Omicidio del cuoco 19enne a bologna: badreddine krimi e charlie sarcinelli si avvalgono della facoltà di non rispondere

Omicidio del cuoco 19enne a bologna: badreddine krimi e charlie sarcinelli si avvalgono della facoltà di non rispondere

Due uomini arrestati a Modena per l’omicidio preterintenzionale del 19enne Eddine Bader Essefi a Bologna, indagini in corso coordinate dai carabinieri e dalla procura locale.
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A Bologna, due uomini sono indagati per l’omicidio preterintenzionale del giovane cuoco tunisino di 19 anni, morto dopo un’aggressione avvenuta il 25 aprile; i sospetti sono in carcere a Modena in attesa di sviluppi processuali. - Gaeta.it

Un caso di cronaca che ha scosso Bologna continua a svilupparsi. Sono indagati per la morte del giovane cuoco tunisino di 19 anni due uomini, arrestati a maggio e ancora detenuti nel carcere di Modena. Le indagini sono seguite dai carabinieri sotto la supervisione della procura locale, mentre emergono dettagli sull’aggressione che ha portato al decesso della vittima.

Interrogatorio con il gip e la scelta di non rispondere

Il 31 maggio a Bologna si è svolto l’interrogatorio con il giudice per le indagini preliminari Domenico Truppa. Badreddine Krimi e Charlie Sarcinelli, rispettivamente 31 e 29 anni, entrambe di origine tunisina e cognati, sono comparsi collegati da remoto dal carcere di Modena. Durante l’udienza hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere rispetto alle accuse.

Il Gip ha spiegato che entrambi sono indagati per omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi. La decisione di non fornire spiegazioni è stata motivata dalla volontà di attendere l’esito degli ulteriori approfondimenti. L’avvocato di Sarcinelli, Roberto D’Errico, ha confermato che sta preparando una dichiarazione spontanea scritta in cui il suo assistito respinge le accuse. Sono in corso valutazioni legali per chiedere misure meno restrittive della custodia cautelare.

La dinamica dell’aggressione secondo i carabinieri

Le ricostruzioni degli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri, coordinati dal pm Andrea De Feis, indicano che la sera del 25 aprile la vittima è stata colpita con violenza. L’aggressione sarebbe scaturita da una lite iniziata con la richiesta del 19enne di non infastidire altri giovani. Krimi avrebbe offerto del denaro in modo provocatorio e la reazione avrebbe scatenato il confronto.

Durante la colluttazione, il ragazzo è stato preso a calci, pugni e ginocchiate, in particolare al volto. Gli inquirenti ipotizzano anche l’uso di un oggetto contundente, anche se questo dettaglio è in fase di accertamento. L’autopsia ha rilevato un trauma grave al collo e alla testa che ha causato un’emorragia interna, giudicata fatale. Le ferite compatibili con il racconto degli investigatori hanno confermato la natura della violenza subita.

Le conseguenze e il contesto dell’episodio

Il 19enne Eddine Bader Essefi, vittima dell’aggressione, è deceduto poco dopo l’incidente. Il fatto ha avuto luogo a Bologna e l’arresto di Krimi e Sarcinelli è stato eseguito il 16 maggio. Da allora i due sono rinchiusi a Modena in attesa di sviluppi processuali. Le circostanze precise e i dettagli che hanno scatenato la lite restano sotto esame.

Le autorità hanno sottolineato che motivi apparentemente banali, definiti futili, possono tracciare la linea tra una discussione e un evento tragico come questo. L’intervento rapido e le indagini sono volte a chiarire tutti gli aspetti per fornire risposte certe sulla dinamica dell’episodio. Le prossime settimane saranno decisive per capire se emergano nuovi elementi utili al procedimento.

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