Operaio morto a lecce dopo caduta durante lavori di manutenzione in viale leopardI

Operaio morto a lecce dopo caduta durante lavori di manutenzione in viale leopardI

Un operaio di 26 anni, Razvan Iulian Gurau, è morto a Lecce dopo la caduta da sette metri durante lavori acrobatici in viale Leopardi; indagini dello Spesal e polizia sulle cause e sicurezza.
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Un operaio di 26 anni è morto a Lecce dopo essere precipitato da circa sette metri durante lavori acrobatici. Le autorità stanno indagando sulle cause e sulla sicurezza delle attrezzature utilizzate. - Gaeta.it

Un operaio è precipitato da circa sette metri mentre lavorava su un edificio residenziale a lecce, causando la sua morte. L’incidente è avvenuto in viale Leopardi, durante attività di manutenzione effettuate da una ditta di edilizia acrobatica. Le autorità hanno avviato accertamenti per chiarire le dinamiche dell’evento.

Dettagli sull’incidente e dinamica della caduta

L’operaio coinvolto nella tragedia è Razvan Iulian Gurau, 26 anni, di nazionalità romena, impiegato dalla società Edac Lecce, specializzata in lavori acrobatici. Secondo le prime informazioni, l’uomo stava eseguendo operazioni di manutenzione sul quarto piano di un edificio quando il dispositivo di sicurezza, in particolare la corda a cui era assicurato, ha ceduto improvvisamente. Questo ha provocato la sua caduta da un’altezza di circa sette metri.

Mentre Gurau precipitava, un collega di 22 anni ha tentato di afferrarlo per impedire la caduta. Purtroppo l’intervento non è stato sufficiente a trattenere l’operaio, che è caduto rovinosamente al suolo perdendo la vita sul colpo o poco dopo. La scena ha generato forte tensione tra i presenti, con il giovane collega che, in un impeto di rabbia, ha sferrato un pugno contro un muro riportando una frattura alla mano.

Intervento delle forze dell’ordine e degli ispettori dello Spesal

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti agenti della polizia e ispettori dello Spesal . I rilievi si sono concentrati sulla verifica delle condizioni delle attrezzature utilizzate e sulle procedure di sicurezza adottate durante l’attività lavorativa. L’obiettivo è stabilire con precisione le cause che hanno portato al cedimento della fune di ancoraggio e se siano state rispettate le norme di tutela per i lavori in quota.

L’atteggiamento degli ispettori è stato orientato a raccogliere testimonianze e documentazione tecnica necessaria a chiarire eventuali responsabilità aziendali. Nel frattempo, l’area interessata dal cantiere è stata transennata per garantire la sicurezza e permettere agli operatori di lavorare senza rischi aggiuntivi.

Contesto del lavoro acrobatico e rischi legati ai lavori in quota

Gli interventi alla quale era impegnato l’operaio rientrano nella categoria dei lavori acrobatici, che prevedono attività in ambienti sospesi o su strutture verticali senza l’ausilio di impalcature fisse tradizionali. Questi lavori presentano da sempre rischi elevati, soprattutto in assenza di dispositivi di sicurezza affidabili come imbragature, corde e sistemi di ancoraggio controllati regolarmente.

Il settore dell’edilizia segnala spesso incidenti correlati a cadute dall’alto, con conseguenze gravi o fatali. La normativa sul lavoro in quota prevede precise regole per l’utilizzo delle attrezzature e per la formazione dei lavoratori, misure che dovrebbero ridurre sensibilmente i pericoli. Nel caso di lecce, le verifiche in corso dovranno accertare se tali norme siano state seguite scrupolosamente.

Impatto dell’incidente sul territorio e sicurezza sul lavoro a lecce

La morte del giovane operaio ha suscitato attenzione nel contesto locale, evidenziando ancora una volta la necessità di controlli rigorosi nei cantieri. Lecce, come altre città, fa i conti con la frequenza di infortuni sul lavoro soprattutto in ambito edilizio, segmento ritenuto tra i più pericolosi. Autorità, sindacati e associazioni di categoria sono chiamati a intervenire per migliorare le tutele e promuovere una cultura della sicurezza.

Un passaggio fondamentale riguarda la formazione continua degli operatori, accompagnata da controlli periodici sulle attrezzature di lavoro. Incidenti come quello occorso in viale Leopardi mettono in luce l’importanza di un’applicazione stringente delle normative vigenti, per salvaguardare la vita degli addetti impegnati in attività critiche. I controlli dello Spesal proseguiranno per definire gli sviluppi della vicenda e stabilire eventuali provvedimenti.

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