Premio Invictus, la sesta edizione premia Marco Marsullo e la letteratura sportiva

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Marco Marsullo protagonista alla sesta edizione del Premio Invictus per la letteratura sportiva. - Gaeta.it

Sara Gatti

5 Settembre 2025

Si è chiusa la sesta edizione del Premio Letterario Invictus, confermandosi come uno degli appuntamenti più importanti per la letteratura sportiva in Italia. Nato nel 2020, questo premio ha creato uno spazio solido e apprezzato dove autori e editori possono confrontarsi, allargando la sua influenza anche oltre i confini nazionali. Dietro l’organizzazione c’è la casa editrice Lab DFG, che ha potuto contare sul sostegno di enti pubblici e privati, segno di quanto la narrazione sportiva stia prendendo sempre più piede nel nostro paese.

Premio Invictus, un punto fermo per la letteratura sportiva italiana

Fin dal primo anno, il Premio Invictus è diventato un’occasione preziosa per far emergere libri e autori legati al mondo dello sport. Anche l’edizione 2025 ha confermato questa vocazione, grazie al coinvolgimento di enti importanti come il Ministero per lo Sport e i Giovani, il Gruppo FS, la Camera di Commercio di Frosinone Latina e altre realtà locali. Questi partner non hanno solo dato visibilità agli scrittori, ma hanno rafforzato il legame con le comunità di Cisterna di Latina e Sermoneta.

Il premio ha raggiunto un livello tale da essere scelto come rappresentante dei premi letterari italiani alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, dove l’Italia è tornata ospite d’onore dopo 36 anni. Una vetrina importante che ha sottolineato il valore culturale dell’Invictus, oggi un punto di riferimento serio e credibile per la narrativa sportiva. La manifestazione gioca così un ruolo chiave nel promuovere storie di atletica, calcio, motociclismo e altre discipline, contribuendo a una riflessione più profonda sullo sport.

Marco Marsullo e “Provaci ancora, mister Cascione”: un premio senza dubbi

Il vincitore di questa edizione è Marco Marsullo con il romanzo “Provaci ancora, mister Cascione”, edito da Feltrinelli. La giuria, guidata dall’olimpionico di canottaggio Davide Tizzano e coordinata dal giornalista sportivo Italo Cucci, ha assegnato il premio all’unanimità. Un riconoscimento che parla chiaro: il libro ha conquistato tutti, grazie a un mix di ironia e attualità, raccontando il calcio femminile con uno sguardo nuovo.

Il protagonista è Vanni Cascione, allenatore noto per essere il più esonerato nella storia del calcio, ma con una determinazione fuori dal comune. La storia parte da una proposta inaspettata: allenare una squadra femminile, la Guardia Rovente Calcio, in un piccolo paese calabrese. Cascione accetta, non senza sorpresa, e si ritrova a vivere una stagione piena di episodi tra il comico e il drammatico, mentre il racconto sfata i pregiudizi sul calcio femminile, trasformandosi in una commedia generazionale.

Oltre al premio principale, sono stati assegnati altri riconoscimenti a opere di rilievo: il Premio Grandi Lettori – Gruppo FS è andato a “Senna: le verità” di Franco Nugnes, mentre il Premio Blu Banca ha premiato “F1 Backstage” di Riccardo Patrese e Giorgio Terruzzi. Altri titoli premiati hanno mostrato la varietà e la ricchezza della letteratura sportiva di oggi.

Un calcio femminile raccontato senza stereotipi

“Provaci ancora, mister Cascione” si distingue per un linguaggio fresco e un tono ironico che illuminano la realtà del calcio femminile, vista attraverso gli occhi di un allenatore abituato a vecchi stereotipi. Cascione è un uomo diretto, che si trova a dover affrontare un cambiamento radicale in una disciplina che in Italia sta guadagnando sempre più popolarità.

La trama segue il ritorno di Cascione in panchina, in un ambiente difficile e pieno di diffidenza, in un paese della Calabria dove il calcio femminile non ha mai avuto successo. La crescita del personaggio e la dinamica della squadra si sviluppano tra situazioni tragicomiche, rompendo la monotonia delle storie sportive tradizionali. Il libro mette in luce temi come la lotta agli stereotipi e la valorizzazione delle donne nel calcio.

Il romanzo si inserisce in una tendenza più ampia che racconta sport e società, sfidando pregiudizi e proponendo una visione più inclusiva. Marsullo mantiene un ritmo serrato e costruisce personaggi vividi, tenendo il lettore incollato fino all’ultima pagina.

Marco Marsullo, tra sport e narrativa

Napoli è la città natale di Marco Marsullo, classe 1985, che ha fatto dello sport un tema ricorrente nelle sue storie. Oltre a insegnare scrittura creativa in una scuola elementare, collabora con il “Corriere del Mezzogiorno”. Tra i suoi libri ci sono “Atletico Minaccia Football Club” e altri romanzi pubblicati da Feltrinelli ed Einaudi Stile Libero.

Le sue opere sono apprezzate anche all’estero, tradotte in Spagna, Olanda e Sud America. Marsullo si distingue per un approccio che unisce riflessione sociale e leggerezza, mantenendo sempre lo sport al centro, raccontato non solo come cronaca, ma come racconto di vita.

La serata di premiazione tra omaggi e riconoscimenti speciali

Durante la cerimonia, il giornalista Dario Ricci ha presentato un omaggio a Nino Benvenuti, leggenda del pugilato italiano. Erano presenti la figlia Nathalie Bertorello, lo storico sparring partner Elio Calcabrini, il campione Michael Magnesi e il vicepresidente Federboxe Rosario Africano.

Il tributo ha messo in luce l’importanza storica e umana di Benvenuti nello sport italiano. Poi è stata premiata la neo campionessa mondiale di tuffi Chiara Pellacani, assente ma presente con un video dagli Stati Uniti. Anche Ambra Sabatini, Ambassador 2025 di Invictus e campionessa paralimpica, ha mandato un messaggio di incoraggiamento.

La serata ha visto anche il riconoscimento al Cisterna Volley, squadra locale di pallavolo, rappresentata da dirigenti e atleti come Filippo Lanza, Alessandro Fanizza e Tommaso Guzzo. Questi momenti hanno dato ancora più senso al premio, collegando la letteratura allo sport attraverso esempi concreti di eccellenza.