Il porto di Civitavecchia si prepara a un salto di qualità nel settore crocieristico internazionale. Le previsioni per il 2025 parlano di oltre 3,5 milioni di passeggeri, confermando il ruolo chiave dello scalo. Nell’insieme della rete portuale laziale, che comprende anche Fiumicino e Gaeta, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale sta mettendo a punto progetti per far crescere in modo sostenibile traffico e indotto legati a questi porti.
Seatrade Europe ad Amburgo: le strategie per il futuro della rete laziale
A maggio 2025, il commissario straordinario Raffaele Latrofa è stato protagonista a Seatrade Europe, l’appuntamento principale per il mercato crocieristico, tenutosi ad Amburgo. In quei giorni, ha incontrato i principali operatori del settore, illustrando la visione e i piani per lo sviluppo dei porti laziali.
Latrofa ha sottolineato come quegli incontri siano andati oltre la semplice promozione: “sono stati momenti decisivi per tracciare una strada concreta di crescita, coinvolgendo in modo integrato anche le comunità locali.” Civitavecchia, in particolare, è il fulcro su cui si concentrano molte aspettative. L’obiettivo è far girare l’economia del territorio, con una pianificazione attenta che tenga conto di sostenibilità e equilibrio delle risorse.
Civitavecchia cambia volto: nuove infrastrutture e opportunità anche per Gaeta e Fiumicino
La trasformazione più evidente riguarda il porto di Civitavecchia. Sono in corso lavori per migliorare la mobilità interna, con un’apertura verso sud e il collegamento all’antemurale. Questi interventi mirano a rendere più fluido il passaggio di merci e passeggeri, aumentando la capacità operativa dello scalo.
Anche Gaeta entra in gioco con un progetto rivolto alle “navi boutique”, ovvero imbarcazioni di dimensioni più contenute. Questo segmento potrebbe dare una spinta al turismo marittimo, ampliando l’offerta e attirando nuovi operatori.
Per Fiumicino si profila un importante cantiere: si lavora alla progettazione e alla ricerca di finanziamenti per il nuovo porto commerciale dell’AdSP. L’obiettivo è rafforzare i collegamenti tra i porti del network regionale, rendendo tutto il sistema più efficiente.
Sfide e responsabilità per il network portuale laziale
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Raffaele Latrofa, ha messo in luce il peso internazionale che oggi ha Civitavecchia. Essere sotto i riflettori mondiali significa prendere decisioni delicate, soprattutto in un momento di grandi cambiamenti per l’intera rete laziale.
Latrofa ha fatto capire che gli anni che arrivano saranno decisivi per far crescere non solo Civitavecchia, ma anche Gaeta e Fiumicino. “L’attenzione globale e le esigenze locali richiedono un equilibrio preciso: bisogna considerare aspetti economici, ambientali e sociali.” Le scelte e i progetti in corso, affidati all’attuale gestione, dovranno tenere tutto questo in mente per garantire uno sviluppo stabile e duraturo.
In definitiva, il porto di Civitavecchia e i suoi collegamenti con gli altri scali restano un punto di riferimento nel traffico marittimo del Tirreno centrale, con buone prospettive di crescita per passeggeri e merci nei prossimi anni.