Ottanta opere del comitato per bologna storica e artistica in mostra a palazzo d’accursio per i 125 anni

Ottanta opere del comitato per bologna storica e artistica in mostra a palazzo d’accursio per i 125 anni

La mostra a palazzo d’Accursio celebra 125 anni del Comitato per Bologna Storica e Artistica, con opere di Alfonso Rubbiani, Adolfo De Carolis e altri artisti che hanno influenzato la tutela e la cultura cittadina.
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La mostra a Palazzo d’Accursio celebra 125 anni del Comitato per Bologna Storica e Artistica, esponendo opere e documenti che raccontano il suo ruolo fondamentale nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale bolognese. - Gaeta.it

L’esposizione ospitata nella sala d’Ercole di palazzo d’Accursio a Bologna ripercorre 125 anni di impegno del Comitato per Bologna Storica e Artistica. Dal 12 al 29 giugno, ottanta opere testimoniano le attività di un’associazione nata alla fine dell’Ottocento, che ha svolto un ruolo chiave nella tutela e valorizzazione del patrimonio cittadino. Dipinti, disegni e documenti raccontano i molteplici momenti della sua storia, consolidando la sua presenza nella scena culturale locale.

Il comitato per bologna storica e artistica: alle origini di un impegno

Il Comitato per Bologna Storica e Artistica è stato fondato nel 1899 con l’obiettivo di affiancare Alfonso Rubbiani nei suoi restauri e di accendere l’interesse della cittadinanza verso i monumenti locali. Rubbiani, noto restauratore, ha segnato profondamente l’estetica del centro storico con i suoi interventi dal gusto neomedievale. Il Comitato, sin dall’inizio, ha assunto una funzione di tutela attiva, arrivando a influenzare scelte architettoniche e di conservazione.

Nel primo Novecento, la strategia del Comitato ha previsto il recupero di edifici e dettagli storici, senza rinunciare a un linguaggio stilistico che richiamava l’epoca medievale, considerata radice identitaria di Bologna. I restauri promossi insieme a Rubbiani hanno così modificato il volto della città, pur rispettandone la tradizione. In questo contesto, il Comitato ha anche lavorato per sensibilizzare il pubblico attraverso mostre, conferenze e pubblicazioni, portando la cultura dei monumenti al centro del dibattito cittadino.

Un viaggio tra le opere della mostra

La mostra a palazzo d’Accursio raccoglie opere che coprono l’intera vicenda del Comitato. Tra i pezzi più significativi si trovano i disegni progettuali firmati da Alfonso Rubbiani per i restauri del centro storico. Questi schizzi, esposti finora in pochi contesti, permettono di capire le scelte estetiche e tecniche adottate in quel periodo. Il visitatore può così immergersi nell’evoluzione del paesaggio urbano di Bologna.

Il nucleo espositivo ospita anche l’intera serie dei lavori presentati al concorso del 1908 per la decorazione del Salone del Palazzo del Podestà. Il progetto vincente di Adolfo De Carolis rappresenta un tassello importante nella storia artistica cittadina. A completare il quadro ci sono i dipinti di Dina Pagan de’ Paganis, pittrice originaria di Bologna, il cui lavoro riflette temi e sensibilità locali, contribuendo alla conoscenza della produzione artistica regionale tra Otto e Novecento.

Opere di soci e donazioni inedite

La mostra accoglie anche alcune donazioni storiche mai messe insieme in un’unica sede. Sono presenti opere di Alfredo Protti, Garzia Fioresi, Giuseppe Rivani e altri artisti legati al Comitato. Questi dipinti mostrano l’attaccamento dei soci all’associazione e il loro contributo culturale nel tempo. La raccolta consente di capire come il Comitato non fosse solo un centro di tutela monumentale, ma un punto di riferimento anche per studiosi e appassionati delle arti figurative locali.

Questi materiali sono importanti per ricostruire la rete di relazioni e influenze che si è sviluppata intorno all’Associazione, rappresentando un patrimonio poco noto al grande pubblico ma fondamentale per chi studia la cultura bolognese. Per la prima volta alcune di queste opere sono messe a disposizione dei visitatori, un’occasione rara per approfondire aspetti poco indagati della storia artistica della città.

Visite guidate e collaborazione con le collezioni comunali

In occasione della mostra, è stata organizzata una serie di visite guidate che collegano la sala d’Ercole con il secondo piano di palazzo d’Accursio. Qui si trova la sala della “Bologna che fu” nelle Collezioni Comunali d’Arte, dove sono conservati altri disegni e materiali del Comitato. Questo percorso permette di ampliare la conoscenza e approfondire il legame tra le diverse fasi di lavoro dell’associazione.

Le visite offrono un’esperienza integrata, capace di restituire l’idea della continuità e della molteplicità del patrimonio che il Comitato ha contribuito a valorizzare. Grazie a questo collegamento, la mostra diventa un’occasione per osservare da punti diversi della città come certe scelte artistiche e culturali abbiano influenzato lo sviluppo urbano e la memoria collettiva bolognese. L’evento, previsto dal 12 al 29 giugno 2025, richiama studiosi, appassionati e semplici curiosi interessati alla storia e all’arte della città.

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