Partiti i lavori per il tunnel più lungo del mondo sotto le Alpi: la Torino-lione prende forma

Partiti I Lavori Per Il Tunnel

Iniziati i lavori per il tunnel Torino-Lione, il più lungo sotto le Alpi. - Gaeta.it

Sofia Greco

18 Settembre 2025

È una svolta importante per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione: a Saint-Martin-la-Porte, in Francia, è cominciato lo scavo del tunnel di base. Questa galleria, lunga 57,5 chilometri, sarà la più lunga e profonda mai realizzata sotto una montagna. Sarà il cuore pulsante del collegamento tra Italia e Francia, con l’obiettivo di rivoluzionare il trasporto merci, spostandolo soprattutto dalla strada alla ferrovia.

La fresa Viviana entra in azione: primi metri scavati sotto le Alpi

A circa 600 metri di profondità, nella zona di Saint-Martin-la-Porte, la fresa chiamata Viviana ha iniziato a scavare. Il tratto da affrontare è il più complicato dell’intera linea, perché attraversa una montagna imponente. Per mettere la macchina nella giusta direzione, gli operatori hanno dovuto montare la testa di scavo in una galleria laterale e ruotarla di 90 gradi. Non un’operazione semplice, considerando che la fresa pesa 1.300 tonnellate e ha un diametro frontale di 10,4 metri.

Dietro Viviana, ci sono nove rimorchi che contengono tutte le tecnologie e gli impianti necessari a mantenere il lavoro continuo e garantire la sicurezza dell’equipaggio. La fresa lavora senza sosta, seguendo una procedura precisa: a ogni avanzamento si posano otto conci in cemento armato, che si uniscono a formare anelli solidi per rinforzare la galleria e prevenire cedimenti.

Squadra al lavoro 24 ore su 24 per far avanzare il tunnel

Dietro le quinte, c’è una squadra fissa di circa quindici persone che si alternano su tre turni giornalieri. Ingegneri, tecnici e operai specializzati monitorano ogni dettaglio, dalla fresa alla sicurezza in cantiere. In totale, il progetto coinvolge oltre 1.300 persone. Tenere tutto coordinato è fondamentale per mantenere il ritmo serrato dello scavo.

L’uso di conci preformati, messi in opera direttamente sul posto, permette di stabilizzare subito la parte scavata. Questo migliora le condizioni di lavoro e riduce i rischi, che in un tunnel di queste dimensioni sono sempre dietro l’angolo. Così, il fronte di scavo si consolida passo dopo passo, rendendo più sicura la progressione della macchina.

Torino-lione, un tassello chiave per i collegamenti europei

Il lavoro sotto il Moncenisio è un esempio concreto di come Italia, Francia e Unione Europea stiano puntando su grandi opere per il futuro. La Torino-Lione è uno snodo fondamentale del Corridoio Mediterraneo, la rete ferroviaria che collega diverse zone del continente. L’obiettivo è ridurre il numero di camion sulle strade alpine, con un doppio vantaggio: meno inquinamento e meno incidenti.

Secondo la Commissione Europea, la nuova galleria consentirà di spostare ogni anno milioni di tonnellate di merci dalla gomma al ferro. Un cambiamento che porterà benefici tangibili, come emissioni più basse e una rete stradale più sicura nelle zone alpine più delicate. Un’opera che risponde a problemi concreti, ambientali e logistici.

Le sfide che attendono Viviana e le altre frese

Viviana non sarà sola: nei prossimi due anni arriveranno altre sei frese, pronte a scavare senza fermarsi, giorno e notte. La sfida è mantenere un ritmo costante, gestendo al contempo la fatica della macchina e del personale.

Ogni metro di galleria scavato è un passo avanti verso un progetto che sta finalmente diventando realtà, dopo anni di polemiche e proteste ambientali. La montagna si lascia scavare, segno che il tunnel Torino-Lione non è più solo un’idea o un progetto sulla carta, ma un grande cantiere che sta cambiando il volto delle comunicazioni tra Italia e Francia.