Nasce in Irpinia il progetto “pedala in hirpinia e baronia”, un grande itinerario cicloturistico tra 19 borghi

Nasce in Irpinia il progetto “pedala in hirpinia e baronia”, un grande itinerario cicloturistico tra 19 borghi

Un itinerario cicloturistico di 1500 km collega 19 borghi dell’Irpinia in provincia di Avellino, valorizzando natura, storia e gastronomia locale con percorsi adatti a tutti i livelli.
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Un nuovo itinerario cicloturistico in Irpinia collega 19 borghi con oltre 1500 km di percorsi tra natura, storia e gastronomia, promuovendo un turismo lento e sostenibile. - Gaeta.it

Un nuovo itinerario cicloturistico prende forma in Irpinia, con l’obiettivo di collegare 19 borghi lungo percorsi immersi nella natura, nella storia e nella gastronomia locale. Il progetto “pedala in hirpinia e baronia” vuole attrarre appassionati di biciclette offrendo strade asfaltate e sterrate che attraversano paesaggi poco noti della provincia di Avellino, ricchi di tradizioni e bellezze naturali. L’iniziativa punta a consolidare l’Irpinia come destinazione per un turismo lento e rispettoso dell’ambiente, fatto di soste nei piccoli centri, scoperta di prodotti tipici e visite a monumenti storici.

Il circuito cicloturistico che unisce 19 comuni tra storia e paesaggi dell’irpinia

“pedala in hirpinia e baronia” nasce dalla collaborazione di 19 comuni della provincia di Avellino: Andretta, Ariano Irpino, Bisaccia, Flumeri, Frigento, Gesualdo, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Monteverde, Pietrastornina, Savignano Irpino, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Volturara Irpina e Zungoli. Questi centri hanno deciso di mettere a sistema i percorsi ciclabili presenti nel territorio per creare una rete unica di oltre 1500 chilometri. Il progetto prevede inoltre un ampliamento con nuovi comuni che si aggiungeranno entro il 2026 per estendere il raggio di azione.

Le strade attraversate vanno dalle piazzette storiche dei borghi alle zone rurali con boschi e altopiani. Gli itinerari si sviluppano sia su asfalto che su sterrato, differenziando i livelli di difficoltà per rispondere a varie esigenze. Gli appassionati possono pedalare su percorsi brevi o lungo tracciati impegnativi, ideali per chi cerca prestazioni sportive e panorami poco contaminati della campagna campana interna.

Percorsi principali e varianti: un anello di 440 km per ciclisti di ogni livello

Il cuore dell’itinerario è un tracciato ad anello di circa 440 chilometri diviso in 10 tappe. Il percorso parte da Pietrastornina e ritorna nello stesso punto dopo aver toccato borghi caratteristici e ambienti naturali autentici. Un’opzione alternata propone la salita al santuario di Montevergine, tappa impegnativa con un dislivello complessivo di 8.500 metri, dedicata a chi ha maggiore allenamento.

Oltre al percorso principale, il progetto prevede anelli più brevi intorno a ciascun comune, per un totale di oltre 1100 chilometri di strade interne. Questi tracciati secondari vanno da salite a discese e attraversano vallate, boschi e piccoli centri con edifici in pietra, offrendo occasioni per scoprire la varietà dei paesaggi irpini con tempi e difficoltà variabili.

Borghi e territori: un invito a scoprire arte, natura e sapori autentici

Il progetto va oltre la semplice mappatura dei percorsi ciclabili. Ogni comune ha collaborato per offrire ai cicloturisti materiali informativi dedicati. Le mappe, accompagnate da schede specifiche, segnalano monumenti, luoghi d’arte, sentieri naturalistici e realtà enogastronomiche di qualità.

I viaggiatori possono così fermarsi in osterie, agriturismi e ristoranti tipici, conoscere produzioni locali e godere di soggiorni confortevoli in strutture ricettive selezionate. Questo approccio porta a valorizzare la cultura materiale del territorio e a far conoscere l’ospitalità tradizionale.

La sostenibilità ambientale è un tema centrale: per ridurre l’impatto non è stata sviluppata un’app dedicata, ma le informazioni sono raccolte in una cartina digitale scaricabile tramite QR code. In questo modo il cicloturista sceglie liberamente come gestire il viaggio, anche senza dipendere da sistemi tecnologici invasivi.

Dal lavoro di onirica srl alla promozione tramite tour operator e partner locali

La gestione operativa e ideativa del progetto è stata affidata a Onirica srl società benefit, con sede a Provaglio d’Iseo, che ha curato la stesura e organizzazione dei tracciati. La grafica è opera di Denise Pippo di Deline, studio di Villanova del Battista. La diffusione delle mappe, in formato cartaceo e digitale, avviene tramite tour operator specializzati e piattaforme di settore.

L’operazione coinvolge partner attivi nel turismo e nel welfare, con l’intento di creare un circuito funzionale che supporti la crescita del ciclo turismo in Irpinia e promuova il territorio sia a livello nazionale che internazionale. La cooperazione tra pubblico e privato favorisce un’offerta completa per i viaggiatori.

Una spinta per rilanciare l’irpinia interna con turismo lento e di qualità

Il progetto ha trovato sostegno nei sindaci e rappresentanti locali, i quali hanno sottolineato l’occasione reale di valorizzare l’Irpinia interna. Vito Di Leo, primo cittadino di Sturno, ha rimarcato come l’itinerario metta in risalto oltre alla natura, “una ricca tradizione enogastronomica fatta di prodotti radicati e mani che lavorano da generazioni.”

Paolo Caruso, sindaco di Zungoli – borgo riconosciuto tra i più belli d’Italia e con bandiera arancione – ha evidenziato il richiamo storico delle vie della transumanza e del regio tratturo Pescasseroli-Candela, “un patrimonio che dialoga con castelli, conventi e chiese millenarie disseminate tra percorsi panoramici.”

Franco Archidiacono, sindaco di Vallesaccarda e primo promotore, dedica all’area una speranza di rilancio come luogo tranquillo e accogliente, “un crocevia naturale tra Tirreno e Adriatico, perfetto per chi cerca un turismo lento che punti a recuperare la relazione con natura e tradizioni genuine, lontano dai circuiti affollati.”

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