La asl di pescara ha stoppato senza preavviso e senza provvedimenti scritti le assunzioni derivanti dallo scorrimento delle graduatorie concorsuali per funzionari economico e giuridico-legali, lasciando molti candidati in sospeso dopo visite mediche e dimissioni dal posto precedente. Nel frattempo, non si registrano passi avanti nemmeno per la stabilizzazione del personale sanitario assunto durante la pandemia, alimentando dubbi su possibili interpretazioni errate delle direttive regionali. La questione sembra destinata a diventare un caso giudiziario, mentre i sindacati e la politica locale chiedono risposte urgenti.
Sospensione delle assunzioni tramite graduatorie: il caos alla asl di pescara
Nel primo trimestre del 2025, la asl di pescara ha avviato le procedure per assumere idonei dalle graduatorie concorsuali dei ruoli di funzionario economico e giuridico-legale. Questi professionisti sono stati convocati, sottoposti a visite mediche per l’idoneità al lavoro e in alcuni casi hanno già lasciato il precedente impiego. Improvvisamente, senza nessun provvedimento formale, la stessa azienda sanitaria ha comunicato telefonicamente la sospensione delle assunzioni. Questa decisione ha generato incertezza e sconcerto tra i candidati, costretti a rimanere in attesa di una definizione non pervenuta.
La sospensione sembra non isolata, ma parte di un contesto più ampio di gestione incerta all’interno della asl. Nei giorni successivi, non sono arrivate ulteriori comunicazioni né date di ripresa delle procedure. Le possibilità di un ricorso giudiziario da parte degli idonei crescono, soprattutto dopo l’approvazione dalla Regione Abruzzo della legge regionale n. 15, che ha stanziato 45 milioni di euro per coprire il disavanzo delle asl. Nonostante questo, la asl di pescara non ha attivato alcun contatto per riavviare le assunzioni.
Leggi anche:
Questo episodio ha messo in evidenza una gestione che sembra poco trasparente e poco coordinata, con il personale amministrativo e legale lasciato in sospeso. La mancanza di un provvedimento scritto, inoltre, crea dubbi sulla legittimità delle comunicazioni telefoniche che, in casi di assunzioni pubbliche, dovrebbero seguire procedure ufficiali e pubbliche. L’incertezza, oltre a creare disagi personali, rischia di rallentare l’attività amministrativa dell’azienda sanitaria, in un momento delicato per il settore sanitario.
Ritardi nella stabilizzazione del personale sanitario
Parallelamente alla vicenda delle assunzioni degli idonei, la asl di pescara ha pubblicato il 10 aprile 2025 la delibera n. 531 per la stabilizzazione del personale assunto durante l’emergenza sanitaria, in particolare operatori socio sanitari, infermieri, tecnici audiometristi e tecnici di laboratorio biomedico. Le candidature dovevano essere inviate entro il 25 aprile 2025, secondo le direttive della giunta regionale contenute nella delibera n. 737 del 12 novembre 2024.
Nonostante la scadenza del termine, allo stato attuale non risulta alcun passo avanti o comunicazione da parte della asl di pescara. Questo silenzio alimenta la preoccupazione tra il personale interessato, che ha lavorato per almeno 18 mesi in situazioni di emergenza e ora aspira giustamente a una stabilizzazione nel comparto pubblico, con le stesse condizioni di quelli stabilizzati già nel 2024. La situazione lascia intendere un blocco delle procedure, forse collegato a una errata interpretazione da parte dell’azienda sanitaria degli indirizzi regionali.
I ritardi e la mancanza di risposte hanno irritato i lavoratori, che vedono compromesse le loro prospettive di lavoro stabile dopo mesi di sacrifici. Inoltre, vi sono disparità evidenti nelle figure professionali che hanno potuto accedere all’avviso, con l’esclusione di alcune categorie. Tra queste, per esempio, i collaboratori tecnici professionali biotecnologi, pur in possesso dei requisiti richiesti, non risultano ammessi alla stabilizzazione e molti hanno visto scadere da tempo i propri contratti, senza alcun rinnovo o inserimento nei bandi.
Il ruolo della regione abruzzo e le richieste di chiarezza alla politica locale
Il disavanzo delle asl abruzzesi, che ha ormai raggiunto cifre rilevanti anche per il 2024, ha spinto la regione ad approvare la legge regionale n. 16/2025 per un ulteriore ripiano dei debiti. Questo dovrebbe permettere di sbloccare definitivamente le procedure di stabilizzazione e avviare nuove assunzioni compatibilmente con la copertura finanziaria. Le difficoltà qui descritte emergono in un momento in cui la politica regionale e l’opposizione chiedono un intervento risolutore.
Antonio Blasioli, vicepresidente del consiglio regionale e rappresentante del Partito Democratico, ha sollecitato il presidente Marsilio e la stessa asl di pescara a fornire certezze sui tempi e sulle modalità relative alle stabilizzazioni del personale. Ha evidenziato come sia necessario garantire a chi ha lavorato durante la pandemia i medesimi diritti di chi è stato stabilizzato nel 2024. Blasioli ha inoltre chiesto spiegazioni per l’esclusione di alcune categorie come i biotecnologi, facendo notare il rischio di trattamenti differenziati tra lavoratori con uguali requisiti.
Le tensioni restano alte e la richiesta di trasparenza si fa più pressante, tra pubblici dipendenti in attesa e cittadini attenti a una gestione corretta del servizio sanitario. La mancata definizione di questi processi rischia di rallentare i servizi e di alimentare ulteriori proteste, mentre l’azienda sanitaria appare al momento incapace di fornire risposte puntuali e rassicuranti.