Il 9 settembre 2025 è partita la trentesima stagione di “Porta a Porta”, storico programma di approfondimento della Rai condotto da Bruno Vespa. Il format mantiene la sua posizione di rilievo nel panorama televisivo italiano, caratterizzato da un pubblico eterogeneo e capace di affrontare temi di grande rilevanza pubblica. In vista del trentennale, il programma si conferma un punto di riferimento per la politica e la cronaca, con applausi per la sua longevità e per la capacità di rimanere fedele ai fatti senza censure.
Vespa celebra 30 anni di porta a porta ricordando eventi politici e sociali italiani
Bruno Vespa ha voluto sottolineare la lunga storia del programma puntando l’attenzione su come la trasmissione abbia raccontato l’Italia senza mai censurare nessuno. Dal 22 gennaio del 1995, quando “Porta a Porta” ha debuttato, sono passati numerosi protagonisti italiani molto noti, con un elenco che fa rivivere figure come Giorgia Meloni, allora ancora studentessa, e altri leader politici in carica o emergenti. Nel corso di quasi tre decenni, la trasmissione ha coperto 17 governi e 11 presidenti del Consiglio, accompagnando il pubblico attraverso cambiamenti politici e sociali importanti.
Il conduttore ha richiamato alcuni momenti che hanno segnato la storia della trasmissione, come la telefonata in diretta di Papa Giovanni Paolo II o l’annuncio del ritorno in Rai di Beppe Grillo, sottolineando così la capacità del programma di intercettare eventi cruciali. Porta a Porta ha mantenuto un’ampia audience in seconda serata senza mai essere superato da altre trasmissioni del genere.
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Secondo Vespa, l’aspetto che ha garantito il successo del programma è la sua capacità di rivolgersi a diversi tipi di pubblico, spaziando da segmenti sociali e culturali differenti. Porta a Porta si rivolge sia a chi ha livelli di istruzione elevati sia a chi ha meno formazione, guadagnandosi così un profilo che definisce “nazional-popolare”. Questa doppia anima ha permesso al programma di raccogliere interesse trasversalmente.
Il conduttore ha poi evidenziato una questione economica al centro del modello Rai in seconda serata. Con due blocchi pubblicitari da dieci spot ciascuno, la trasmissione attira investimenti e margini di guadagno importanti. Dal punto di vista della struttura e delle entrate, Porta a Porta rappresenta una risorsa molto apprezzata dalla televisione pubblica.
Novità nella squadra e temi della prima puntata tra politica e scandali recenti
La nuova stagione segna anche alcuni cambiamenti nella squadra autoriale con l’ingresso di Alessandro Usai e Antonella Piperno, figure che porteranno nuove prospettive e contributi al contenuto del programma. La prima puntata del 9 settembre si concentra subito su un tema di attualità: i video rubati, una vicenda che è partita da una chat chiamata “Mia Moglie” per poi espandersi ben oltre le aspettative.
Vespa ha anticipato anche la presenza dei sondaggi realizzati da Antonio Noto, che metterà a confronto le intenzioni di voto nazionali con quelle delle prossime elezioni regionali, con particolare attenzione alle regioni Marche, Calabria e Toscana. Questi approfondimenti si collocano nel solco di un programma da sempre attento alla politica italiana.
Porta a porta tra tradizione e innovazione: la seconda serata Rai in trasformazione
Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, ha definito Porta a Porta come “il più importante salotto della televisione italiana” e tra i programmi più longevi. Riconosce che la seconda serata ha subito modifiche significative negli ultimi anni, diventando in parte un late show e modificando così dinamiche e orari rispetto al passato.
La trasmissione resta un appuntamento fisso per milioni di spettatori, capace di restare attuale e consolidato nonostante il mutare degli stili televisivi e delle abitudini degli spettatori. In questa fase, Porta a Porta continua dunque a unire profondità di argomenti e capacità di adattarsi a tempi e contesti diversi.
La trentesima stagione di Porta a Porta si apre con un programma solido e sempre interno al dibattito pubblico, con una squadra rinnovata e spazi tematici che puntano a mantenere un equilibrio tra politica, cronaca e analisi dei fatti più rilevanti del Paese.