Un uomo di 50 anni, di nazionalità ucraina, è stato arrestato dalla polizia di stato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La vicenda si è svolta nella zona di Muggia, vicino Trieste, durante una operazione di controllo del territorio rivolta a contrastare il trasporto irregolare di migranti. Nel veicolo fermato la notte dell’1 giugno, c’erano sei cittadini turchi di etnia curda, due dei quali minorenni. La notizia è stata resa pubblica solo nei giorni successivi dall’ufficio stampa della Questura.
Il fermo della polizia nella zona di via flavia
Erano le ore serali dell’1 giugno quando gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Muggia, in collaborazione con i colleghi triestini, hanno notato un’auto con targa austriaca transitare in via Flavia. I poliziotti hanno visto scendere rapidamente sei persone dal veicolo. In quel momento il conducente, riconosciuto poi come il passeur, ha tentato una fuga a bordo dell’auto.
Il tentativo di dileguarsi però è stato immediatamente bloccato dai poliziotti. Il veicolo è stato fermato e identificato mentre l’uomo veniva tratto in arresto per il trasporto illegale di cittadini stranieri. Il controllo si è svolto in un’area della periferia, dove le attività di monitoraggio sulle rotte dei migranti sono intensificate da tempo.
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I migranti trasportati e le denunce per ingresso irregolare
Gli stranieri trovati all’interno del veicolo erano sei cittadini turchi appartenenti all’etnia curda. Tra loro, due erano minorenni. Tutti sono stati denunciati per ingresso irregolare nel territorio italiano. Le procedure prevedono la segnalazione alla autorità competenti per avviare le verifiche sulle loro condizioni e piani di accoglienza o rimpatrio.
Il caso coinvolge persone vulnerabili, dato che comprende anche minori, e solleva l’attenzione sulle rotte illegali utilizzate dai trafficanti per portare migranti in Italia attraverso confini poco sorvegliati e vie alternative. Gli agenti hanno provveduto a informare i servizi sociali e le autorità per garantire le necessarie tutele.
Le indagini sulla rete criminale dietro il traffico di migranti
Le autorità stanno conducendo accertamenti approfonditi per identificare la rete alla base di questo traffico di esseri umani. Il passeur ucraino fermato rappresenta un anello di una catena più ampia e complessa. Questa indagine si inserisce in un quadro di azioni più vaste che la Questura di Trieste ha avviato per contrastare i movimenti illegali di persone sul proprio territorio.
L’attenzione si concentra sulle modalità di reclutamento, i percorsi seguiti e gli eventuali complici operanti tra le diverse nazionalità coinvolte. La collaborazione tra diverse forze di polizia, anche a livello internazionale, è fondamentale per smantellare queste reti e prevenire altri casi simili. Intanto l’arrestato è stato trasferito nella casa circondariale in attesa dell’udienza di convalida.