Parte la sperimentazione con l'elisoccorso per il trasporto assistito materno in lombardia

Parte la sperimentazione con l’elisoccorso per il trasporto assistito materno in lombardia

Un nuovo servizio di elisoccorso in Lombardia trasporterà urgentemente donne in gravidanza dalle aree montane di Valtellina, Lecco e Alto Lario a ospedali specializzati, con assistenza ostetrica dedicata.
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La Lombardia avvia un servizio sperimentale biennale di elisoccorso per il trasporto urgente di donne in gravidanza nelle zone montane, garantendo assistenza specialistica e riducendo i tempi di trasferimento verso ospedali specializzati. - Gaeta.it

Un nuovo servizio con l’elisoccorso prenderà il via nei prossimi mesi nelle aree montane della Lombardia per il trasporto urgente di donne in gravidanza. L’obiettivo è migliorare la sicurezza e ridurre i tempi di spostamento fra strutture ospedaliere, soprattutto in zone difficili da raggiungere come la Valtellina, il territorio di Lecco e l’Alto Lario. Il progetto, promosso dalla giunta regionale, si sviluppa con una modalità sperimentale della durata di due anni.

Il progetto eli-stam per il trasporto materno con elicottero

Il cuore dell’iniziativa riguarda il Trasporto Assistito Materno che utilizza l’elicottero per trasferire con urgenza le gestanti da ospedali periferici verso centri specializzati. L’elicottero, attivato dal sistema regionale di emergenza , opera nel territorio delle ASST di Lecco e della Valtellina e Alto Lario. In pratica, il trasferimento è previsto quando la distanza e le condizioni cliniche della paziente rendono necessario un intervento veloce e sicuro. A bordo dell’elicottero viaggia non solo il personale medico dell’elisoccorso ma anche un’ostetrica dedicata, così da assicurare assistenza continua durante il volo.

Modalità operative e personale a bordo

Il modello operativo segue una procedura ben definita: la valutazione dello stato della donna viene fatta congiuntamente da medici dell’ospedale spoke e dell’ospedale hub, che è il Manzoni di Lecco. Le centrali regionali di trasporto e elisoccorso gestiscono l’attivazione dell’elicottero dopo il via libera di AREU, garantendo così una risposta tempestiva. La presenza dell’ostetrica a bordo rappresenta un elemento cruciale, perché offre assistenza specialistica in volo, riducendo i rischi legati al trasferimento.

Aree montane al centro della sperimentazione e personale specializzato

La sperimentazione riguarderà soprattutto l’alta Valtellina, includendo zone come Livigno, e le aree montane dell’ASST di Lecco. Questi territori sono caratterizzati da difficoltà logistiche e ambientali che spesso rallentano gli spostamenti in situazioni di emergenza. Lo scopo è dare alle donne incinte che abitano queste zone accesso rapido a strutture adeguate, come gli ospedali di riferimento, senza dover affrontare viaggi lunghi su strada.

Assunzioni e ruolo dell’ostetrica

Accanto all’attivazione del servizio, è prevista l’assunzione di ostetriche dedicate esclusivamente a questo progetto. La presenza di personale specializzato è fondamentale per mantenere standard elevati di assistenza e per gestire al meglio ogni emergenza ostetrica durante il trasferimento con l’elicottero. Lo sviluppo di questo servizio potrebbe rappresentare un’importante svolta nel campo della salute materna in aree geografiche complesse, offrendo soluzioni concrete alle difficoltà di mobilità e supporto clinico nei momenti critici.

Monitoraggio e valutazione della sperimentazione dopo due anni

Il progetto ha durata biennale e prevede una fase di monitoraggio precisa. Dopo il primo anno sarà redatta una relazione intermedia, che raccoglierà dati sull’efficienza dei trasporti, sulla sicurezza delle pazienti e sull’organizzazione complessiva. Al termine della sperimentazione, una valutazione finale analizzerà i risultati ottenuti, gli eventuali limiti e i benefici concreti del sistema.

Valutazioni fondamentali per il futuro del progetto

Questi documenti saranno fondamentali per la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia al fine di decidere se estendere il modello eli-stam a tutto il territorio regionale. Il monitoraggio prevede quindi una verifica puntuale sulle condizioni di trasporto, la tempestività delle risposte e l’impatto sulla salute materna e neonatale. Questa fase di controllo è necessaria per trasformare una prima esperienza in una pratica standard, garantendo al contempo trasparenza e sicurezza.

Intervento regionale per supportare le donne nei territori montani

L’iniziativa è stata approvata dalla giunta della Lombardia su impulso dell’Agenzia regionale di Emergenza Urgenza e in collaborazione con la Direzione Generale Welfare e il Comitato Percorso nascita regionale. L’assessore Guido Bertolaso ha sottolineato come il progetto miri a offrire alle gestanti delle zone più isolate un supporto rapido e qualificato, paragonabile a quello disponibile nei centri urbani più grandi. In aree difficili da raggiungere, il trasferimento tempestivo può fare la differenza per la salute della madre e del bambino.

Importanza dell’equità sanitaria in lombardia

Il progetto eli-stam risponde alla necessità di colmare un divario infrastrutturale e medico fra diverse aree della regione. Non a caso, la spinta è proprio verso una maggiore equità nel trattamento sanitario, considerando le condizioni geografiche delle montagne lombarde. L’uso dell’elicottero si inserisce così in un quadro di soluzioni volte a garantire assistenza immediata, riducendo i rischi associati a ritardi negli interventi ostetrici e migliorando la gestione delle emergenze.

Radici nel territorio e bisogni reali

Questa sperimentazione nasce dall’esperienza concreta e dai bisogni della popolazione locale. Le difficoltà di accesso al centro nascita rappresentano un tema che coinvolge molte realtà di montagna e zone periferiche. L’attenzione regionale si sposta quindi su come superare questi ostacoli con strumenti adeguati, per offrire cure tempestive e continuative anche quando i percorsi su strada sono impraticabili o troppo lunghi.

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