Molte famiglie milanesi si trovano ancora impossibilitate a entrare nelle case acquistate. Questo blocco nasce dalle indagini che riguardano le pratiche urbanistiche cittadine. Il 10 aprile 2025, in piazza scala a Milano, si è svolto un presidio bipartisan a sostegno di queste famiglie. Diverse forze politiche si sono unite per chiedere la ripresa ed approvazione di una legge che possa sbloccare la situazione.
La protesta delle famiglie e il messaggio in piazza scala
Le famiglie coinvolte hanno organizzato un presidio con uno striscione che recitava “Senza casa non si può stare. Insieme per una legge Salva Famiglie”. La scritta evidenzia chiaramente le difficoltà vissute da chi ha investito in un’abitazione ma si vede negato l’accesso per ragioni esterne, legate al blocco imposto dalle inchieste giudiziarie sul piano urbanistico milanese.
Le conseguenze del blocco urbanistico
Questo blocco impedisce a molte persone di prendere possesso delle loro abitazioni, creando una situazione di disagio e incertezza. Il comitato delle famiglie va avanti da mesi, chiedendo una soluzione rapida e concreta. La manifestazione ha coinvolto anche cittadini non direttamente interessati, a sottolineare la gravità del problema per un numero crescente di milanesi.
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Le forze politiche concordano sul recupero della legge ‘salva milano’
Il presidio ha visto la partecipazione di diversi partiti: Forza Italia, Lega, Noi Moderati e Italia Viva. Tutti chiedono di riprendere l’iter della legge definita ‘Salva Milano’, bloccata al Senato dopo aver superato l’approvazione della Camera. La normativa mira proprio a risolvere i problemi causati dall’inchiesta urbanistica e consentire alle famiglie di entrare nelle case acquistate.
Il senatore Ivan Scalfarotto di Italia Viva ha sottolineato come il partito abbia votato a favore della legge e si impegni a farlo anche al Senato. Ha precisato che i numeri per approvarla ci sono e che sarà compito dei senatori agire senza cercare alibi. Scalfarotto ha detto chiaramente che la legge potrebbe passare anche senza il Pd, che dovrà assumersi le responsabilità del proprio no in Senato.
Posizioni del senatore ivan scalfarotto
“La legge potrebbe passare anche senza il Pd, che dovrà assumersi le responsabilità del proprio no in Senato”, ha dichiarato Scalfarotto.
Il ruolo della lega a sostegno della richiesta in parlamento
Anche la Lega ha presenziato al presidio con il capogruppo in consiglio comunale Alessandro Verri. Ha espresso la speranza che tutte le forze politiche trovino un accordo in Parlamento per superare l’impasse. Verri ha auspicato che il consiglio comunale si esprima con un documento unitario, finalizzato a rivolgere un appello pubblico al governo e ai parlamentari.
Secondo Verri, è urgente avanzare una proposta di legge che affronti la crisi che molte famiglie stanno attraversando. La situazione è stata definita drammatica per chi non può accedere alla propria casa da mesi. La voce del consigliere indica la volontà di portare in sede parlamentare una pressione condivisa per trovare una via d’uscita.
Il Pd e il ruolo del comune dopo la svolta dell’inchiesta
Il Partito democratico, invece, ha deciso di non sostenere più la legge ‘Salva Milano’ in Senato. Questa scelta è legata ai recenti sviluppi dell’inchiesta sull’urbanistica che ha modificato il quadro politico. Federico Bottelli, consigliere comunale in rappresentanza del Pd, ha spiegato come il partito resti comunque presente e attivo nel confronto.
Il Comune sta cercando di mediare tra le famiglie e la procura, oltre a dialogare con gli operatori del settore coinvolti. La strategia punta a trovare risposte concrete per le famiglie senza però forzare situazioni già delicate sul piano giudiziario. Il Pd segue con attenzione l’evoluzione degli eventi, ma preferisce soluzioni che emergano dal dialogo più che da una legge calata dall’alto.
Fase delicata per l’edilizia residenziale milanese
Questa vicenda segna un momento difficile per l’edilizia residenziale milanese, che resta bloccata per cause legali e politiche. Il confronto istituzionale prosegue, mentre le famiglie attendono di poter finalmente entrare nelle abitazioni acquistate. La piazza scala ha manifestato con forza questo bisogno, coinvolgendo i partiti e le istituzioni in una partita ancora aperta.