Peter kern nuovo proprietario del marchio di lingerie di lusso la perla con piano di rilancio a bologna

Peter kern nuovo proprietario del marchio di lingerie di lusso la perla con piano di rilancio a bologna

Peter Kern, ex ceo di Expedia, acquisisce il marchio e lo stabilimento produttivo di La Perla a Bologna, con un piano di rilancio che tutela 210 posti di lavoro e prevede 40 nuove assunzioni.
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Peter Kern, ex CEO di Expedia, ha acquisito il marchio e il sito produttivo di La Perla, rilanciando il brand di lingerie di lusso e salvaguardando la produzione e l’occupazione a Bologna. - Gaeta.it

Il marchio di lingerie di lusso La Perla ha un nuovo proprietario: Peter Kern, ex vicepresidente e ceo di Expedia. La notizia, confermata da fonti del ministero delle imprese e da altre vicine al dossier, porta una nuova speranza per la società bolognese, che si trova in una fase delicata. Kern, noto anche come Mister Brunello di Montalcino per i suoi investimenti nel settore vinicolo, vive in Italia con la moglie Kirsten, che avrebbe avuto un ruolo importante nell’indirizzarne questa acquisizione.

L’acquisto del marchio e del sito produttivo di la perla da parte di peter kern

Peter Kern ha acquistato sia il marchio che il sito produttivo appartenenti alla società di lingerie La Perla. Il marchio è di proprietà della società britannica La Perla Global Management Uk, che si trova in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione anche nel Regno Unito. Il sito produttivo, invece, è della società bolognese La Perla Manufacturing, attualmente sottoposta a un’amministrazione straordinaria.

Questa operazione segna una svolta significativa per l’azienda, soprattutto perché il settore della lingerie di lusso ha subito forti tensioni negli ultimi anni. Il passaggio di proprietà ha richiesto un accompagnamento legale e finanziario complesso, con il coinvolgimento di più giurisdizioni, e adesso rappresenta una concreta possibilità di rilancio per la realtà bolognese.

Il prezzo indicato per il sito produttivo si aggira intorno ai 25 milioni di euro, superiore rispetto ai 22 milioni inizialmente fissati come prezzo minimo di vendita.

Il piano di rilancio e l’impatto sull’occupazione a bologna

L’acquisizione prevede un piano di rilancio che mira a salvaguardare 210 posti di lavoro e prevede ulteriori 40 nuove assunzioni. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha comunicato ai sindacati l’avanzamento dell’operazione, sottolineando l’importanza di mantenere la produzione a Bologna.

Lo studio Trombone, incaricato come advisor, sta elaborando un piano concreto per valorizzare il marchio La Perla e il suo know how, preservando la tradizione produttiva che ha contraddistinto l’azienda negli anni. La decisione di Kern di mantenere la base produttiva e lo sviluppo prodotti in Italia ha pesato nella scelta, nonostante fossero arrivate offerte economiche più alte da altri concorrenti.

Questo piano potrebbe ridare slancio a una realtà industriale che ha mostrato segnali di crisi nel recente passato, garantendo continuità sul territorio e nuova linfa al comparto manifatturiero specializzato.

I nuovi assetti societari e la leadership di la perla

Con l’ingresso di Peter Kern come nuovo presidente, La Perla affronterà una nuova fase sotto una guida con esperienza internazionale. L’ex ceo di Expedia assume così un ruolo centrale nel rilancio del brand, dando segnali chiari di impegno nel mercato della moda di lusso.

Ritorna alla carica di amministratore delegato Paolo Vannucchi, già protagonista alla guida di La Perla durante l’ultimo periodo di proprietà di Silvio Scaglia e l’inizio dell’era di Lars Windhorst. La sua esperienza sarà preziosa per gestire la fase delicata che segue il cambiamento di proprietà, con una focalizzazione sui valori storici legati a qualità e innovazione.

Questi nuovi assetti puntano a riportare stabilità e crescita a un marchio che ha segnato la moda femminile per decenni, riconfermando il legame stretto tra la produzione bolognese e il successo internazionale di La Perla. La presenza di Kern in Italia rafforza anche la dimensione globale di un progetto che guarda all’Italia come cuore produttivo e strategico.

La svolta arriva in un momento in cui molte aziende di moda riflettono sulla gestione del patrimonio industriale e sulla necessità di mantenere radici locali pur in un contesto economico complesso e competitivo. La Perla potrebbe così tornare a essere un riferimento per qualità e design, puntando a tenere saldo il legame con il territorio di Bologna.

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