Pietradefusi, 500 avvisi Tari non consegnati: cittadini a rischio mora

Pietradefusi2C 500 Avvisi Tari

Pietradefusi, 500 avvisi Tari mancati mettono a rischio i cittadini. - Gaeta.it

Sara Gatti

6 Settembre 2025

A Pietradefusi, piccolo comune della media Valle del Calore in provincia di Avellino, circa 500 famiglie e attività commerciali non hanno ricevuto le cartelle della Tari spedite dalla società incaricata dal Comune a metà agosto 2025. Le lettere, partite il 12 agosto, sono tornate indietro con la motivazione “indirizzo sconosciuto” o “destinatario irreperibile”. Questo ha scatenato timori tra gli utenti, preoccupati di incorrere in sanzioni per ritardi nei pagamenti. Il sindaco Nino Musto ha denunciato il fatto alle autorità competenti e ha chiesto spiegazioni a Poste Italiane.

Cartelle Tari non recapitate, il problema a Pietradefusi

Il 12 agosto 2025 la società incaricata dal Comune ha inviato gli avvisi di pagamento della Tari a circa 900 nuclei familiari e attività. Ma quasi 500 lettere non sono mai arrivate a destinazione e sono tornate indietro. Sulle buste si leggeva “indirizzo sconosciuto” o “destinatario irreperibile”, nonostante la toponomastica del paese non sia cambiata da tempo.

La vicenda ha fatto scalpore soprattutto perché destinatari mancati sono anche persone ben note in paese: il sindaco Nino Musto, il parroco don Claudio Moffa, il farmacista e diversi consiglieri comunali. In municipio le cartelle giacciono ammassate in due ceste, in attesa di una nuova spedizione. Nel frattempo, la comunità teme di dover pagare interessi per ritardi nei versamenti.

Dietro questo disservizio c’è un problema pratico e logistico nella distribuzione della posta. In un piccolo centro come Pietradefusi, con poco più di 2300 abitanti, è un fatto che fatica a trovare spiegazioni se non si pensa a errori specifici. Il mancato recapito ha creato disagi e allarme tra amministratori e cittadini, trasformando la questione in un caso di interesse pubblico.

Sindaco in prima linea: esposti e richieste di chiarimenti

Il sindaco Nino Musto, rieletto nel 2022, ha fatto controlli diretti e ha scoperto che anche la sua cartella Tari è stata restituita con la dicitura “irreperibile”. A seguito di questo episodio ha presentato un esposto alla procura di Benevento per interruzione di pubblico servizio, segnalando il disservizio alle autorità competenti. Ha anche informato la direzione provinciale di Poste Italiane, che ha risposto impegnandosi a completare le consegne entro due giorni.

Musto ha spiegato che nel periodo in cui sono state inviate le lettere il postino titolare era in ferie. Una circostanza che potrebbe aver influito, ma che da sola non giustifica un mancato recapito così diffuso. Il sindaco vuole capire perché così tanti indirizzi siano stati dichiarati sconosciuti o irreperibili, ma assicura che farà in modo che non vengano applicati interessi di mora ai cittadini.

Il primo cittadino è particolarmente sensibile alla questione anche perché il Comune ha già pagato la società incaricata per il servizio di recapito, senza avere la certezza che le lettere siano arrivate a destinazione. Un elemento che complica ulteriormente la situazione, sia dal punto di vista economico che organizzativo.

Cittadini allertati e cosa succede adesso

Il disservizio è stato segnalato per primo dai cittadini stessi, che hanno notato l’assenza delle lettere e si sono rivolti al Comune per chiedere spiegazioni. Sono state proprio queste segnalazioni a far emergere l’entità del problema, prima che le cartelle tornassero al mittente. Un segnale di una comunità attenta e partecipe alla vita pubblica locale.

In attesa degli accertamenti da parte dei magistrati e delle autorità competenti, l’amministrazione comunale sta gestendo la situazione con cautela, cercando di non mettere ulteriori pesi sulle spalle dei cittadini. La nuova consegna degli avvisi Tari è prevista nei prossimi giorni, per evitare altri disguidi e possibili sanzioni.

Le autorità cercano ora di capire come sia potuto accadere un fallimento così grave nella consegna, in un paese dove la toponomastica non è cambiata. Si tiene d’occhio anche il lavoro della società che gestisce la riscossione e del servizio postale, per evitare che tutto possa ripetersi.

Questo episodio mette in luce quanto sia importante mantenere il controllo sulle pratiche amministrative legate alla tassa rifiuti, soprattutto in piccoli comuni dove ogni problema si ripercuote subito sulla vita di tutti i giorni.