Papa Leone XIV celebra il compleanno durante la commemorazione ecumenica nella Basilica Di San Paolo

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Papa Leone XIV festeggia il compleanno nella Basilica di San Paolo durante l’evento ecumenico. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

14 Settembre 2025

La mattina del 14 settembre 2025, nella Basilica di San Paolo a Roma, si è svolto un evento che ha unito fede, memoria e dialogo tra diverse comunità cristiane. Papa Leone XIV ha presieduto una commemorazione dedicata ai martiri e testimoni della fede del XXI secolo, celebrando anche il suo compleanno alla presenza di autorità religiose. L’incontro ha sottolineato l’importanza del percorso condiviso tra le Chiese cristiane e il rinnovato impegno a diffondere il Vangelo.

Celebrazione e commemorazione dei martiri e testimoni della fede nella Basilica Di San Paolo

L’evento si è svolto nella Basilica di San Paolo, con una cerimonia dedicata ai martiri e testimoni della fede del XXI secolo. La ricorrenza ha richiamato l’attenzione sulle sfide e le testimonianze di chi ha vissuto la fede con impegno, anche a costo della vita. Sacerdoti, cardinali e fedeli hanno partecipato con momenti di preghiera e riflessione, rendendo omaggio al sacrificio e alla testimonianza cristiana.

La scelta della Basilica di San Paolo ha richiamato la tradizione apostolica, evidenziando il ruolo del luogo come spazio di memoria e raccoglimento. La commemorazione si inserisce nell’Anno Giubilare, che invita a rinnovare l’annuncio del Vangelo e la testimonianza della carità, con uno sguardo fiducioso verso le sfide attuali e future. Tra i presenti anche il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio.

Il compleanno del Papa e le parole di riflessione durante la festa

Al termine della cerimonia liturgica, Papa Leone XIV ha salutato in sagrestia i rappresentanti delle altre Chiese e Comunioni cristiane, per poi spostarsi nella Sala della Pinacoteca insieme ai cardinali e ad altre personalità. Qui il cardinale Giovanni Battista Re gli ha rivolto gli auguri per il compleanno. Il Papa ha ricordato che la data coincide con la Festa dell’Esaltazione della Croce.

Ha richiamato il legame profondo tra la sua vocazione e la fede, citando la frase “non la mia volontà, ma la tua, Signore”, a indicare l’adesione totale al cammino scelto come guida nella sua missione. Le sue parole hanno unito preghiera, impegno e riflessione personale, condivise con i presenti. L’incontro in Pinacoteca ha mostrato un momento di semplicità e vicinanza, tratti distintivi del suo pontificato e del rapporto con il mondo ecclesiastico.

L’augurio per l’Anno Giubilare e l’appello all’unità ecumenica

Nel breve discorso rivolto ai presenti, Papa Leone XIV ha espresso la speranza che l’entusiasmo dei fedeli durante l’Anno Giubilare produca risultati concreti per la missione della Chiesa. Ha sottolineato l’importanza di testimoniare insieme, superando divisioni passate e guardando avanti con spirito di unità, carità e speranza. La celebrazione ha rappresentato un segno di collaborazione e dialogo tra i diversi rami del cristianesimo.

Il Pontefice ha invitato a proseguire il cammino comune, considerandolo un impegno per rafforzare la testimonianza di fede nel mondo contemporaneo. Ha evidenziato che questa coesione non è solo un ideale spirituale, ma una realtà da coltivare con gesti e parole quotidiane. Il brindisi, il taglio della torta e il canto di buon compleanno nella Pinacoteca hanno segnato un momento di festa e condivisione fraterna tra chi opera nella Chiesa.

Il saluto del Papa alla folla prima del rientro in Vaticano

Al termine delle celebrazioni, Papa Leone XIV ha lasciato la Basilica e si è fermato all’esterno per salutare i fedeli presenti. Il gesto ha ribadito la dimensione pubblica del pontificato, con il contatto diretto tra il Pontefice e la comunità. Questi momenti di vicinanza sono diventati un tratto distintivo, spesso carichi di significato emotivo e religioso.

Il saluto fuori dalla basilica ha concluso una mattinata intensa e ricca di significati. Successivamente il Papa è rientrato in Vaticano, portando con sé l’energia di un incontro vissuto come segno di fede, comunione e volontà di proseguire con determinazione la missione della Chiesa nel mondo.