Padre Bruno Silvestrini, religioso agostiniano originario di Porto Recanati, ha ricevuto il 10 giugno 2025 a Roma il riconoscimento “Marchigiano dell’anno” 2024 dal Centro Studi Marche “G. Giunchi” . Il premio è stato conferito per il suo contributo nel ministero pastorale, nelle iniziative culturali e liturgiche, e per la capacità di coniugare radici locali con un servizio rivolto all’intera Chiesa cattolica. La cerimonia si è svolta nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, alla presenza di rappresentanti istituzionali e religiosi.
Un riconoscimento per un impegno tra tradizione e universalità
Il premio assegnato a padre Bruno Silvestrini valorizza un percorso ecclesiastico costellato da dedizione sul piano pastorale, culturale e liturgico, ispirato alla spiritualità agostiniana. Nato a Porto Recanati, ha portato il nome delle Marche in luoghi di grande rilievo per la cristianità. La motivazione del CeSMa ha sottolineato come il suo lavoro rifletta una sintesi tra competenza teologica, servizio ecclesiale e attenzione all’aspetto umano della fede.
Durante la cerimonia, padre Bruno ha richiamato con emozione i legami con la sua terra natale, ricordando i pescatori di Porto Recanati al lavoro sulle reti, simbolo di umiltà e operosità. “Ha ribadito i valori trasferitigli dai genitori e l’importanza di custodire nella memoria tradizioni e insegnamenti degli anziani.”
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La formazione e il percorso ecclesiastico di padre bruno silvestrini
Bruno Silvestrini nacque il 15 marzo 1954 a Porto Recanati. Entrò nel seminario agostiniano di Cartoceto all’età di dodici anni. Proseguì gli studi tra Tolentino e Ancona, frequentando ginnasio e liceo classico. A ventun anni iniziò il noviziato a Cartoceto, per poi emettere la professione temporanea nel 1976. Il percorso teologico si completò al Pontificio Seminario Regionale di Fano, dove pronunciò i voti solenni nel 1980. Ordinato sacerdote nel 1981, divenne formatore nel noviziato della comunità agostiniana di San Nicola a Tolentino.
Negli anni Ottanta frequentò l’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova, specializzandosi nel campo liturgico, e successivamente ottenne la licenza dal Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo a Roma. Fu Rettore del Santuario di San Nicola a Tolentino e ricoprì ruoli amministrativi e pastorali nella Provincia Agostiniana Picena. Contribuì all’erezione canonica della Confraternita di San Nicola e fondò il coro dei Pueri Cantores “San Nicola”. Il suo impegno si estese anche a incarichi di assistenza spirituale nell’Unitalsi e alla didattica in istituti religiosi nelle Marche.
Dal 2000 al 2006 fu segretario provinciale degli Agostiniani d’Italia. Nel santuario di Loreto ottenne nel 2001 il titolo di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 2006 divenne priore della comunità agostiniana nella parrocchia di Sant’Anna in Vaticano e parroco, con il compito di padre spirituale per operai e dipendenti della Città del Vaticano. Nel 2019 assunse il ruolo di priore della Sacrestia Pontificia e, l’anno seguente, fu nominato custode del Sacrario Apostolico, incarico confermato dall’attuale Maestro delle Celebrazioni Pontificie. Nel maggio 2025 prese parte al conclave come addetto alle celebrazioni del collegio cardinalizio.
Il centro studi marche e la tradizione del premio “marchigiano dell’anno”
Il Centro Studi Marche “G. Giunchi” è un’associazione culturale nata nel 1986 dall’iniziativa del professor Giuseppe Giunchi, noto infettivologo e consulente medico di figura di spicco tra cui Giovanni Paolo ii. Il CeSMa promuove attività culturali, conferenze e progetti di solidarietà legati alla storia e alle arti delle Marche. Il riconoscimento “Marchigiano dell’anno” viene consegnato durante l’evento “Picus del Ver Sacrum”, giunto nel 2025 alla XXXIX edizione. Il premio celebra marchigiani che si sono distinti in ambiti professionali, artistici e sociali.
Nel 2024 oltre a padre Bruno Silvestrini sono state premiate diverse personalità: Luigia Carlucci Aiello nel campo dell’informatica, imprenditori come Battista Faraotti e Corinna Sperandini, l’attrice Lucia Mascino, il calciatore Massimo Palanca, e figure del giornalismo come Roberto Tallei. La cerimonia si è svolta sotto il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Marche e del Consiglio Regionale delle Marche. La Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva ha ospitato una platea di rappresentanti istituzionali, religiosi e civili, sottolineando il valore del legame tra cultura locale e storia nazionale.