Partita una lunga ondata di caldo africano con temperature tra 35 e 38 gradi in molte città italiane

Partita una lunga ondata di caldo africano con temperature tra 35 e 38 gradi in molte città italiane

L’estate 2025 in Italia sarà caratterizzata da un’ondata di caldo intenso causata dall’anticiclone africano, con temperature elevate soprattutto in Sardegna, Puglia e Basilicata e un aumento delle giornate afose rispetto al passato.
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L’estate 2025 in Italia sarà caratterizzata da un’intensa ondata di caldo africano, con temperature molto elevate e giornate stabili, confermando un trend di estati più lunghe e torride. - Gaeta.it

L’estate 2025 porta con sé un aumento netto delle temperature su gran parte dell’Italia. Dopo giorni segnati da temporali intensi su alcune regioni, l’anticiclone africano si sta imponendo sul Mediterraneo, spingendo temperature molto elevate, spesso oltre le medie stagionali. Il calore arriva direttamente dal Sahara e si estende verso il nostro Paese, promettendo giornate molto calde per almeno una settimana.

L’origine dell’aria rovente dal deserto del sahara

L’origine di questa ondata di caldo risiede nelle alte temperature che già si registrano nel cuore del Sahara, in particolare nelle zone interne di Marocco, Algeria e Tunisia. Qui i termometri hanno superato punte di 46-48 gradi, una condizione estrema per l’inizio dell’estate. L’aria che da queste regioni si sposta verso nord arriva con caratteristiche molto secche e calde, tipiche del cosiddetto “clima subtropicale”. Questa fascia si estende tra il Tropico del Cancro e i 37 gradi di latitudine nord, abbracciando la parte più settentrionale dell’Africa, da cui proviene appunto questa massa d’aria ardente.

Fenomeno classico delle estati mediterranee

Questo fenomeno non è isolato, ma rappresenta un classico delle estati mediterranee, quando le masse africane salgono verso l’Europa portando caldo intenso e clima molto stabile. Stavolta però l’intensità e la persistenza di questi flussi roventi sembrano superiori rispetto al passato, influenzando direttamente il clima di un’area che si estende dal Marocco fino alle pianure del nord Italia.

L’espansione dell’anticiclone africano sul mediterraneo e sull’italia

Da domenica 22 giugno si è osservata una progressiva espansione del caldo africano verso il Mediterraneo e le regioni italiane. Questa ondata contribuirà a una maggior stabilità atmosferica, con cieli limpidi e sole per molte ore, accompagnato da una crescita delle temperature massime in tutto il Paese. Le regioni tirreniche, la pianura padana e alcune zone interne vedranno i termometri salire costantemente oltre i 34-36 gradi durante il pomeriggio.

Aree con punte estreme di caldo

Area più critica sarà la Sardegna, così come alcune zone di Puglia e Basilicata che potranno raggiungere punte di 40-42 gradi. Le notti, spesso afose, offriranno poca tregua, complicando le attività quotidiane e aumentando il rischio per gli anziani e le persone più vulnerabili. Questa fase di caldo intenso è destinata a durare diversi giorni, in linea con i modelli meteo che prevedono stabilità e assenza di piogge nella maggior parte delle regioni.

Il nuovo volto delle estati italiane con ondate di caldo frequenti e prolungate

La nuova ondata di caldo conferma un cambiamento nelle estati italiane. Se un tempo episodi simili si verificavano sporadicamente, oggi sono frequenti e più lunghi. Studi recenti hanno mostrato come la stagione calda si sia allungata, con periodi di afa e caldo intenso che spesso superano i quattro o cinque mesi all’anno. Il clima tende a sembrare più tropicale che mediterraneo, rendendo l’estate un periodo difficile da affrontare specie nelle città grandi e affollate.

Aumento delle giornate di caldo intenso rispetto al passato

Negli anni ’70 e ’80 le giornate con temperature percepite sopra i 32 gradi erano circa 10-15 all’anno in molte zone. Oggi quel numero è più che triplicato, con 35-40 giorni con caldo intenso e punte ancora più elevate soprattutto nel centro-sud e nella Pianura Padana. Questo andamento implica un impatto sempre maggiore su salute pubblica, consumi energetici e organizzazione della vita quotidiana, già messi alla prova da queste condizioni climatiche aggressive.

In tutta Italia, quindi, si sta vivendo un mese di giugno che conferma il nuovo corso delle estati, segnato da temperature in netto aumento e da fenomeni meteorologici che richiedono attenzione e preparazione. Lo scenario delle prossime settimane suggerisce di prepararsi a lunghi periodi di caldo, con le città in particolare chiamate a gestire le difficoltà legate a questa ondata rovente.

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