Il turismo in sicilia, con Palermo al centro, sta vivendo una fase di forte crescita, grazie a nuovi collegamenti aerei, investimenti in infrastrutture e un coordinamento tra attori pubblici e privati. L’obiettivo è consolidare questo boom con servizi migliori, promozione condivisa e offerte che rispondano a diversi profili di visitatori, compreso il segmento alto di mercato.
I progressi negli aeroporti e nelle reti di trasporto
La sicilia ha registrato negli ultimi anni un notevole aumento del traffico aereo. Secondo l’assessore ai Trasporti di regione siciliana, alessandro aricò, gli scali dell’isola hanno raggiunto 22 milioni di passeggeri annui, facendo del sistema siciliano il terzo polo aeroportuale italiano. A partire dalla stagione estiva 2025 si inaugureranno 13 voli settimanali tra la sicilia e new york, un collegamento che rafforza i contatti con il mercato statunitense. Per i residenti siciliani sono stati introdotti sconti esclusivi, una particolare novità in europa.
Investimenti nelle infrastrutture terrestri
Sul fronte delle infrastrutture terrestri, si lavora per colmare un gap storico, con investimenti volti a recuperare 50 anni di ritardo nella manutenzione e negli adeguamenti delle strade e delle ferrovie siciliane. La giunta guidata da schifani sostiene con decisione la privatizzazione dell’aeroporto di Palermo, da integrare con lo scalo di Trapani in un polo unico. Questa scelta mira a conferire maggiore efficienza gestionale e sostenere il traffico crescente.
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La rete immateriale: marketing e cooperazione tra pubblico e privato
Per sostenere l’espansione turistica non bastano le infrastrutture fisiche. Letizia casuccio, direttrice generale di coopculture, ha sottolineato come a Palermo si sia puntato molto sulla creazione di una rete tra enti pubblici e operatori privati. Questa collaborazione ha permesso di sviluppare programmi di marketing strategico mirati alla promozione integrata della città e del territorio.
Un esempio è l’iniziativa “destinazione Palermo“, che propone itinerari tematici partendo dal porto, differenziando le esperienze per evitare il sovraffollamento turistico. La città promuove offerte coordinate, come ha dimostrato il progetto “la Sicilia dei Templi“, che coinvolge agrigento, segesta, selinunte e il museo Salinas in un circuito unico.
Risultati tangibili della cooperazione
L’efficacia di questa alleanza emerge dai dati: nei primi tre mesi del 2025 i visitatori a queste attrazioni sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. Questa strategia permette di offrire un prodotto turistico più variegato e distribuito, con ricadute positive sia per i luoghi più noti sia per quelli meno frequentati.
Il turismo di fascia alta e l’esperienza autentica
Marcello mangia, presidente del gruppo Mangia’s, ha richiamato l’attenzione sul turismo di fascia alta, settore che Palermo può attrarre da tempo. Secondo mangia, fornire servizi di qualità superiore è fondamentale per diventare una meta ambita da chi cerca esperienze esclusive e autentiche.
La ristrutturazione del porto e l’acquisizione del Grand Hotel delle Palme fanno parte di questo percorso verso un’offerta turistica di livello più alto. Per mangia, il marketing della destinazione deve sottolineare proprio il valore esperienziale che i visitatori desiderano, puntando su immersioni nella cultura, nella storia e nello stile di vita locali.
Enoturismo in crescita e bisogni di professionalità specifiche
L’enoturismo spicca tra i segmenti in espansione in sicilia. José rallo, amministratore delegato di Donnafugata, ha indicato come oltre il 6% del fatturato aziendale derivi da questo comparto. Nel 2025, le cantine hanno accolto 22 mila visitatori. La volontà è di crescere ulteriormente ma si riscontrano difficoltà nel reperire personale qualificato, in particolare enologi con competenze linguistiche precise, compreso coreano e giapponese.
Il vino come ambasciatore del territorio
Roberto magnisi, direttore di Duca di Salaparuta, ha ribadito il ruolo del vino come ambasciatore del territorio. La cantina, con una storia di oltre 200 anni, mira a mostrare la complessità e la varietà della sicilia attraverso il prodotto enologico. Magnisi sostiene che la rete tra pubblico e privato, insieme a infrastrutture di trasporto e collegamenti digitali, è indispensabile per valorizzare il territorio e facilitare l’accesso di turisti anche da mercati internazionali come new york.
Il ruolo delle banche e il supporto agli investimenti
Vincenzo ferrara, responsabile dell’area Palermo-Messina per Banco bpm, ha evidenziato come il sistema creditizio sia parte attiva nello sviluppo economico locale. Negli ultimi cinque anni, l’istituto ha erogato circa 100 miliardi di euro a imprese e 15 miliardi alle famiglie nella regione centro-sud. Questi finanziamenti hanno un effetto moltiplicatore, consentendo anche alle piccole aziende di crescere.
Ferrara ha ricordato l’importanza di iniziative come il bando regionale per le imprese turistiche, che stimola nuovi investimenti e rafforza la capacità del comparto di competere. Il sostegno economico permette a molte realtà locali di realizzare progetti che migliorano l’offerta turistica e aumentano l’attrattiva complessiva di Palermo e della sicilia.