La Sissa conferma il suo ruolo di primo piano nella ricerca scientifica europea con il terzo finanziamento ERC conseguito da pasquale calabrese, fisico teorico di rilievo. Il contratto di 2,4 milioni di euro finanzierà un progetto triennale su entanglement quantistico, simmetrie e buchi neri, segnando un nuovo passo nello studio di fenomeni che riguardano la meccanica quantistica e le tecnologie del futuro.
La vittoria di pasquale calabrese e il suo progetto “mose”
Pasquale calabrese, ricercatore alla scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, ha ottenuto per la terza volta l’European Research Council grant, uno dei contributi più prestigiosi e selettivi destinati a progetti di frontiera nella ricerca scientifica. Il finanziamento, pari a 2,4 milioni di euro, supporterà il progetto intitolato “Mose – Monitoring symmetries with Entanglement”. Questo studio intende approfondire il legame tra simmetrie e l’entanglement quantistico, fenomeno nel quale particelle interagite in passato rimangono connesse indipendentemente dalla distanza che le separa.
L’interesse scientifico di calabrese si concentra su aspetti fondamentali della meccanica quantistica, toccando argomenti di grande attualità come i buchi neri e le prospettive dei computer quantistici. L’obiettivo è analizzare come le simmetrie si manifestano nelle dinamiche di sistemi quantistici, un percorso che potrebbe aprire nuove strade per la fisica della materia e la tecnologia legata al calcolo quantistico. Lo studio, previsto per partire in autunno 2025, avrà una durata di cinque anni.
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Il finanziamento europeo ERC si distingue per il livello di selettività che ne fa uno degli strumenti più ambiti dalla comunità scientifica europea. A pasquale calabrese sono stati assegnati nel complesso oltre 5 milioni di euro in meno di quindici anni, dopo aver vinto i precedenti ERC nel 2014 e nel 2018. Un risultato di grande rilievo, soprattutto considerando che in questa ultima tornata solo l’11% delle proposte presentate ha ottenuto il finanziamento.
L’ERC mira a sostenere progetti che propongono nuove frontiere di ricerca, premiando idee in grado di produrre conoscenza innovativa e di impatto. Nel caso di calabrese, la valutazione ha tenuto conto non solo della qualità della proposta ma anche della coerenza e continuità nella carriera scientifica, orientata verso il progresso concettuale della fisica teorica. La selezione tiene conto della capacità del ricercatore di affrontare questioni complesse, difficili da esplorare con metodi tradizionali.
Il ruolo della sissa e il primato nei finanziamenti erc
La scuola internazionale superiore di studi avanzati si conferma un punto di riferimento nel panorama italiano e europeo per la ricerca di alto livello. Con circa 90 docenti, la Sissa ha conquistato ben 33 finanziamenti ERC, corrispondenti a un ERC ogni tre docenti. Questo dato spicca se confrontato con la media degli atenei italiani ed evidenzia la qualità del corpo accademico, che mantiene un profilo riconosciuto a livello internazionale.
Andrea romanino, direttore della Sissa, ha sottolineato come questo successo rifletta non solo la capacità scientifica dei singoli, ma anche la presenza di numerosi “top scientist” tra i docenti. Questi riconoscimenti contribuiscono a rafforzare la posizione della Sissa nello scenario globale, creando condizioni favorevoli per attirare ulteriori talenti e collaborazioni scientifiche. La scuola continua a investire nella ricerca teorica, assumendo un ruolo guida soprattutto nella fisica quantistica e dei sistemi complessi.
L’entanglement quantistico e la fisica dei buchi neri al centro del progetto
Il cuore del progetto Mose si concentra sull’entanglement, un fenomeno quantistico in cui due o più particelle si mantengono legate anche se separate da distanze molto grandi. È un meccanismo che sfida la fisica tradizionale e continua a essere oggetto di studio in vari contesti scientifici, dalle comunicazioni crittografate ai computer quantistici. Calabrese analizzerà come le simmetrie presenti nei sistemi quantistici influenzano questo legame speciale, senza precedenti in fenomeni classici.
Un approfondimento riguarda poi i buchi neri, corpi celesti con una forza gravitazionale che nemmeno la luce riesce a evitare. Capire come l’entanglement si comporta in prossimità di questi oggetti estremi aiuta a connettere la meccanica quantistica con la relatività generale, una sfida che impegna i fisici da decenni. I risultati potrebbero gettare luce sul funzionamento di computer e dispositivi basati sul controllo di stati quantistici complessi, aprendo potenzialità tecnologiche da sperimentare nei prossimi anni.