Pescara: proposte di modifica per l’ordinanza sulla chiusura della movida notturna

Pescara: proposte di modifica per l’ordinanza sulla chiusura della movida notturna

Il dibattito sulla chiusura anticipata della movida a Pescara si intensifica, con preoccupazioni per l’impatto economico sui locali e la proposta di revisione dell’ordinanza da parte di Massimiliano Di Pillo.
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Pescara: proposte di modifica per l’ordinanza sulla chiusura della movida notturna - Gaeta.it

Il dibattito sulla chiusura anticipata della movida a Pescara si intensifica. Massimiliano Di Pillo, capogruppo della lista “Pettinari Sindaco”, ha espresso preoccupazione per l’impatto che l’ordinanza che impone la chiusura per mezzanotte potrebbe avere su locali, avventori e residenti. Con l’obbligo a chiudere prima, i timori riguardano la stabilità economica dei bar e ristoranti, oltre al potenziale rischio di licenziamenti. L’articolo di oggi analizza le recenti dichiarazioni di Di Pillo e le possibili conseguenze per la comunità.

Le preoccupazioni per le attività commerciali

L’ordinanza che limita l’orario di apertura dei locali notturni ha sollevato un’ondata di proteste da parte di cittadini e imprenditori. La preoccupazione centrale riguarda la sostenibilità economica delle attività commerciali che hanno già investito molte risorse nel mercato locale. La chiusura anticipata potrebbe ridurre in modo significativo i guadagni, lasciando molti lavoratori a rischio di licenziamento. In un contesto già difficile, il timore di un ulteriore aggravio della situazione economica è palpabile. Gli imprenditori temono che la riduzione delle ore di lavoro all’esterno delle attività possa compromettere l’intero tessuto urbano, creando un vuoto che non potrà essere facilmente colmato nel breve termine.

In risposta a questa crisi, Massimiliano Di Pillo ha annunciato l’intenzione di presentare un ordine del giorno al prossimo Consiglio Comunale, in cui verrà richiesta una revisione dell’ordinanza. L’idea è di permettere una leggera estensione dell’orario di occupazione del suolo pubblico, consentendo ai locali di mantenere i tavolini all’aperto fino a mezzanotte e mezza nei giorni feriali e all’una e trenta nei fine settimana. Questo approccio potrebbe fornire un respiro alle attività, salvaguardando al contempo la necessità di regole che garantiscano la tranquillità dei residenti.

Riflessioni sul contesto urbano e la sicurezza

Il quadrilatero della movida pescarese è conosciuto per la sua vivacità, richiamando molti giovani e meno giovani in cerca di momenti di svago. Tuttavia, il recente provvedimento ha evidenziato il delicato equilibrio tra divertimento e necessità di mantenere un’adeguata qualità della vita per i residenti. Molti di loro hanno avviato battaglie legali per ottenere un miglior controllo della situazione, portando a una ordinanza percepita come “punitiva” per i locali.

La questione non è solo economica, ma anche sociale. Le attività di intrattenimento sono considerate fondamentali per alleviare le tensioni quotidiane e per offrire spazi di socializzazione. Di Pillo ha rimarcato la necessità di affrontare le sfide in un contesto di recupero dalle difficoltà degli ultimi anni, puntando a un ripristino di una situazione più favorevole. Per garantire la coesistenza pacifica tra residenti e avventori, ha sollecitato una maggiore coordinazione con la Polizia Locale, sottolineando l’importanza di una vigilanza attenta e di adeguate misure di sicurezza.

La proposta di sgravi per l’insonorizzazione

L’idea di includere nel prossimo bilancio comunale fondi per l’insonorizzazione degli appartamenti nelle zone ad alto afflusso di movida è un altro punto chiave della proposta di Di Pillo. Questi sgravi fiscali potrebbero rappresentare un incentivo per i proprietari di case e negozi di adottare misure al fine di ridurre l’impatto acustico. Tale approccio non solo risponderebbe alle legittime richieste dei residenti per un ambiente più tranquillo, ma potrebbe anche facilitare la coesistenza armoniosa di diverse esigenze all’interno della comunità.

In un quadro del genere, la collaborazione tra le parti – imprenditori, residenti e istituzioni – si rivela fondamentale. Le soluzioni proposte mirano a riflettere un impegno condiviso a mantenere la vitalità della città senza trascurare il benessere dei suoi abitanti. La sfida è, dunque, trovare un modo per armonizzare le diverse esigenze e costruire un futuro più sostenibile per Pescara, dove la movida possa continuare a prosperare senza compromettere la qualità della vita.

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