La prima stagione teatrale della nuova struttura di piazza Rodari a Fondi è stata presentata a Roma, in Senato. Il cartellone 2025/26 promette spettacoli con attori di rilievo nazionale. Tuttavia, le polemiche sulla gestione e sull’amministrazione del teatro non si spengono. Azione, movimento politico cittadino, ha espresso varie perplessità in un comunicato, concentrandosi sui dettagli ancora oscuri riguardanti la direzione artistica e le responsabilità organizzative.
Le critiche di azione fondi sulla trasparenza del teatro di piazza rodari
Il 15 settembre Azione Fondi ha diffuso un comunicato in cui, pur riconoscendo il valore artistico del cartellone della stagione 2025/26, ha sollevato dubbi sul metodo di gestione della nuova struttura teatrale. Nel testo si evidenzia come l’elenco degli spettacoli presenti sia di tutto rispetto, con la partecipazione di attori nazionali, ma non abbia scalfito l’interesse del gruppo politico per la trasparenza amministrativa. Viene chiesto pubblicamente chi sia il direttore artistico, quali criteri siano stati adottati per la sua nomina e se esista un atto ufficiale dell’amministrazione comunale che certifichi queste scelte.
Il gruppo di Azione lamenta inoltre l’assenza di chiarimenti sul soggetto responsabile della gestione dell’edificio, in particolare riguardo agli aspetti economici come la manutenzione e il pagamento degli stipendi del personale coinvolto. La preoccupazione è legata al fatto che un teatro di tali dimensioni comporta costi elevati e richiede un pubblico significativo per sostenersi senza problemi. Nel comunicato si sottolinea che queste informazioni mancano del tutto, alimentando dubbi sulla reale governance del progetto.
Dubbi sull’amministrazione e assenza di confronto in consiglio comunale
Nella nota Azione evidenzia come le decisioni legate alla stagione teatrale sembrerebbero essere state imposte senza coinvolgere l’amministrazione comunale in un processo decisionale aperto. Si fa presente che non è stata avviata alcuna discussione in consiglio comunale che chiarisca ruoli, responsabilità e gestione concreta della struttura teatrale. Questo silenzio istituzionale desta sospetti sul reale potere decisionale dell’amministrazione in questa fase. Secondo il comunicato, il senso è che tale gestione sia “calata dall’alto” senza dare visibilità né trasparenza al processo.
Si richiama così il rischio di ripetere un precedente negativo per la città. Negli anni passati infatti, il Fondi Calcio, allora trainato da imprenditori che promettevano traguardi importanti come la serie B, si trovò poi abbandonato a un destino difficile quando quegli investitori sparirono improvvisamente. Questo episodio viene portato come monito per non ritrovarsi di nuovo con un’infrastruttura importante – come il teatro – senza un piano di gestione chiaro e sostenibile.
Le incognite economiche e operative del nuovo teatro di fondi
Il teatro di piazza Rodari, data la sua estensione e la qualità degli eventi proposti, richiede un’organizzazione precisa e risorse economiche consistenti. Nel comunicato Azione si chiede dunque con insistenza quali siano le fonti di finanziamento e chi si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura. L’aspetto salariale del personale coinvolto nell’attività teatrale è un altro punto aperto: chi garantirà la copertura dei costi?
Il gruppo politico sottolinea che senza certezza di queste informazioni e senza una gestione trasparente, il progetto rischia di diventare difficile da sostenere nel tempo. Si evidenzia inoltre come il teatro debba essere supportato da un pubblico ampio e abituale, necessario per ammortizzare i costi e giustificare investimenti così impegnativi. Da qui il dubbio che voli artistici e ambizioni elevate possano non incontrare un supporto economico ed organizzativo adeguato, creando problemi nel futuro della struttura.
Gli interrogativi posti in questo comunicato rivelano un senso di allarme crescente intorno alla inaugurazione della stagione teatrale, elementi necessari per comprendere fino in fondo i rischi di una gestione ancora poco chiara. Il confronto pubblico, al momento, resta limitato e le risposte attese non sono ancora arrivate.