Pastore tedesco cosparso di benzina e incendiato nel veronese lotta tra la vita e la morte

Pastore tedesco cosparso di benzina e incendiato nel veronese lotta tra la vita e la morte

Nel veronese un pastore tedesco è stato dato alle fiamme dal proprietario per eliminare parassiti; l’associazione Zampe che danno una Mano ODV denuncia il caso e promuove sensibilizzazione contro i maltrattamenti.
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Un pastore tedesco nel veronese è stato gravemente ustionato dopo essere stato cosparso di benzina e dato alle fiamme dal proprietario; l’episodio, denunciato dall’associazione “Zampe che danno una Mano ODV”, evidenzia la necessità di maggior sensibilizzazione contro il maltrattamento degli animali. - Gaeta.it

Un episodio di violenza contro un animale si è verificato nel veronese, dove un pastore tedesco è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme. Il cane, di proprietà della figlia dell’uomo responsabile, ora si trova in condizioni gravissime. La vicenda è stata denunciata dall’associazione “Zampe che danno una Mano ODV”, che ha immediatamente segnalato i fatti alle autorità competenti.

Il gesto di violenza e il soccorso al cane

Secondo quanto raccontato dai volontari dell’associazione, l’uomo ha cosparso il cane con benzina nel tentativo di eliminare dei parassiti che infestavano il suo pelo. A quel punto ha appiccato il fuoco, causando gravi ustioni all’animale che ora lotta tra la vita e la morte. Il pastore tedesco è stato rapidamente portato in un centro veterinario specializzato dove ha iniziato una terapia intensiva.

I medici hanno riscontrato ustioni di secondo e terzo grado su molte parti del corpo, con danni estesi alla pelle e ai tessuti circostanti. Le condizioni del cane restano molto critiche e la prognosi è riservata. I veterinari stanno tentanto di stabilizzare la situazione, anche grazie a cure specifiche per sostenere la respirazione. L’intervento tempestivo ha evitato che le ferite potessero causare danni ancora più gravi.

La denuncia e il commento dell’associazione

L’associazione “Zampe che danno una Mano ODV”, da tempo impegnata nella tutela degli animali, si è fatta portavoce di questa triste vicenda denunciando l’uomo alle forze dell’ordine. La presidente Giada Bernardi, avvocato e attivista per i diritti degli animali, ha definito il gesto “inammissibile e inaccettabile”. Ha inoltre sottolineato come la violenza sui cani nasca spesso dalla mancanza di conoscenza e di consapevolezza circa il rispetto e la cura degli animali.

Bernardi ha criticato la convinzione retrograda alla base del gesto, che testimonia l’ignoranza con cui alcune persone affrontano problemi legati alla salute dei propri animali. Secondo lei, l’episodio è un grave segnale di quanto ancora sia necessario intervenire nella formazione e nella sensibilizzazione della società per prevenire simili casi di maltrattamento.

Il contesto della violenza sugli animali nel veronese

Non è il primo caso di maltrattamento animali segnalato nel veronese negli ultimi mesi. Diverse associazioni locali e nazionali hanno documentato episodi di abbandoni, maltrattamenti e violenze di vario tipo, spesso radicate in una scarsa educazione alla convivenza con gli animali domestici. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli per individuare e perseguire chi compie questi atti.

Le leggi italiane prevedono sanzioni pesanti per chi maltratta gli animali, ma i numeri delle denunce rimangono preoccupanti. Gli enti di tutela invitano i cittadini a segnalare ogni sospetto e a collaborare per intervenire prima che le situazioni degenerino. La vicenda del pastore tedesco ha portato nuovamente all’attenzione pubblica una questione delicata e complessa, dove si mescolano aspetti culturali, educativi e sociali.

L’impegno delle associazioni per prevenire i maltrattamenti

Organizzazioni come “Zampe che danno una Mano ODV” svolgono un ruolo fondamentale nel soccorso e nella protezione degli animali vittime di violenza. Oltre a intervenire in caso di emergenze, cercano di promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai proprietari di animali e alle scuole. Questi progetti puntano a diffondere conoscenze corrette sulla cura, prevenzione delle malattie e rispetto degli animali.

La formazione si rivolge anche alle forze dell’ordine e al personale medico veterinario, per migliorare coordinamento e risposta agli episodi di maltrattamento. Lo scopo è prevenire tragedie simili a quella del cane incendiato, rafforzando la rete di protezione su tutto il territorio. L’associazione invita inoltre a considerare gli animali come esseri viventi da tutelare nei loro diritti fondamentali.

Le campagne più recenti hanno toccato temi sensibili come l’abbandono in estate, l’uso improprio di farmaci e i rischi legati a metodi tradizionali di cura, spesso pericolosi. Queste iniziative mirano a favorire un’evoluzione culturale, perché solo cambiando atteggiamenti e comportamenti si può ridurre la sofferenza degli animali. Al momento si attende l’evoluzione delle indagini e l’esito delle cure per il pastore tedesco.

La vicenda resta aperta come segnale drammatico di una realtà che richiede attenzione costante e interventi decisi a difesa degli animali.

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