Il festival internazionale èStoria si è svolto a Gorizia dal 26 maggio al primo giugno 2025, portando in città oltre 300 appuntamenti con ospiti italiani e stranieri. La manifestazione ha attirato 35 mila spettatori e coinvolto migliaia di persone attraverso i canali digitali, riflettendo su un tema centrale: le città, nelle loro dimensioni storiche, culturali e sociali.
Un’edizione ricca di eventi e partecipanti internazionali
La ventunesima edizione del festival èStoria ha visto la partecipazione di circa 600 ospiti provenienti da diversi paesi, tra cui Regno Unito, Francia, Spagna, Slovenia, Croazia, Austria, Russia, Stati Uniti, Israele e Turchia. Gli incontri si sono svolti in vari luoghi di Gorizia, dando vita a dibattiti, presentazioni e tavole rotonde su tematiche legate alle città come centri di sviluppo storico e culturale.
Gli eventi hanno spaziato dall’analisi delle città antiche alle realtà contemporanee, includendo riflessioni sulle trasformazioni urbane e sugli scenari geopolitici legati ai centri abitati. La formula del festival ha permesso di toccare diverse prospettive, valorizzando le competenze di storici, giornalisti, accademici e intellettuali.
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Protagonisti e contenuti del festival
Tra i relatori più noti a intervenire c’erano Alessandro Barbero, Anna Bikont, Maurizio De Giovanni, Nicola Gratteri, Paulin Ismard, Gilles Kepel, Gad Lerner, Ezio Mauro, Luca Mercalli e Olivier Wieviorka. I loro interventi hanno riguardato città emblematiche come Uruk, New York, Atene, Gerusalemme, Roma e Napoli, con approfondimenti anche sulle tragedie contemporanee come quella di Gaza.
Questi incontri hanno favorito un confronto aperto su temi di storia e attualità, prendendo in considerazione le dinamiche demografiche, sociali e geopolitiche in evoluzione. La scelta di focalizzarsi sulle città ha permesso di interpretare il ruolo delle aree urbane in un contesto globale che continua a cambiare.
Successo di pubblico e presenza digitale
L’affluenza record di 35 mila spettatori conferma il crescente interesse verso la manifestazione. L’evento ha coinvolto il pubblico locale e visitatori provenienti da altre regioni. Parallelamente, la presenza del festival sulla rete ha raggiunto oltre un milione di account in una sola settimana, con un aumento dell’interazione rispetto al 2024.
L’ampia diffusione sui social network e piattaforme digitali ha ampliato la platea di chi ha seguito dibattiti e presentazioni anche a distanza. Il riscontro online testimonia il ruolo sempre più rilevante degli strumenti digitali nell’espandere il dibattito culturale al di fuori degli spazi fisici.
Sezioni speciali e premi assegnati
Durante la settimana del festival si è tenuta la sezione dedicata al cinema, l’èStoria Film Festival. Il riconoscimento principale è stato assegnato alla sceneggiatrice Line Langebek Knudsen per il suo lavoro “The Girl with the needle“. Nel contesto della manifestazione si è svolta anche la cerimonia per il premio èStoria, conferito ad Aldo Cazzullo per il suo contributo alla divulgazione storica.
Queste iniziative hanno valorizzato anche la dimensione artistica e narrativa nella rappresentazione della storia, suggerendo nuove modalità per raccontare fatti e personaggi del passato attraverso media differenti.
Nuove sfide per le edizioni future
Adriano Ossola, direttore del festival, ha sottolineato come questa edizione abbia stabilito nuove cifre record sia in termini di eventi che di partecipazione. Ha annunciato che la prossima edizione, la ventiduesima, sarà dedicata al tema delle religioni, un argomento complesso e sensibile.
Il festival intende affrontare questo tema rispettando tutte le visioni e culture diverse, confermando la volontà di mantenere un dibattito aperto e pluralista. Questa evoluzione segnala l’interesse da parte del festival di esplorare ambiti diversi della storia, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico ampio e variegato.