Giovedì 31 luglio, alla stazione di milano centrale, la polizia ferroviaria ha effettuato un controllo su due persone in attesa di un treno regionale diretto a bergamo. L’intervento ha portato alla scoperta di armi irregolari e precedenti penali significativi, con una corsa bloccata e un fermo in corso.
Il controllo alla stazione di milano centrale
Gli agenti di polizia ferroviaria erano impegnati nei consueti controlli di sicurezza quando hanno notato due viaggiatori destinati a un treno regionale per bergamo. Durante la verifica dei documenti e dei bagagli, uno dei due è risultato un pregiudicato di 23 anni con precedenti per porto abusivo di armi. Il giovane aveva con sé un cane di grossa taglia. L’atmosfera si è fatta subito tesa dopo aver appurato i suoi precedenti, senza tuttavia rilevare armi o oggetti sospetti al momento del controllo.
Il tentativo di fuga e l’intervento
Il secondo viaggiatore, un uomo di 34 anni, ha tentato di evitare i controlli salendo a bordo del treno che stava per partire. Gli agenti hanno reagito bloccando immediatamente la partenza del convoglio per impedirgli la fuga. Dopo aver fermato il treno, hanno proceduto a un’ispezione accurata sul 34enne, che ha mostrato notevoli precedenti penali, tra cui reati legati ad armi ed esplosivi. La situazione è diventata ancor più seria dopo aver scoperto un’arma all’interno dello zaino dell’uomo.
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Il sequestro dell’arma e i risvolti dell’operazione
L’arma sequestrata è risultata essere stata rubata nei primi giorni di luglio ad Arese, un paese nelle vicinanze di milano. Questo dato ha aperto ulteriori indagini sull’origine e l’eventuale utilizzo illegale dell’arma. Il 34enne è stato fermato e portato in stato di fermo per ulteriori accertamenti. Le autorità stanno valutando il coinvolgimento del giovane nel traffico di armi o in altre attività criminali connesse.
Le operazioni di polizia hanno evidenziato una potenziale minaccia per la sicurezza pubblica, soprattutto quando coinvolgono mezzi di trasporto ad alta frequentazione come i treni regionali. La prontezza e la coordinazione degli agenti hanno impedito che un pericoloso individuo potesse sottrarsi al controllo e mettesse a rischio passeggeri o personale ferroviario. Le indagini proseguiranno per chiarire tutti i dettagli di questa vicenda e verificare eventuali complici o altri elementi collegati.