Oltre un terzo dei tumori evitabili seguendo i comandamenti della prevenzione, il ruolo della dieta mediterranea e non solo

Oltre un terzo dei tumori evitabili seguendo i comandamenti della prevenzione, il ruolo della dieta mediterranea e non solo

La prevenzione dei tumori passa attraverso la dieta mediterranea, la lotta al fumo, le vaccinazioni contro hpv ed epatite e l’informazione continua promossa da Silvana Leo e l’Uoc Oncologia medica a Lecce.
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L'articolo evidenzia l'importanza della prevenzione oncologica attraverso stili di vita sani, dieta mediterranea, lotta al fumo, vaccinazioni e sensibilizzazione, con un coinvolgimento attivo della comunità. - Gaeta.it

La prevenzione rappresenta un elemento chiave per contrastare l’insorgenza di molti tumori. Secondo gli esperti, circa un terzo delle neoplasie potrebbero essere evitate applicando semplici regole legate allo stile di vita e all’alimentazione. Fra queste, la dieta mediterranea, la lotta al fumo, la protezione dai raggi solari e le vaccinazioni contro virus oncogeni giocano un ruolo decisivo. Un’attenzione particolare va dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, considerando i dati attuali sulle cause e sui fattori di rischio.

Le azioni chiave per la prevenzione dei tumori

Silvana Leo, direttore dell’Uoc Oncologia medica a Lecce, ha sottolineato l’importanza di azioni concrete per la prevenzione dei tumori. Durante una tappa di eventi dedicati alla sensibilizzazione sul tumore uroteliale, ha spiegato che molte neoplasie possono essere evitate agendo su abitudini quotidiane. Fra queste spiccano l’adozione della dieta mediterranea, l’eliminazione del fumo, la protezione solare e la copertura vaccinale rispetto a virus come l’hpv e l’epatite. Proprio le vaccinazioni hanno permesso una significativa riduzione di tumori correlati a questi agenti infettivi, come l’epatocarcinoma dovuto all’epatite b.

Vaccinazioni e prevenzione oncologica

Il richiamo alla vaccinazione contro l’hpv serve a mettere in guardia sulle potenziali conseguenze dell’infezione in età giovane, che spesso favorisce lo sviluppo di tumori. La prevenzione quindi non si limita a una singola azione ma comprende un insieme di pratiche che vanno adottate continuativamente per limitare i fattori di rischio.

Il ruolo fondamentale della dieta mediterranea

La dieta trova un posto centrale fra gli strumenti di difesa contro i tumori. Leo ha ricordato come il territorio salentino rappresenti una zona storicamente legata alla dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura e legumi. Questi alimenti contengono vitamine, antiossidanti e altri composti che esercitano un’influenza protettiva sulle cellule, aiutando a prevenire l’insorgenza della malattia.

Perché i cavoli sono importanti contro il cancro

Fra le verdure, la famiglia dei cavoli merita una menzione particolare per l’alto contenuto di indoli, sostanze che studi clinici hanno collegato a una riduzione del rischio di tumori del colon. Mangiare frutta e verdura almeno cinque volte al giorno rappresenta quindi un’indicazione molto importante. La scelta di pasta integrale e la limitazione dell’uso di alcol, in particolare l’abuso tra i giovani, sono altre indicazioni utili a mantenere un profilo di rischio basso. Il vino può essere consumato con moderazione ma l’attenzione agli eccessi deve restare alta.

Coinvolgimento della comunità per una prevenzione condivisa

Le iniziative pubbliche dedicate alla prevenzione restano strumenti utili per creare consapevolezza. Leo ha descritto come attraverso associazioni di pazienti e attività ricreative come passeggiate o biciclettate si possano veicolare messaggi fondamentali sullo stile di vita. I “mercoledì della prevenzione” diventano momenti di confronto su vari temi legati all’alimentazione e alla salute oncologica, in cui si discute di singoli alimenti e si risponde alle domande dei pazienti.

Questi eventi non solo informano ma aiutano le persone a orientarsi nei cambiamenti necessari per ridurre i rischi, soprattutto quando sono in terapia. L’approccio pratico e diretto, unito a esempi concreti e a una frequenza regolare di incontri, aiuta a mantenere alta l’attenzione pubblica sulle abitudini da migliorare. La prevenzione oncologica resta una sfida di lungo corso che richiede costanza e partecipazione diffusa sul territorio nazionale.

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