Paolo bertolucci commenta la finale del roland garros 2025 tra sinner e alcaraz senza pause tattiche

Paolo bertolucci commenta la finale del roland garros 2025 tra sinner e alcaraz senza pause tattiche

La finale del Roland Garros 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, elogiata da Paolo Bertolucci, ha mostrato un tennis leale e intenso senza pause tattiche, in netto contrasto con episodi passati di Novak Djokovic.
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La finale del Roland Garros 2025 tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è stata un esempio di tennis leale e senza pause tattiche, lodata da Paolo Bertolucci come modello di correttezza e sportività. - Gaeta.it

La finale del Roland Garros 2025 ha segnato un evento memorabile nel mondo del tennis, con uno scontro durato oltre cinque ore e mezza tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Paolo Bertolucci, ex tennista e ora commentatore, ha offerto una lettura attenta della partita, sottolineando non solo il livello tecnico dei due atleti, ma anche il comportamento in campo, confrontandolo con episodi precedenti della carriera di altri giocatori. Il match, vinto da Alcaraz al super tie break del quinto set, è diventato un riferimento per l’intensità e la correttezza dimostrate senza ricorrere a interruzioni tattiche.

Una finale intensa e senza interruzioni tattiche

La partita finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si è distinta per la sua durata e per l’assenza di pause tattiche, un elemento che ha attirato l’attenzione di Paolo Bertolucci. Per più di cinque ore e trenta minuti, i due giocatori hanno mantenuto un ritmo costante, senza ricorrere a pause come “toilet break” o medical time out , spesso utilizzate in passato per spezzare il gioco o recuperare energie. L’unico momento di sospensione è avvenuto quando ad Alcaraz è entrata della terra in un occhio, ma si è trattato di una situazione reale di necessità e il gioco è ripreso dopo pochi minuti.

Una partita giocata in modo leale

Bertolucci ha evidenziato la presenza di una partita giocata in modo leale, concentrato esclusivamente sul confronto sportivo senza ricorrere ad azioni di disturbo. La scelta di non interrompere il gioco ha contribuito a mantenere alta la tensione della sfida e un livello qualitativo elevato per tutta la durata. Quest’aspetto è stato sottolineato dallo stesso Bertolucci sul suo account X, dove ha scritto ironicamente “è possibile disputare un incontro di alto livello senza pause tattiche”. Il confronto tra i due atleti ha mostrato quanto il tennis possa essere competitivo e trasparente, con la racchetta come unico strumento di confronto.

Bertolucci e il richiamo agli episodi passati con novak djokovic

L’attenzione di Bertolucci si è focalizzata anche su un confronto implicito con il comportamento di altri campioni del circuito, in particolare Novak Djokovic. Nel novembre 2023, l’ex tennista aveva criticato duramente una semifinale di Parigi-Bercy, dove Djokovic aveva fermato il gioco per ben 13 minuti tra il secondo e il terzo set, usando sia il toilet break che un medical time out. Questa pausa prolungata, in un momento cruciale della partita contro Andrey Rublev, era stata giudicata da Bertolucci come un esempio negativo che inficiava la reputazione dello sport.

Un gesto visto come un danno alla correttezza

Il tweet di Bertolucci in quell’occasione descriveva il fatto come un gesto che “rendeva ridicolo uno sport tradizionalmente preso come modello di correttezza e rigore”. Oggi, con la finale del Roland Garros tra Sinner e Alcaraz, Bertolucci ha ripreso questo discorso, elogiando i due giovani per aver dimostrato che si può gareggiare a livello altissimo senza ricorrere a interruzioni artificiose. Pur non citando direttamente Djokovic nel suo ultimo commento, il riferimento rimane evidente, confermando una posizione critica verso chi utilizza tecniche di questo tipo per spezzare il ritmo degli avversari.

Il ruolo delle pause tattiche nelle partite di alto livello

Le pause durante i match di tennis rappresentano un tema acceso tra giocatori, addetti ai lavori e appassionati. L’uso dei toilet break e dei medical time out può essere necessario per motivi reali di salute fisica o esigenze fisiologiche. Tuttavia, spesso questi momenti vengono sfruttati da alcuni atleti per alterare il ritmo del gioco, influenzando la concentrazione e la strategia dell’avversario. Bertolucci ha evidenziato questa distinzione attraverso il confronto tra il comportamento di Sinner e Alcaraz, che hanno evitato tali interruzioni, e quello di altri protagonisti del circuito mondiale.

Dibattito sull’uso strategico delle pause

Nel caso della semifinale di Parigi-Bercy 2023, la lunga pausa di Djokovic ha sollevato dibattiti sul confine tra le esigenze sportive e l’uso strumentale delle pause. Molti osservatori ritengono che un uso eccessivo o strategico di questi momenti possa mettere a rischio lo spirito agonistico dello sport e l’esperienza dello spettatore. Sperimentalmente, la finale di Roland Garros 2025 ha dimostrato che è possibile sfidarsi a lungo, puntando sul gioco continuo, senza intaccare la qualità o la resistenza dei contendenti.

Scelto come simbolo da Bertolucci, il comportamento di Sinner e Alcaraz rappresenta un esempio che potrebbe influenzare il modo in cui si gestiscono le tensioni e le pause nelle competizioni future, soprattutto negli incontri più lunghi dove il fattore stamina è decisivo. Il commento dell’ex tennista sottolinea la necessità di privilegiare la correttezza in campo come valore imprescindibile nell’identità del tennis.

L’eco delle parole di Bertolucci arriva nella stagione 2025 in un momento in cui lo sport cerca di mantenere la sua credibilità e la trasparenza nell’ambito di sfide sempre più combattute. Le scelte di comportamento in campo di questi giovani campioni suggeriscono una direzione chiara: il confronto deve basarsi sul gioco puro e sulla capacità atletica, senza espedienti che possano complicare il flusso naturale della partita.

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