Padre e figlio bloccati in alta valsesia durante un temporale: soccorsi grazie a tecnologia avanzata

Padre e figlio bloccati in alta valsesia durante un temporale: soccorsi grazie a tecnologia avanzata

Padre e figlio bloccati da un temporale durante un’escursione in valsesia, salvati grazie all’intervento del soccorso alpino, guardia di finanza e vigili del fuoco con tecnologia IMSI catcher.
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Padre e figlio si perdono durante un temporale in Valsesia; grazie all’intervento del soccorso alpino e a tecnologie avanzate come l’IMSI catcher, vengono ritrovati sani e salvi. - Gaeta.it

Un’escursione tra le montagne della valsesia si è trasformata in un allarme, quando padre e figlio hanno perso i contatti con il resto del mondo durante una tempesta improvvisa. La loro avventura era una camminata prevista di due giorni, con tappa notturna in quota e ritorno l’indomani lungo un percorso ad anello. La situazione si è complicata nel pomeriggio di venerdì, quando un temporale ha sorpreso i due escursionisti in mezzo alla montagna. Senza segnale per il telefono e bloccati dalla pioggia e dal terreno scivoloso, sono stati ritrovati solo grazie a strumenti elettronici sofisticati, intervendo con un’operazione di ricerca notturna e proseguita all’alba.

L’escursione programmata e il punto di partenza

Padre e figlio, entrambi residenti nella zona, sono partiti dall’alpe pizzo di meggiana, comune di piode nel cuore della valsesia. Il progetto prevedeva di raggiungere il bivacco antoniotti, situato ad alta quota, come prima tappa della camminata. L’idea era di pernottare presso il bivacco e proseguire il giorno seguente completando un anello che li avrebbe portati all’alpe di mera. Un percorso ben conosciuto e frequentato, anche se non privo di difficoltà, specie in condizioni meteorologiche avverse. La programmazione teneva conto di una sosta in quota controllata, con rientro in giornata il giorno dopo. La presenza del bivacco era importante per ragioni di sicurezza, offrendo un rifugio in caso di emergenze o maltempo.

Durante la prima fase dell’escursione, tutto sembrava procedere regolarmente. Il terreno presentava tratti impegnativi ma niente di eccessivo per l’esperienza dei due. La scelta della stagione rispecchiava una finestra classica per camminate di questo genere in vallate alpine. Quella che doveva essere una semplice gita si è però complicata ben presto. Verso il pomeriggio, quando già avevano superato una buona parte del percorso, le condizioni atmosferiche sono cambiate bruscamente.

Il temporale e il blocco nella montagna

Nel pomeriggio di venerdì il tempo è peggiorato senza preavviso. Un temporale si è abbattuto sulla zona, con pioggia intensa e vento forte. La visibilità si è ridotta a zero in poco tempo, la pioggia ha reso il territorio scivoloso e insidioso. Di fronte a queste condizioni, i due escursionisti hanno cercato un riparo immediato per mettere in sicurezza se stessi. Hanno trovato un alpeggio abbandonato e si sono rifugiati lì, optando per restare fermi e attendere che il maltempo passasse.

Il problema più grave è stata la totale mancanza di copertura telefonica. Non riuscendo a comunicare, padre e figlio non hanno potuto informare nessuno della loro situazione. Il terreno impervio e la distanza da punti abitati hanno ulteriormente complicato i tentativi di segnalazione. Le ore sono passate senza notizie, mentre a casa la preoccupazione cresceva. Da quel momento è scattato l’allarme: non vedendoli rientrare e non ricevendo risposte, familiari e amici hanno chiesto l’intervento delle squadre di soccorso.

Le ricerche notturne e l’intervento all’alba con tecnologia IMSI catcher

Le autorità hanno allertato tempestivamente il soccorso alpino e speleologico piemontese, che con l’aiuto della guardia di finanza e dei vigili del fuoco ha iniziato le ricerche già nella serata di venerdì. Le squadre hanno perlustrato la montagna con difficoltà, ma il buio e il maltempo hanno limitato le operazioni. Dopo alcune ore senza risultati, i soccorritori hanno dovuto sospendere temporaneamente le attività per rimettersi in sicurezza.

L’operazione è ripresa all’alba, quando la luce ha migliorato le condizioni di intervento. A bordo dell’elicottero della guardia di finanza è stato utilizzato un dispositivo IMSI catcher, capace di localizzare i segnali dei cellulari anche se senza campo o in modalità silenziosa. Questa tecnologia ha permesso di individuare la posizione precisa di padre e figlio, che nel frattempo avevano iniziato a camminare verso valle, cercando un sentiero alternativo.

Il soccorso è arrivato quindi in breve tempo. I due, fortunatamente vivi e senza ferite, erano solo infreddoliti e spaventati per l’esperienza vissuta. Il recupero è avvenuto senza complicazioni, riportandoli a valle in sicurezza.

L’importanza del rifugio e le difficoltà della montagna in caso di maltempo

L’episodio ha confermato quanto la montagna possa cambiare velocemente atteggiamento. Basta un temporale a stravolgere condizioni altrimenti tranquille. Il bivacco antoniotti o un riparo di fortuna come un alpeggio abbandonato può fare la differenza, offrendo protezione dalla pioggia e dal vento.

La mancanza di rete telefonica ha complicato molto la situazione. Il tempo trascorso senza poter comunicare con l’esterno ha messo a rischio la sicurezza degli escursionisti. Strumenti come l’IMSI catcher hanno dimostrato un ruolo decisivo per le ricerche in ambiente impervio, quando i metodi tradizionali non bastano.

L’episodio si colloca nel contesto di molte emergenze montane dove la rapidità dell’intervento salva vite. Anche in ambienti familiari e percorsi noti, le condizioni possono sfuggire al controllo e richiedere un supporto esterno. La prevenzione resta fondamentale: conoscere il territorio, pianificare con attenzione, tenere informata qualcuno sulla propria posizione può evitare situazioni critiche.

Padre e figlio hanno vissuto ore di incertezza e disagio, ma il salvataggio ha confermato l’efficacia del coordinamento tra corpi specializzati e l’uso di tecnologie moderne anche in momenti difficili come quelli di venerdì pomeriggio tra le montagne della valsesia.

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