo significativo, rendendo questi alimenti più accessibili grazie a un'offerta abbondante e a una domanda stagionalmente moderata. - Gaeta.it

L’andamento dei prezzi nel mercato ortofrutticolo e ittico mostra segnali di raffreddamento dopo un avvio di stagione intenso. Nelle ultime settimane si sono registrate diminuzioni significative, che interessano vari prodotti estivi molto consumati, con effetti diretti sul costo al dettaglio e all’ingrosso. Ecco come si sono mosse le quotazioni e quali prodotti sono oggi più accessibili nelle principali aree di produzione italiane.

Calo dei prezzi per pesche, nettarine, albicocche e angurie

Nelle prime due settimane di maggio 2025, la disponibilità di pesche e nettarine di calibro superiore ha portato a una riduzione del prezzo medio all’ingrosso di circa il 7% rispetto alla settimana precedente. I prezzi non superano i 3 euro al chilo, cosa che per i consumatori può rappresentare un alleggerimento sul portafoglio. Anche le albicocche hanno seguito questo trend: in media costano intorno a 2,50 euro al chilo, segnando una flessione del 6,9%. Nel comparto della frutta estiva più fresca, le angurie registrano un calo del 5%, con quotazioni comprese tra 0,50 e 0,80 euro per chilogrammo. Questo prezzo è addirittura molto più basso rispetto allo stesso periodo del 2024, anno in cui la diminuzione fu del 40,4%. Infine, i meloni retati si attestano a circa 2 euro al chilo, con un ribasso del 10,5%. I dati arrivano dalla Borsa della Spesa, progetto congiunto di Bmti, Italmercati e Consumerismo No Profit, che monitora i prezzi all’ingrosso in tempo reale.

Questa diminuzione dei prezzi ha favorito una maggiore disponibilità sul mercato, comunque accompagnata da una domanda che ha subito un leggero rallentamento all’inizio della settimana, probabilmente per motivi stagionali e climatici. Nonostante ciò, la produzione ortofrutticola estiva si mantiene su livelli elevati, soprattutto per le varietà più richieste.

Andamento della produzione e prezzi degli ortaggi estivi

Tra gli ortaggi tipici della stagione primaverile-estiva, le zucchine continuano a dominare la scena con una produzione regolare e quantitativi abbondanti. Nelle principali aree di coltivazione, la qualità si conferma molto buona e il prezzo all’ingrosso è sceso di quasi un terzo rispetto a un anno fa. Si trovano attualmente tra 0,50 e 0,80 euro il chilo, prezzi che rappresentano un’occasione per chi vuole consumare prodotti freschi a costi contenuti. Nel caso dei cetrioli, i prezzi si aggirano intorno a 1 euro al chilo. Secondo gli operatori, questo è il momento migliore per comprare cetrioli freschi: l’arrivo di temperature più alte nelle settimane seguenti potrebbe infatti frenare la produzione, causando un aumento dei prezzi.

La produzione di melanzane va avanti regolarmente, con prezzi intorno a 0,80 euro/kg e un lieve calo del 6,5% rispetto all’anno precedente. Disponibili anche cipollotti a circa 2 euro al chilogrammo. I fagiolini, raccolti a mano, hanno subito una lieve diminuzione del prezzo e si trovano tra i 3 e i 3,50 euro per chilogrammo. Il raccolto di questi ortaggi segue i ritmi stagionali e l’andamento climatico, che influenzano la quantità quotidiana immessa sul mercato.

Prezzi e disponibilità nei prodotti ittici: telline, moscardini, razze e gamberi rosa

Nel settore della pesca, la ripresa delle attività ha portato a un’offerta più consistente di alcuni prodotti tipici. Ad esempio le telline sono tornate sul mercato a prezzi intorno ai 7,50 euro al chilogrammo. Questa specie ha iniziato a essere pescata nuovamente dopo la fine del fermo biologico terminato a fine maggio. Una maggiore presenza sui banchi ha calmierato un poco i prezzi e reso disponibili i frutti di mare per più consumatori.

Il moscardino registra ancora una buona richiesta per la sua versatilità in cucina. Le quotazioni variano da 7 a 10 euro/kg, a seconda della pezzatura e della zona di provenienza. Le razze, un’altra specie molto diffusa, mantengono prezzi contenuti, mediamente intorno a 4 euro al chilogrammo. Rispetto alla settimana precedente, si è osservato un calo del 16,7%. Tra i crostacei, i gamberi rosa vengono offerti a prezzi non superiori ai 10 euro al chilo, con una diminuzione del 6,7% rispetto alla scorsa settimana e un ribasso del 10,4% rispetto all’anno precedente. Questa flessione ha facilitato l’acquisto di gamberi freschi in diverse pezzature.

L’andamento di questi prezzi è monitorato costantemente dagli operatori del settore e dagli enti di controllo, dati come quelli dell’ultimo mese mostrano una buona combinazione tra domanda e offerta, che si riflette in un mercato più accessibile. La stagionalità e il rispetto delle normative di pesca biologica giocano un ruolo importante nella disponibilità di questi prodotti.

L quadro complessivo testimonia una fase di equilibrio tra quantitativi prodotti e costi, in attesa di eventuali oscillazioni legate al clima o a variazioni della richiesta nelle prossime settimane.

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