L’attenzione al verde urbano torna al centro del dibattito, soprattutto con il caldo intenso che sta investendo gran parte delle città italiane. Un aumento delle aree verdi, parchi e giardini, può contribuire a ridurre le temperature medie locali e a migliorare la qualità dell’aria, offrendo benefici concreti alla salute e alla vivibilità urbana. Coldiretti ha evidenziato dati concreti sulla diffusione del verde nelle grandi città e ha indicato le specie arboree più adatte a contrastare l’inquinamento atmosferico.
La quantità di verde pro capite nelle principali città italiane
Le misure del verde urbano mostrano dati preoccupanti in molte città italiane. La media nazionale si attesta intorno a 32,8 metri quadrati di verde per abitante, ma alcune aree metropolitane presentano valori decisamente inferiori. Roma offre solo 17 metri quadrati pro capite, Firenze 26,8, Milano 18,9, Bologna 22,4, Napoli si ferma a 13,6 e Palermo scende a 12,1. Questi numeri emergono da un’elaborazione di Coldiretti sui dati Istat e confermano come il tessuto urbano spesso penalizzi spazi verdi che invece potrebbero svolgere un ruolo cruciale contro il surriscaldamento e l’inquinamento.
Benefici climatici e urbani del verde
Le aree verdi assorbono calore e inquinanti, contribuendo a un microclima più fresco e pulito all’interno delle città, specialmente nei quartieri più densamente popolati. Il verde urbano rappresenta quindi non solo un elemento estetico, ma una componente essenziale per il benessere degli abitanti.
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Il ruolo degli alberi nel migliorare la qualità dell’aria urbana
Gli alberi si comportano come veri e propri condizionatori naturali. Creano ombra, riducono l’irraggiamento solare diretto e attraverso la traspirazione e la fotosintesi regolarizzano la temperatura dell’ambiente circostante. Coldiretti sottolinea che una singola pianta adulta può trattenere tra i 100 e i 250 grammi di polveri sottili presenti nell’aria. Su scala più ampia, un ettaro di vegetazione può catturare fino a 20mila chili di anidride carbonica ogni anno, contribuendo all’abbattimento degli agenti inquinanti.
Specie arboree e cespugli più efficaci in italia
Tra le specie più efficaci in Italia, si segnala la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore e il pioppo. Tra i cespugli spiccano la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo e il biancospino, tutti in grado di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.
L’incremento della verde urbano non si limita dunque a una funzione estetica o ricreativa, ma gioca un ruolo cruciale nell’assorbire sostanze inquinanti dannose per l’uomo e nell’alleviare gli effetti del cambiamento climatico a livello locale.
Gli effetti economici dei piani di forestazione urbana
Non solo benefici ambientali e di salute, ma anche risvolti economici per le città che investono nel verde. Coldiretti richiama un’analisi condotta dal Cnr, secondo la quale ogni euro destinato alle aree verdi produce un ritorno economico stimato tra 1,3 e 3,07 euro in benefici ecosistemici. Questo significa che riforestare aree urbane o incrementare gli spazi verdi può generare risparmi tangibili in termini di costi sanitari, contenimento del riscaldamento cittadino e miglioramento complessivo della qualità della vita.
Le amministrazioni locali, in questo contesto, vengono chiamate a considerare la forestazione urbana come un investimento preciso, funzionale a mitigare l’impatto delle ondate di calore sempre più frequenti e a rispondere alle esigenze ambientali. Il vantaggio è duplice: si riducono le spese legate all’emergenza climatica e si favorisce un ambiente abitativo più sano e sostenibile.
Contesto attuale e prospettive future
Queste valutazioni assumono ancora più peso nel 2025, un anno segnato da eventi climatici estremi che hanno visto temperature record in molte città italiane.
Le città italiane sono chiamate a fare i conti con un problema che coinvolge l’ambiente, la salute e l’economia. Il potenziamento del verde urbano emerge come una strada concreta per contrastare il calore e l’inquinamento. Il lavoro su piante e alberi adatti al territorio e la realizzazione di piani coordinati per aumentare e proteggere gli spazi verdi sembrano opzioni su cui puntare per migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.