Un progetto unico nel bresciano mette in rete strutture ricettive capaci di offrire ai turisti esperienze che vanno oltre la semplice visita turistica. La diocesi di Brescia ha creato OltreBrescia, una rete di accoglienza che punta a valorizzare la spiritualità, la storia, l’arte e la natura, aprendo nuove strade per chi cerca un viaggio più lento e consapevole. L’iniziativa risponde anche alla necessità di offrire alternative valide nelle aree segnate dall’overtourism.
La nascita di oltrebrescia e il suo significato profondo
L’idea nasce con l’obiettivo di proporre un turismo che non si limiti a una presenza fisica superficiale, ma che inviti a una vera sosta. Mauro Salvatore, direttore del museo diocesano e coordinatore del progetto, sottolinea che “oltre” non indica solo la distanza dalla città, ma un senso di andare oltre il turismo ordinario. Il nome rappresenta un invito a superare la frenesia dei viaggi “mordi e fuggi” e a immergersi in un’esperienza di riscoperta personale e territoriale.
La rete comprende quattro strutture ben distribuite sul territorio bresciano: l’eremo di Montecastello a Tignale, sopra il lago di Garda; l’eremo di Bienno in val Camonica centrale; Villa Luzzago a Ponte di Legno, ai confini del parco dell’Adamello; e il centro Paolo VI, che si trova nel cuore di Brescia. Questi luoghi, oltre a offrire camere e ospitalità, si propongono come punti di partenza per un turismo legato a luoghi carichi di storia e spiritualità.
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L’eremo come luogo di ospitalità e viaggio interiore
Gli eremi coinvolti in OltreBrescia rappresentano un’offerta di ospitalità diversa dal solito. Questi spazi sono pensati per chi desidera vivere una pausa dai ritmi cittadini e frenetici, concedendosi un tempo per riflettere e rigenerarsi. Non sono semplici alberghi, ma ambienti con una forte identità religiosa e culturale, capaci di accogliere chiunque abbia voglia di vivere un’esperienza più lenta.
Le strutture offrono camere e servizi in modo da integrare il soggiorno con attività spirituali e culturali, quando possibile. L’eremo di Montecastello, ad esempio, domina il lago di Garda con una vista che invita al raccoglimento. All’eremo di Bienno si respira un’atmosfera che fonde natura e tradizione, in un punto centrale della val Camonica. Villa Luzzago, con i suoi spazi ampi e la sua posizione strategica, permette anche di godere della cucina locale, elemento che si integra con l’accoglienza. Il centro Paolo VI, in città, conclude questa rete offrendo un luogo di quiete nel cuore urbano.
Turismo sostenibile e contrasto all’overtourism con oltrebrescia
L’iniziativa di OltreBrescia risponde a una domanda crescente di turismo più attento e rispettoso dei luoghi visitati. In una zona come il bresciano, spesso interessata da un turismo di massa, proporre un modello alternativo rappresenta una sfida e una scelta. La rete mira a evitare il sovraffollamento di alcune località, redistribuendo i flussi turistici in strutture che spingono a una fruizione meno veloce e più consapevole.
Le strutture della rete non solo favoriscono una conoscenza più profonda del territorio, ma rispettano anche l’ambiente circostante. La possibilità di effettuare prenotazioni attraverso il sito oltrebrescia.it permette di organizzare soggiorni calibrati e pianificati. Nei periodi in cui gli eremi non sono occupati da esercizi spirituali la loro disponibilità si apre ai turisti, offrendo un’alternativa concreta per chi cerca un contatto con i luoghi senza confini affollati e senza l’impeto del turismo commerciale classico.
Collaborazione con strutture laiche e valorizzazione del territorio
OltreBrescia non si propone come alternativa esclusiva, ma come parte di un sistema di ospitalità integrato con le altre realtà del territorio. L’interazione con le strutture ricettive laiche, per esempio, si è dimostrata positiva e collaborativa. A Ponte di Legno questa rispetto emerge chiaramente: Villa Luzzago dispone di un ristorante aperto anche agli esterni, un valore aggiunto per chi soggiorna in zona dove l’offerta di ristorazione alberghiera è limitata.
L’attenzione al racconto del territorio accompagna le proposte di soggiorno. Il sito segna non solo le caratteristiche delle strutture, ma rilancia percorsi di visita legati alle peculiarità di ogni luogo. Montecastello, Bienno, Ponte di Legno e il centro Paolo VI si prestano così a esperienze che coniugano natura, fede e cultura, invitando il visitatore a conoscere il bresciano più nascosto e autentico. Il progetto offre quindi un’alternativa interessante nel turismo locale, volta a venire incontro a gusti e sensibilità diverse.