Padova, l'area della stazione non è più zona rossa ma resta sorvegliata con misure rafforzate

Padova, l’area della stazione non è più zona rossa ma resta sorvegliata con misure rafforzate

La zona rossa attorno alla stazione ferroviaria di Padova termina, ma il prefetto Giuseppe Forlenza conferma controlli intensificati con polizia, carabinieri e guardia di finanza per prevenire microcriminalità e degrado.
Padova2C L27Area Della Stazione Padova2C L27Area Della Stazione
La zona rossa attorno alla stazione di Padova termina, ma il prefetto Forlenza conferma controlli intensificati e nuovi interventi di sicurezza per prevenire degrado e criminalità, con un approccio più mirato e rispettoso. - Gaeta.it

L’area attorno alla stazione ferroviaria di Padova e le zone vicine non saranno più identificate come “zona rossa“. La sperimentazione che aveva introdotto questa classificazione si è conclusa oggi, ma il controllo sul territorio continuerà con servizi di prevenzione intensificati. Il prefetto di Padova, Giuseppe Forlenza, ha convocato una riunione per fare il punto sulla situazione e illustrare i nuovi interventi di sicurezza previsti per i mesi a venire.

Fine della sperimentazione della zona rossa e conferma delle misure di controllo

La zona rossa istituita attorno alla stazione di Padova, che prevedeva limitazioni e controlli mirati, ha visto la sua conclusione al termine di un periodo di prova di tre mesi deciso dal Ministero dell’interno attraverso un provvedimento del prefetto. Durante questo periodo sono state messe in atto azioni di sorveglianza e di intervento che hanno suscitato reazioni contrastanti da parte della cittadinanza e di associazioni locali.

L’esperimento era nato con l’obiettivo di contenere fenomeni di degrado e di criminalità nei pressi della stazione, ma molte critiche hanno riguardato in particolare l’atteggiamento verso i senzatetto e le persone in difficoltà che trovano nella zona un riparo provvisorio. Questi gruppi sono stati spesso esposti a controlli severi, suscitando polemiche sul bilanciamento tra sicurezza e tutela dei soggetti più vulnerabili.

Il punto di vista del prefetto forlenza

Il prefetto Forlenza ha chiarito che, pur terminata la classificazione della “zona rossa”, non si ridurrà l’attenzione sul territorio. L’area continuerà a essere monitorata con un approccio più mirato, calibrando gli interventi in base alle necessità dell’ordine pubblico.

Risultati dei controlli e flusso delle persone monitorate durante il trimestre

Nel corso della sperimentazione sono state controllate oltre 19.000 persone, un’attività che ha coinvolto molteplici forze dell’ordine coordinate dal prefetto. L’analisi condotta durante questi mesi ha permesso di identificare soggetti sospetti o coinvolti in attività illegali, con l’emissione di 48 ordini di allontanamento per violazioni specifiche dell’ordinanza prefettizia.

Tra queste 48 disposizioni, 18 riguardano persone già monitorate per reati legati alla droga, 10 per reati contro la persona, 12 per fatti di violenza sul patrimonio e 8 per altri tipi di illeciti. Questi dati indicano una presenza significativa di condotte illecite nell’area, giustificando secondo le autorità la necessità di interventi costanti.

Collaborazione tra le forze dell’ordine

Durante la riunione, il prefetto ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e altri corpi, che ha permesso di tenere sotto controllo una zona particolarmente complessa. La frequentazione elevata di quell’area rende infatti indispensabile un impegno forte e costante per evitare che diventi un luogo di illegalità diffusa.

Nuovi servizi di controllo e prevenzione per la stazione e le aree limitrofe

Con la fine della “zona rossa”, le attività di controllo cambieranno forma ma non intensità. Il prefetto ha annunciato il potenziamento delle normali attività di sorveglianza sul territorio, con un aumento dei servizi ordinari destinati a mantenere sotto controllo le aree più sensibili della città. L’attenzione si sposterà soprattutto sulle cosiddette “piazze”, dove si concentra buona parte delle persone in transito o in stato di disagio.

Oltre ai servizi ordinari, saranno organizzati controlli straordinari “ad alto impatto”, pensati per intervenire rapidamente e in modo efficace in punti nevralgici come la stazione e la zona del Portello. Queste attività combineranno prevenzione e repressione, con particolare attenzione a prevenire comportamenti pericolosi o devianti.

Strategia e approccio futuro

La strategia prevede un approccio flessibile, con strumenti e risorse adattati in base alla situazione rilevata sul campo. Questo modus operandi mira a contenere fenomeni come la microcriminalità, il degrado urbano e le situazioni di disagio sociale senza però tornare a misure rigide che avevano suscitato polemiche.

Proprio per questo, il prefetto ha indetto la riunione tecnica odierna per aggiornare le forze dell’ordine e coordinare le azioni future. “L’obiettivo è garantire un presidio efficace del territorio che sappia rispondere ai problemi concreti mantenendo il rispetto per tutti i cittadini presenti nell’area.”

Change privacy settings
×