Presentato il report sul cinema e audiovisivi in abruzzo con dati su imprese, professionisti e location nel 2023

Presentato il report sul cinema e audiovisivi in abruzzo con dati su imprese, professionisti e location nel 2023

Il rapporto presentato all’università dell’Aquila analizza il settore audiovisivo in Abruzzo nel 2023, evidenziando imprese, ricavi, presenza femminile, location e proposte per uno sviluppo più strutturato e sostenibile.
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L’Università dell’Aquila ha presentato un rapporto sul settore audiovisivo in Abruzzo nel 2023, evidenziando le imprese attive, le potenzialità delle location, le criticità di genere e formazione, e proponendo un Centro Studi per favorire uno sviluppo organizzato e sostenibile della filiera regionale. - Gaeta.it

L’università dell’Aquila ha ospitato la presentazione di un rapporto che fotografa il settore cinematografico e audiovisivo in Abruzzo nel 2023. Il dossier, frutto di una ricerca promossa dall’Osservatorio interuniversitario sul Cinema e sugli Audiovisivi in Abruzzo insieme alla Fondazione Openpolis, mette in luce numeri, risorse e criticità di un comparto che coinvolge imprese, operatori, luoghi di ripresa e pubblico. Il progetto, sostenuto dal Mur grazie ai finanziamenti Prin 2022 Pnrr, si propone di offrire una base solida per uno sviluppo più organizzato e consapevole del settore regionale.

Impatto economico delle imprese audiovisive in abruzzo

Secondo il rapporto, oggi in Abruzzo operano 278 imprese attive nella produzione di contenuti audiovisivi. Queste aziende hanno generato ricavi per circa 228 milioni di euro nel 2023, un dato che evidenzia come il comparto abbia peso economico rilevante nell’economia locale. Le imprese si distribuiscono soprattutto nei comuni principali, ma la ricchezza produttiva si estende anche a realtà minori che ospitano location ricercate. Gli autori del rapporto sottolineano però che, pur con numeri significativi, il settore necessita di investimenti maggiori e una raccolta dati più sistematica e precisa per sostenere una crescita duratura. Questo aspetto è centrale soprattutto in vista di una possibile organizzazione più strutturata dell’industria audiovisiva abruzzese.

Presenza femminile e formazione nel settore professionale

Nel documento emerge che tra i professionisti nati in Abruzzo attivi nel cinema e audiovisivo si contano 177 persone. Tra loro, meno di un terzo sono donne, un divario che evidenzia una presenza maschile ancora prevalente nel settore. La formazione, comunque, sta tentando di allinearsi alle esigenze del mercato ma rimane il problema di trattenere i talenti nella regione, spesso attratti da oportunità più vantaggiose altrove. La ricerca invita a creare percorsi mirati per favorire inclusione e supportare i giovani professionisti locali, evitando la fuga di competenze verso altri poli cinematografici nazionali. Anche le università svolgono un ruolo chiave nel costruire know-how e garantire continuità formativa compatibile con le esigenze reali dei produttori e degli creator abruzzesi.

Diversità e potenzialità delle location abruzzesi

Il censimento realizzato nel report ha individuato 119 location distribuite in 78 diversi comuni abruzzesi. Essi spaziano dalle aree urbane fino a piccoli centri, mostrando come il territorio offra un ventaglio variegato di ambienti adatti alle riprese audiovisive. Questa diversità geografica rappresenta un vantaggio competitivo che la regione può sfruttare per attrarre produzioni, ma serve una mappatura più aggiornata e servizi di supporto adeguati. La Film Commission abruzzese ha un ruolo centrale in questo senso, coordinando gli operatori locali e facilitando il collegamento con produzioni e investitori. La presenza di numerose location conferma inoltre il potenziale di Abruzzo come set naturale, destinazione sempre più ricercata da registi e produttori italiani ed esteri.

Sviluppo e iniziative per il futuro del settore regionale

Gli esperti coinvolti nella ricerca suggeriscono di sviluppare un Centro Studi dedicato al cinema e audiovisivo in Abruzzo. Questa struttura avrebbe il compito di monitorare il mercato, analizzare trend, e formulare proposte mirate che sostengano la Film Commission e gli operatori. L’obiettivo è dare stabilità a un comparto che ora appare frammentato, creando basi informative solide per una programmazione più efficace. Il dialogo tra accademia, produzione e istituzioni è stato più volte richiamato durante la conferenza stampa dal presidente della Film Commission, Piercesare Stagni, e dagli studiosi coinvolti, evidenziando che senza un confronto costante sarà difficile migliorare la situazione attuale. In questa cornice si inserisce anche il convegno in corso all’università dell’Aquila intitolato “L’immaginario abruzzese. La costruzione audiovisiva del territorio”.

Appuntamenti e discussioni all’università dell’Aquila

Il report è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che anticipa il convegno di due giorni dedicato all’audiovisivo abruzzese. L’evento ospitato all’università dell’Aquila prevede sessioni aperte al pubblico, laboratori e tavoli di lavoro per approfondire le tematiche sollevate dal dossier. Vi hanno preso parte ricercatori come Fabio Andreazza e gli studiosi Federico Pagello e Gianluigi Rossini, che hanno rimarcato la necessità di considerare il cinema non solo come arte, ma come componente di un sistema industriale regionale. L’incontro rappresenta un’occasione per confrontarsi con realtà, esigenze e prospettive del settore, mettendo in relazione le esperienze di operatori e accademici. La presenza della Film Commission al convegno rafforza il legame tra territorio e industria audiovisiva, base indispensabile per sostenere una crescita organica.

L’attenzione sul settore audiovisivo in Abruzzo cresce, mentre questo primo studio indica spazi di sviluppo e criticità da superare per rendere la regione un punto di riferimento stabile nel panorama nazionale.

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