Orvieto si trasforma nel palcoscenico a cielo aperto per il primo festival dei musicisti di strada

Orvieto si trasforma nel palcoscenico a cielo aperto per il primo festival dei musicisti di strada

Orvieto ospita la prima edizione del festival dei musicisti di strada con artisti italiani e allievi della scuola comunale “A.Casasole”, animando piazze storiche con musica dal vivo e iniziative interattive.
Orvieto Si Trasforma Nel Palco Orvieto Si Trasforma Nel Palco
Orvieto ospita il primo festival dei musicisti di strada, con esibizioni live in undici piazze del centro storico il 1° e 2 giugno, valorizzando musica, cultura e partecipazione cittadina. - Gaeta.it

Orvieto si prepara ad accogliere una nuova festa dedicata alla musica dal vivo, con la prima edizione del festival dei musicisti di strada. Domenica 1 e lunedì 2 giugno il centro storico si animerà con oltre dieci artisti provenienti da varie zone d’Italia, insieme agli allievi della scuola comunale di musica “A.Casasole”. Undici piazze diventeranno teatri all’aperto dove risuoneranno suoni di diverse culture e stili, creando un evento unico nel suo genere. L’iniziativa vuole valorizzare l’arte musicale nelle sue espressioni più spontanee, coinvolgendo la città in un clima di festa e condivisione.

Il festival e la sua organizzazione nel cuore di orvieto

Il festival dei musicisti di strada nasce dalla scuola comunale di musica “A.Casasole” con il supporto del Comune di Orvieto. L’obiettivo è proporre un evento dedicato alla musica nelle vie e piazze del centro storico, con esibizioni itineranti e postazioni fisse distribuite in punti strategici. Secondo gli organizzatori, questa formula permette di portare l’arte musicale direttamente tra la gente, offrendo un’esperienza immediata e partecipata. Orvieto, con il suo tessuto urbano ricco di spazi aperti e monumenti, si presta bene a diventare un teatro diffuso, dove il pubblico può spostarsi liberamente seguendo le esibizioni.

Le performance saranno in programma dalle 10.30 di mattina fino alle 20, offrendo un’intera giornata di musica senza interruzioni. La rassegna è pensata per coinvolgere sia musicisti professionisti sia giovani allievi della scuola, favorendo l’incontro tra talento e passione popolare. Il sostegno pubblico del Comune dimostra la volontà di promuovere eventi che creino occasioni di socialità e valorizzazione culturale nel centro cittadino.

Artisti e protagonisti del festival

Tra gli artisti che si esibiranno al festival figurano nomi noti della musica di strada italiana. Tra questi Gabriele Pollina, che porterà in scena il suono unico dell’handpan, uno strumento a percussione metallico, e Valerio Ananse, percussionista con uno stile ritmico marcato. Il programma include anche Damat Drummer, un percussionista molto apprezzato per la sua energia, la cantante Mariah Canu con la sua voce intensa, e Joel Rodirigues, specialista nel guitar tapping, tecnica che unisce agilità e melodia.

Il one man band Paolo Sgallini offrirà uno spettacolo solista con strumenti vari, mentre Massimo Giovanardi e Barbopiano proporranno performance di qualità, affiancati dai violoncellisti Bruco e Giacomo J-Cello. Il cast riunisce artisti diversi per strumenti e stili, in modo da animare le piazze di Orvieto con ritmi, melodie e voci eterogenee. Questo contribuisce a creare un’atmosfera varia e coinvolgente, adatta a pubblici differenti.

Le piazze e i luoghi scelti per le esibizioni

Le postazioni dedicate alle esibizioni saranno distribuite in vari punti del centro storico di Orvieto. Tra queste figurano viale Sangallo, l’area del Pozzo di San Patrizio e diverse piazze tra le più frequentate, come piazza Cahen, Monaldeschi, Fracassini, Gualtieri, Duomo, della Repubblica e del Popolo. Anche Corso Cavour ospiterà una postazione, collocata sotto la Torre del Moro, massimo punto di interesse turistico.

Largo Lea Pacini, conosciuta come Fontana Secca, aggiunge un’ulteriore location adatta alle performance. Questa scelta di punti sparsi permette di coprire una vasta area del centro, favorendo la partecipazione diffusa dei passanti e creando un percorso sonoro sotto le mura storiche della città. Piazza Simone Mosca, infine, sarà dedicata agli allievi della scuola “A.Casasole”, offrendo loro uno spazio strutturato per mostrare quanto appreso.

Iniziative collaterali e innovazioni musicali

Oltre alle esibizioni programmate, in piazza Simone Mosca si svolgeranno incursioni musicali proposte dal progetto “Eggs”, firmato dai chitarristi Gabriele Tardiolo e Valerio Bellocchio. Questo duo propone sonorità che uniscono la tecnica acustica a sperimentazioni elettroniche, ampliando il ventaglio stilistico della manifestazione. Si tratta di un incontro tra musiche diverse che arricchisce l’offerta culturale del festival.

Nel portico di Sant’Andrea sarà posizionato un pianoforte “a tocco libero”, ciò significa che chiunque potrà improvvisare o provare a suonare lo strumento durante le due giornate. Questa iniziativa invita la cittadinanza a partecipare attivamente all’evento, abbattendo le barriere tra pubblico e musicista. Il pianoforte libero diventa così un elemento di interazione e condivisione, inserito nel contesto storico e suggestivo del portico.

Il valore culturale del festival per orvieto

La sindaca e assessora alla cultura Roberta Tardani ha sottolineato come il festival rifletta caratteristiche fondamentali della città: accoglienza, creatività e legame con la storia. Proposte come questa intessono dialoghi tra arte e comunità sfruttando le piazze come luoghi di vita quotidiana e socialità. Mettere in scena la musica negli spazi pubblici, spiega la sindaca, contribuisce a trasformare le piazze in ambienti vivi, dove la cultura si mischia con la presenza dei cittadini.

Le iniziative culturali di questo tipo offrono anche occasioni per far emergere giovani talenti e coinvolgere residenti e turisti. In una città come Orvieto, tradizionalmente legata alle sue radici storiche e artistiche, eventi come il festival dei musicisti di strada rappresentano nuove forme di aggregazione e intrattenimento adatte ai ritmi contemporanei. Il Comune ha scelto di sostenere questo progetto per costruire momenti culturali diffusi, aperti a tutti.

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