parte la seconda edizione del rigenera festival a calascio dedicato a donne e paesaggio nell’appennino

parte la seconda edizione del rigenera festival a calascio dedicato a donne e paesaggio nell’appennino

Il rigenera festival a Calascio unisce narrazioni femminili, memoria collettiva e paesaggi dell’Appennino abruzzese, promuovendo cultura e inclusione nel progetto sostenuto dal ministero della cultura e NextGenerationEU.
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Il Rigenera Festival di Calascio, alla sua seconda edizione, celebra il legame tra donne, paesaggio e memoria nell’Appennino abruzzese attraverso incontri, letture e teatro, promuovendo la rigenerazione culturale e sociale del territorio. - Gaeta.it

Il rigenera festival torna a calascio con la sua seconda edizione sotto il titolo “donne e paesaggio”. L’evento propone un dialogo tra narrazioni femminili, memoria collettiva e i paesaggi dell’appennino abruzzese. I primi appuntamenti si sono svolti venerdì 1 e sabato 2 agosto, con incontri e spettacoli che hanno affrontato temi legati alle donne e alla loro relazione con il territorio storico e culturale del centro Italia. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di rigenerazione culturale promosso dal ministero della cultura all’interno del piano nazionale di ripresa e resilienza.

Gli eventi inaugurali tra letteratura e teatro

Il festival ha preso il via venerdì 1 agosto nella chiesa di san leonardo a calascio, inaugurando la manifestazione con la presentazione del libro “scellerate” di Antonella Finucci. Questo volume, pubblicato da radici edizioni, indaga le vite di donne che hanno scelto strade non convenzionali nel territorio abruzzese, segnando nuovi itinerari culturali e sociali. Durante l’incontro, l’autrice ha dialogato con Valeria Valeri e Barbara Turriziani, esplorando temi legati all’identità femminile e alla memoria collettiva legata al paesaggio locale. Il tono aperto e diretto ha permesso ai presenti di immergersi in racconti di resistenza e trasformazione.

Il focus sui legami fra donna e territorio

Il focus sui legami fra donna e territorio ha poi proseguito sabato 2 agosto con un doppio appuntamento dedicato a Francesca Camilla D’Amico. Alle 16.30, sempre nella stessa chiesa, si è svolta la presentazione del libro “altritudini” edito da ediciclo edizioni. Questo testo riporta in vita racconti orali delle montagne abruzzesi, evocando storie di contrabbando, di teatro e di paesaggi vissuti all’interno delle comunità montane. Il lavoro di D’Amico è un invito a recuperare e valorizzare la voce tramandata dalle generazioni che hanno abitato questi luoghi, mettendo in luce aspetti poco noti ma fondamentali della cultura locale.

Lo spettacolo teatrale e l’omaggio alle donne della majella e del gran sasso

La giornata di sabato si è conclusa con una performance teatrale alle 19 in piazza dei quattro martiri a calascio. L’evento, intitolato “maja. storie di donne dalla majella al gran sasso” e prodotto da bradamante teatro, ha offerto un’esperienza immersiva tra canti popolari femminili, leggende e momenti di vita quotidiana campestre del secolo scorso. La messinscena ha intrecciato elementi di memoria storica a forme espressive contemporanee, raccontando la presenza e il ruolo delle donne in questi ambienti rurali e montani. L’autrice dello spettacolo ha dialogato con Antonia Renzella, approfondendo il senso e il valore di una narrazione che mantiene vive tradizioni spesso trascurate.

La cultura popolare tra memoria e narrazione

Il percorso proposto da “maja” sottolinea come la cultura popolare possa mantenere viva la memoria di comunità piccole ma ricche di storia e di vissuti condivisi. Le storie raccontate oltre ai canti servono a mantenere vivo il legame fra passato e presente, coinvolgendo pubblico e comunità in un racconto corale.

Rigenera festival come parte di un progetto di rigenerazione culturale e sociale

Il rigenera festival si inserisce nel più ampio quadro del progetto pilota “rocca calascio – luce d’abruzzo”, promosso dal ministero della cultura all’interno del piano nazionale di ripresa e resilienza e finanziato con fondi del programma NextGenerationEU. L’obiettivo del progetto è rivitalizzare il territorio attraverso la cultura e l’attivazione sociale delle comunità locali.

La scelta di calascio, con il suo forte legame storico e paesaggistico, rappresenta un esempio concreto di come eventi culturali possano trasformare il senso di un luogo, promuovendo inclusione e responsabilità collettiva. Il festival valorizza la dimensione culturale come motore di sviluppo, ponendo al centro le storie delle donne e la memoria legata al paesaggio come elementi di connessione tra passato e futuro.

Un modello di partecipazione aperta

L’iniziativa offre dunque un modello di partecipazione aperta, in cui la narrazione diventa uno strumento per rafforzare i legami sociali e preservare le identità di territori in difficoltà. L’appuntamento si conferma, così, un’occasione di confronto e riflessione intorno a temi rilevanti per la cultura e la società abruzzese.

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