Un nuovo progetto cicloturistico sta prendendo forma in Abruzzo, puntando a mettere in rete la Marsica attraverso una vasta rete di ciclovie. L’iniziativa, guidata dall’Unione dei Comuni Montagna Marsicana e dal Parco Sirente Velino, coinvolge anche altri enti della Valle Roveto, Valle del Giovenco, Vallelonga e il comune di Sante Marie. L’obiettivo è disegnare percorsi per ciclisti ed appassionati di attività all’aperto, attraversando aree di natura selvaggia e piccoli borghi caratteristici. Questo sistema di ciclovie promette di offrire un’esperienza immersiva, fondata su paesaggi autentici e cultura locale, mirando a stimolare dinamiche di sviluppo territoriale attraverso un turismo più sostenibile.
Cos’è il progetto “ciclovie d’abruzzo – alla scoperta della marsica”
L’iniziativa “Ciclovie d’Abruzzo – alla scoperta della Marsica” nasce con una chiara visione di sviluppo integrato del territorio. L’Unione dei Comuni Montagna Marsicana, insieme al Parco Sirente Velino e altri enti locali, ha assunto la guida di un progetto che intende valorizzare risorse naturali, storiche e culturali del cuore verde dell’Abruzzo. Il presidente dell’Unione, Settimio Santilli, ha sottolineato che “si punta a promuovere una nuova economia basata sulla qualità della vita e sull’accoglienza diffusa, mettendo in rete i borghi e le aree protette”. La speranza è di offrire nuove opportunità, specialmente ai giovani, permettendo ad aree fortemente rurali di riscoprire un ruolo economico e sociale più attivo.
Una strategia di rilancio sostenibile
Questo progetto si colloca in un contesto di rilancio territoriale su basi sostenibili, inserendosi in una strategia più ampia che vuole coinvolgere le popolazioni locali nel rispetto dell’ambiente circostante. Gli enti promotori hanno condiviso non solo un percorso infrastrutturale, ma anche una visione di lungo termine, dove l’esperienza cicloturistica diventa strumento per far conoscere e custodire un patrimonio paesaggistico e culturale prezioso e poco noto. Per realizzare tutto ciò, si sta lavorando a una rete che unisce natura, tradizioni e sport, mirando a creare attrattive turistiche di qualità.
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Come si svilupperà la rete cicloviaria in marsica
Il progetto prevede la creazione di un sistema ciclabile ben strutturato, con una rete di percorsi che supererà mille chilometri, toccando luoghi che spaziano dalla Piana del Cavaliere fino alla Valle Roveto, includendo zone come il Fucino e le vette intorno al Parco Sirente Velino. Si tratta di tre ciclovie distinte, ognuna con peculiarità diverse che attraversano territori vari e diversificati, dai piani alle aree montuose, fino all’altopiano delle Rocche.
Investimenti e connessioni territoriali
Con un budget intorno al milione di euro destinato a questa fase iniziale, il percorso si inserisce in un quadro più ampio che complessivamente vale circa sette milioni. L’obiettivo è connettere i borghi, le zone protette e i sentieri naturali già esistenti, realizzando un sistema omogeneo, capace di favorire una mobilità più lenta e attenta al territorio. L’interconnessione delle ciclovie è pensata per facilitare gli spostamenti in bici ma anche per rendere accessibili le varie realtà culturali e ambientali sparse nel cuore della Marsica.
Gli enti coinvolti si sono impegnati a studiare con estrema cura ogni aspetto tecnico, inclusa la sicurezza, la segnaletica e le infrastrutture di supporto. Un lavoro di dettaglio che riguarda non solo la definizione dei tracciati ma anche la realizzazione di aree di sosta adeguate e il recupero di rifugi esistenti, da destinare a punti di conforto per i cicloturisti.
Servizi e promozione per il turismo ciclistico
Per far sì che la rete dei percorsi sia pienamente fruibile e attrattiva, si sta progettando un regolamento specifico sulla fruizione che disciplinerà l’uso delle piste, garantendo sicurezza e rispetto dell’ambiente. Saranno installate nuove segnaletiche, uniformi e chiare, per facilitare l’orientamento anche ai meno esperti. Contemporaneamente, il progetto prevede la realizzazione di aree di sosta attrezzate, con spazi per il riposo e il ristoro lungo le tratte più lunghe.
Il recupero e la pulizia dei rifugi esistenti rappresentano un passo importante per offrire servizi a chi percorre le ciclovie, soprattutto nelle zone montuose dove i punti di appoggio sono fondamentali. Questi interventi contribuiscono a valorizzare strutture già presenti, integrandole in un sistema di ospitalità diffusa.
Iniziative promozionali e eventi dedicati
Parallelamente, le attività di promozione si focalizzano sulla creazione di pacchetti turistici studiati per far conoscere al grande pubblico le bellezze della Marsica e i vantaggi di un turismo su due ruote. Sono in programma eventi dedicati, che potranno coinvolgere appassionati di sport all’aperto ed escursionisti, proponendo esperienze dirette e stimolando visite in periodi diversi dell’anno. L’azione comunicativa punta a collocare questo itinerario tra le offerte turistiche più interessanti della regione Abruzzo.
L’impatto sociale e culturale del progetto
Luca Piccirillo, di 1AX srl, che coordina il gruppo multidisciplinare dietro il progetto, spiega come “Ciclovie d’Abruzzo” non sia solo un’opera infrastrutturale, ma un vero e proprio investimento nel patrimonio naturale e culturale del territorio. L’iniziativa incoraggia un turismo lento, studiato per rispettare l’ambiente e per favorire un contatto autentico con la realtà locale.
Il progetto si presenta anche come strumento per stimolare un impatto sociale significativo, promuovendo benessere e coinvolgimento delle comunità che, spesso lontane dai grandi centri urbani, possono trovare nuova vita e opportunità economiche. In questo senso si punta a creare un modello replicabile, che possa essere esempio anche in altre zone con caratteristiche simili a quelle della Marsica.
La creazione di una rete di ciclovie così ampia, ben organizzata e promossa, ha il potenziale di attrarre un turismo che valorizza sia la natura sia l’identità culturale dei luoghi. L’attenzione alla qualità dei servizi e alla sostenibilità ambientale è una parte centrale di questo progetto, che inizia a concretizzarsi nel 2025 come uno degli interventi più rilevanti per il rilancio dell’entroterra abruzzese.