Un’indagine importante si è concentrata stamattina a Napoli sul tubo spezzato e sui perni di ancoraggio dell’impianto da cui sono caduti tre operai lo scorso 25 luglio. La procura, con i suoi consulenti, sta effettuando un accertamento considerato irripetibile per capire le cause dell’incidente e verificare le condizioni del materiale coinvolto. Alla rimozione dell’impianto, avvenuta sotto la supervisione degli inquirenti, erano presenti anche i legali delle parti coinvolte, pronti a seguire ogni fase.
Le condizioni del tubo spezzato e la saldatura sotto esame
Il tubo oggetto di attenzione si presenta con una sezione differente proprio nel punto della rottura. La saldatura in quella zona è evidente, e si valuta se sia stata una causa determinante della rottura che ha provocato la caduta degli operai. Il controllo dettagliato punta a rilevare eventuali difetti strutturali o errori nella fase di assemblaggio, che potrebbero aver ridotto la resistenza del tubo. L’esame mira a raccogliere dati precisi sulle caratteristiche del materiale e sulla qualità della saldatura, elementi cruciali per stabilire responsabilità e dinamiche dell’incidente.
Questa verifica si svolge alla luce delle testimonianze e dei rapporti tecnici raccolti nei mesi successivi all’incidente, cercando di ricostruire l’eventuale concatenazione di errori o negligenze. Il tubo è stato rimosso da pochi giorni ed è stato sottoposto a uno smontaggio controllato davanti ai periti, per preservarne le condizioni originarie e garantire osservazioni non alterate.
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Approfondimento sui difetti strutturali
“Il monitoraggio della saldatura e delle condizioni del tubo è determinante per comprendere il cedimento” ha affermato un esperto coinvolto nella perizia.
Il ruolo dei perni di ancoraggio nel cedimento dell’impianto
Un’altra parte centrale dell’indagine riguarda i perni di ancoraggio, fondamentali per tenere fermo l’intero impianto. Questi elementi sono stati analizzati durante la rimozione per stabilire se siano stati serrati correttamente o se vi siano stati cedimenti strutturali. La sicurezza dei perni è un elemento chiave per comprendere il meccanismo di crollo, soprattutto in un impianto che, come in questo caso, era sottoposto a carichi importanti e sollecitazioni continue.
La procura ha incaricato consulenti tecnici di esaminare in modo approfondito ogni vite e bullone, cercando segni di usura, corrosione o errori di montaggio. Se anche uno solo di questi componenti avesse presentato problemi, avrebbe potuto contribuire al distacco fatale. L’analisi è servita a identificare possibili criticità operative o strutturali legate all’installazione o alla manutenzione dell’impianto.
Verifiche tecniche sui perni
Durante le ispezioni, “ogni elemento viene considerato con la massima attenzione”, spiegano i consulenti della procura, evidenziando l’importanza di ogni dettaglio.
La presenza di consulenti e avvocati delle parti coinvolte
Alla giornata di accertamenti irripetibili hanno partecipato, oltre ai consulenti della procura, anche quelli degli indagati e i rispettivi avvocati. Tra loro: l’avvocato Zollo per l’imprenditore Pietroluongo, Fusco per l’imprenditore Napolitano, Ferraro rappresentante dell’amministratore del condominio, e infine i legali Floccher e Anzelmo a difesa del direttore dei lavori. La loro presenza è stata necessaria per garantire trasparenza e verifiche condivise sulle operazioni svolte.
Dal lato delle parti offese sono intervenuti gli avvocati Amedeo Di Pietro e Luigi Cinque, che seguono da vicino l’evolversi delle indagini. Tutti hanno assistito alle operazioni di rimozione e agli esami tecnici per poter valutare gli elementi raccolti, pronti a eventuali contestazioni o richieste di approfondimenti. Questo tipo di accertamenti è previsto in situazioni delicate, dove le responsabilità possono toccare più soggetti, dal datore di lavoro al direttore tecnico, passando per i fornitori.
Il contesto dell’indagine sui tre operai morti a napoli il 25 luglio
Il 25 luglio a Napoli, tre operai sono precipitati da un impianto su cui stavano lavorando, causando una tragedia che ha acceso l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri. L’incidente ha portato a indagini approfondite per verificare se vi siano state violazioni delle norme sul lavoro o errori tecnici nell’allestimento dell’impianto. La procura ha aperto più fronti di accertamento, concentrandosi sulle strutture coinvolte e sulle condizioni operative di quel luogo.
Il confronto tra consulenti e avvocati mira a chiarire ogni dettaglio, per poter poi procedere con eventuali azioni giudiziarie. Il lavoro di ricostruzione è fondamentale per capire i fatti e stabilire quali responsabilità civili e penali possano emergere. L’esito delle perizie tecniche e delle testimonianze in aula sarà decisivo nei prossimi mesi.