Stato di agitazione per l’orchestra filarmonica marchigiana: mobilitazione e richieste di intervento urgente dalla regione

Stato di agitazione per l’orchestra filarmonica marchigiana: mobilitazione e richieste di intervento urgente dalla regione

I sindacati proclamano lo stato di agitazione per l’orchestra filarmonica marchigiana, chiedendo alla Regione Marche un confronto urgente su contratti, sede stabile e valorizzazione della cultura locale.
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I sindacati proclamano lo stato di agitazione per le criticità dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, chiedendo alla Regione Marche un confronto urgente per garantire stabilità, diritti e valorizzazione culturale. - Gaeta.it

L’orchestra filarmonica marchigiana, uno degli asset culturali più rilevanti della regione, si trova da tempo in una situazione critica. Le difficoltà accumulate minacciano la stabilità del gruppo e il suo ruolo all’interno della scena culturale locale. I sindacati di categoria hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione per sollecitare un confronto con le istituzioni regionali e ottenere risposte concrete su vari problemi irrisolti, che rischiano di compromettere il futuro dell’orchestra e del comparto culturale marchigiano.

La proclamazione dello stato di agitazione da parte dei sindacati regionali

La decisione di avviare lo stato di agitazione è stata ufficializzata da una nota unitaria firmata dai segretari regionali Carlo Cimmino , Alessandro Gay e Valerio Monti . Il documento denuncia le gravi criticità che da troppo tempo penalizzano l’orchestra e che restano senza soluzioni. Questi rappresentanti sindacali sottolineano l’urgenza di una presa di posizione da parte delle autorità competenti, invitando la Regione Marche a convocare un tavolo di confronto per affrontare le problematiche che attanagliano il gruppo musicale.

Nonostante la tensione e le difficoltà, i lavoratori della Form hanno già ribadito il loro impegno a partecipare regolarmente al Macerata Opera Festival. Questo gesto, spiegano i sindacati, non rappresenta una resa o una rinuncia ma un chiaro segnale di responsabilità e dedizione verso un patrimonio culturale molto importante per la comunità marchigiana.

Le criticità principali per la sopravvivenza dell’orchestra

Il documento sindacale mette in evidenza alcune criticità fondamentali che mettono in pericolo l’attività dell’orchestra filarmonica marchigiana. Prima fra tutte, si segnala la mancanza di un progetto chiaro volto ad estendere la durata del contratto lavorativo: il personale è attualmente impegnato per 8 mesi l’anno, mentre la richiesta è di portare questa attività a 12 mesi per garantire una continuità e una stabilità lavorativa.

Altro punto dolente riguarda la carenza di una sede stabile e adeguata alle esigenze di un’orchestra con ambizioni professionali elevate. La mancanza di spazi idonei compromette non solo l’organizzazione delle prove, ma anche la gestione quotidiana e la possibilità di ampliare le attività artistiche.

Infine, il rinnovo della contrattazione di secondo livello resta bloccato senza motivazioni apparenti. Questa contrattazione è fondamentale per riconoscere ai musicisti un livello professionale e salariale adeguato, in linea con la loro formazione e esperienza. L’assenza di un aggiornamento contrattuale risulta, quindi, un ostacolo importante e fonte di tensioni nel rapporto tra lavoratori e dirigenti.

Le richieste rivolte alla regione e il ruolo della cultura marchigiana

I segretari sindacali puntano l’attenzione sulla necessità di tutelare la cultura regionale, sottolineando come nelle Marche si trovino alcuni tra i teatri storici più prestigiosi d’Italia. Secondo loro, è inaccettabile che l’attività culturale venga considerata un settore di serie B, soprattutto in una regione che potrebbe vantare un ruolo di primo piano nel panorama nazionale.

L’appello rivolto alla Regione Marche è chiaro e urgente: i sindacati chiedono un incontro ufficiale con il presidente regionale per aprire un dialogo strutturato e stabile sul futuro dell’orchestra filarmonica marchigiana e di tutto il comparto culturale. I lavoratori avanzano pretese precise che riguardano diritti e riconoscimenti, ma anche la valorizzazione di un settore che rappresenta un capitale umano e artistico importante per il territorio.

La nota si chiude con una richiesta di rispetto per la cultura marchigiana, un invito rivolto non solo alle istituzioni ma anche all’opinione pubblica perché riconosca il valore e la necessità di un sostegno concreto per garantire continuità e dignità all’orchestra filarmonica.

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