Presentazione a Napoli del volume-catalogo sui paramenti liturgici della chiesa di santa maria delle grazie

Presentazione a Napoli del volume-catalogo sui paramenti liturgici della chiesa di santa maria delle grazie

a Napoli, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, presentazione del volume curato da Bianca Stranieri sui paramenti liturgici antichi restaurati, con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli e importanti contributi scientifici.
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A Napoli, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, viene presentato un volume-catalogo sui paramenti liturgici antichi restaurati, valorizzando un importante patrimonio tessile storico e artistico napoletano, con il coinvolgimento di istituzioni culturali e una mostra dedicata. - Gaeta.it

A Napoli, nella chiesa di santa maria delle grazie, giovedì 19 giugno alle 17:30 si terrà la presentazione di un volume-catalogo dedicato ai paramenti liturgici antichi conservati nella stessa chiesa. L’evento fa parte della collana mo.do. , ed è curato da bianca stranieri. Il volume introduce una selezione di tessuti sacri che vanno dal sedicesimo fino al diciannovesimo secolo, esposti per la prima volta al pubblico. Il progetto si collega al restauro e alla valorizzazione di un patrimonio tessile unico nel suo genere a Napoli, offrendo uno sguardo approfondito su manufatti di grande valore storico e artistico.

Il restauro e la valorizzazione del patrimonio liturgico

L’iniziativa nasce da un’idea di maria d’elia, presidente del museo della moda fondazione mondragone. È stata lei stessa a promuovere il restauro del parato sanfelice, tessuto del diciottesimo secolo presentato ora per la prima volta al pubblico. d’elia ha spiegato che questa iniziativa fa parte di un progetto finanziato dalla regione campania, con l’obiettivo di rilanciare la conoscenza e la conservazione dei beni legati all’arte sacra presenti sul territorio. Nel futuro la fondazione mondragone vorrebbe avviare una scuola di restauro tessile per formare nuove competenze specializzate. questo progetto è un tentativo concreto di portare alla luce l’importanza culturale e storica di questi manufatti, che spesso vengono trascurati, mettendo in campo competenze e risorse per recuperarli e studiarli.

Tessuti e storia napoletana

I tessuti esposti raccontano un pezzo della storia napoletana legata alla produzione della seta e all’esistenza di una committenza aristocratica che ne affidava la realizzazione a botteghe specializzate. La cura posta nel restauro e nell’esposizione segue un percorso di ricerca e attenzione estetica che valorizza la qualità delle trame e i dettagli dei ricami. Il progetto contribuisce a conservare una memoria materiale che normalmente è destinata a finire nell’ombra o a rischiare danni irreparabili se non adeguatamente protetta.

Contenuto del volume e contributi scientifici

Il volume a cura di bianca stranieri raccoglie il catalogo completo dei paramenti sacri conservati nella chiesa santa maria delle grazie al mondragone. Contiene saggi di diversi studiosi, tra cui ugo di furia, gloria guida, silvana musella guida, giuseppe pignatelli spinazzola e giulio sodano. Essi analizzano la storia del complesso architettonico e delle figure che lo hanno fondato, come l’aristocratica elena aldobrandini , che istituì un ritiro per giovani donne.

Sguardo sul contesto culturale

Questi saggi forniscono documentazioni inedite e testimonianze utili a capire meglio il valore culturale e artistico di questi paramenti liturgici. bianca stranieri sottolinea come il libro sia il risultato di un restauro importante, che serve da esempio per altre realtà napoletane che custodiscono manufatti simili. attraverso lo studio dei tessili, si fa luce non solo sull’arte ma anche sull’economia e le dinamiche sociali di napoli in età moderna, dove la seta rappresentava un elemento prestigioso.

Il volume si inserisce in una linea di ricerca che mette al centro i tessuti come testimoni della tradizione e della storia artistica cittadina. In campania la ricerca sui tessuti, soprattutto sacri, non ha ancora ricevuto l’attenzione dovuta, a differenza di altre regioni. questo libro cerca di colmare in parte questo vuoto, proponendo un settore da sviluppare nel campo dei beni culturali locali.

L’esposizione e la partecipazione delle istituzioni

La mostra che accompagna la presentazione del volume è sostenuta dalla fondazione banco di napoli, guidata dal professor orazio abbamonte. L’evento ha anche il patrocinio della soprintendenza archivistica e bibliografica della campania, diretta da gabriele capone, e del dipartimento di lettere e beni culturali dell’università vanvitelli, con il professor giulio sodano.

Documenti esposti per l’inaugurazione

Per l’inaugurazione sono esposti due documenti importanti dell’archivio storico del banco di napoli: si tratta di firme dell’architetto guglielmelli e della badessa anna sanfelice, figure chiave nella storia e nell’aspetto della chiesa. Il volume è presentato anche da monsignor adolfo russo, direttore della pastorale della cultura della diocesi di napoli, impegnato nella promozione del patrimonio ecclesiastico.

L’allestimento della mostra è curato dagli studenti della classe terza di design e moda del polo delle arti caselli palizzi di napoli, sotto la guida di valter luca de bartolomeis. questa collaborazione unisce didattica e valorizzazione in modo pratico e concreto, permettendo ai giovani di confrontarsi con beni di rilievo storico.

Celebrazione e approfondimenti sulla figura di ferdinando sanfelice

La mostra, aperta nel 2025, coincide con la commemorazione dei 350 anni dalla nascita dell’architetto ferdinando sanfelice. Fratello di anna sanfelice, badessa del ritiro mondragone, e di antonio, proprietario del parato restaurato, sanfelice è una figura centrale nell’architettura napoletana.

Fotografie e creatività artistica

Per l’occasione sono esposte fotografie di federica gioffredi intitolate “ardite invenzioni”, curate da bianca stranieri. Queste immagini intendono evidenziare la creatività e il rigore progettuale dello stile che caratterizza l’opera di sanfelice, rafforzando il legame tra architettura, arte tessile e storia locale.

L’evento si pone come un momento di riflessione e conoscenza approfondita sull’eredità artistica lasciata da questa famiglia nobile e sulle testimonianze materiali che ancora oggi si conservano nei luoghi di culto napoletani. Il progetto promuove una maggiore attenzione alla conservazione e allo studio del patrimonio tessile, poco diffuso ma fecondo di storie e significati.

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