Nel corso di due interventi distinti a Genova, la polizia di stato ha fermato e messo sotto accusa due giovani, entrambi senza fissa dimora, per detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio. Gli episodi si sono svolti in momenti differenti ma nello stesso ambito cittadino, coinvolgendo un ragazzo albanese di 24 anni e un tunisino di 21. Il lavoro delle forze dell’ordine ha portato al sequestro di dosi di cocaina e del denaro ritenuto provento dell’attività illecita.
Controllo in zona albaro, arresto del 24enne albanese trovato con cocaina e contanti
Ieri sera, in un controllo di routine svolto da un equipaggio della polizia, è stato fermato il conducente di un’auto a noleggio in transito nella zona di Albaro, quartiere di Genova. L’uomo, cittadino albanese di 24 anni, non aveva dimora fissa e si comunicava esclusivamente in lingua albanese. Dalla sua documentazione emergevano frequenti viaggi di breve durata tra Italia e Albania, elemento che ha spinto gli agenti a un’attenzione maggiore durante il controllo.
Durante il fermo, il giovane ha fornito versioni contrastanti sulla sua presenza sul territorio italiano, dichiarazioni che hanno insospettito i poliziotti. Quando gli agenti lo hanno invitato a scendere dal mezzo, il sospetto ha cercato di disfarsi di un pacchetto lasciandolo scivolare tra il sedile e il freno a mano. Gli agenti hanno quindi effettuato una perquisizione personale approfondita, scovando quindici involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 10 grammi, oltre a 950 euro in contanti.
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Arresto per detenzione ai fini di spaccio
L’insieme degli elementi ha portato all’arresto immediato del 24enne albanese per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il denaro rinvenuto è stato ritenuto provento dell’attività legata allo spaccio. Le autorità hanno avviato accertamenti per capire l’entità e i canali dell’attività illecita.
Denuncia del 21enne tunisino fermato in piazza modena con cocaina e coltello
Nel pomeriggio dello stesso giorno, un’altra operazione di controllo che ha visto impegnata la volante del commissariato Cornigliano ha portato alla segnalazione di un 21enne di nazionalità tunisina. Anche lui era senza una dimora fissa ed è stato fermato in piazza Modena, nel comune genovese.
Durante il controllo gli agenti hanno trovato un coltello nascosto tra gli effetti personali del giovane, insieme a 6 grammi di cocaina già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio e 250 euro in contanti. La scoperta ha fatto scattare la denuncia immediata per detenzione di sostanze stupefacenti finalizzate alla vendita e possesso di arma da taglio.
Punto strategico e intensificazione dei controlli
Questo fermo è avvenuto in un punto strategico della città, dove la polizia sta intensificando i controlli per contrastare la diffusione di droga e la microcriminalità. Il giovane tunisino è stato affidato all’autorità giudiziaria che valuterà le misure da adottare nel suo caso specifico. La polizia precisa che ogni persona fermata gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Attività della polizia di stato contro lo spaccio di droga a genova
Gli interventi effettuati a Genova, uno in zona Albaro e l’altro in piazza Modena, evidenziano l’impegno della polizia di stato nel contenere la diffusione di sostanze stupefacenti sul territorio cittadino, in particolare tra i giovani senza fissa dimora. Gli agenti, durante i controlli su strada, si concentrano su soggetti sospetti e su situazioni che presentano elementi anomali come viaggi frequenti in Italia o la presenza di armi non giustificate.
Le operazioni hanno permesso di recuperare dosi di cocaina in quantità tali da indicare un’attività di spaccio organizzata piuttosto che uso personale. Il sequestro di contanti suggella l’ipotesi di guadagni legati alla vendita della droga. Questi passaggi sono cruciali per costruire un quadro probatorio solido per le autorità giudiziarie.
Monitoraggio e interventi
L’attenzione è rivolta anche a luoghi cittadini considerati sensibili dal punto di vista del fenomeno criminale e sociale, con verifiche sempre più frequenti e mirate. La presenza delle forze dell’ordine mira a segnalare una risposta concreta agli episodi di spaccio, garantendo sicurezza e controllo sull’ordine pubblico.
L’attività proseguirà con ulteriori servizi di monitoraggio e interventi mirati, anche grazie al coordinamento tra diversi reparti della polizia e altri enti locali impegnati sul fronte della sicurezza.
Sul caso, la polizia non esclude nuove segnalazioni nelle prossime settimane, mentre si attende l’esito dei procedimenti giudiziari per i due giovani fermati. La cittadinanza resta osservatrice attenta di queste operazioni che si inseriscono nel contesto più ampio delle politiche di contrasto alla criminalità organizzata e alla microcriminalità urbana.