Il 26 giugno 2025 alle ore 22:14 spazio a un fenomeno che cattura sempre l’attenzione degli appassionati di cielo e tecnologia. I satelliti starlink, un vero e proprio trenino luminoso, attraverseranno i cieli italiani offrendo uno spettacolo interessante e un’occasione per conoscere meglio questo sistema. Starlink è nato per portare internet anche nelle zone più difficili da raggiungere, e questa serata sarà ideale per osservarne il passaggio. Ecco come orientarsi, seguire il fenomeno e cosa sapere sull’impatto di questi satelliti.
La costellazione di satelliti starlink e il progetto spacex
Starlink è un progetto di SpaceX, società privata statunitense operante nel settore aerospaziale e fondata da Elon Musk nel 2002. Lo scopo è installare in orbita bassa terrestre centinaia di piccoli satelliti per creare una rete che distribuisca l’accesso a internet veloce anche dove la connessione è assente o molto lenta. Questo sistema è particolarmente indirizzato a territori rurali, isole e zone isolate, con l’obiettivo di ampliare la copertura globale. L’orbita bassa riduce la latenza nella trasmissione dati, rendendo più efficiente la connessione rispetto a sistemi satellitari tradizionali in orbita più alta.
Punti salienti del progetto starlink
Tra i punti salienti del progetto ci sono i lanci regolari di nuovi satelliti e l’aggiornamento continuo della costellazione per migliorare le prestazioni. Nel 2025 si contano già migliaia di satelliti dispiegati, creando però anche alcune criticità legate all’impatto visivo e ambientale che vedremo più avanti. Nonostante ciò, starlink continua a guadagnare clienti in tutto il mondo, con un servizio che si conferma essenziale in contesti dove alternative affidabili non esistono.
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Come osservare i satelliti starlink il 26 giugno 2025
L’appuntamento è per la serata del 26 giugno, con il passaggio previsto alle 22:14. Il movimento della costellazione sarà visibile da nord-ovest verso est e durerà poco meno di cinque minuti. Per chi vuole osservarli dal vivo, è consigliabile prepararsi qualche minuto prima dell’orario indicato, scegliendo un punto con il campo visivo libero verso l’orizzonte nord-occidentale.
Per orientarsi meglio può essere utile sfruttare le bussole disponibili negli smartphone. Questo aiuta a puntare con precisione la direzione da osservare, evitando di perdere i segnali luminosi. Chi non riesce a trovare la mappa aggiornata su siti come heavens-above può provare di nuovo più tardi, così da garantire che i dati siano corretti e aggiornati.
Strumenti per seguire il passaggio
È possibile seguire il passaggio anche tramite diverse app o siti web specializzati in tracciamento satellitare, alcuni offrono anche mappe scaricabili con informazioni su orari e traiettorie precise. Questi strumenti sono utili per chi abita in città o zone con luci intense, aiutando a pianificare l’osservazione con maggior precisione.
Scaricare mappe e seguire i passaggi dei satelliti starlink
Per scoprire quando e dove vedere i satelliti starlink, il portale heavens-above resta una delle risorse più affidabili e usate. Basta selezionare la città nell’apposita sezione in alto a destra per avere una lista di passaggi satellitari e, tra questi, quelli del sistema starlink. Oltre all’orario, la piattaforma mostra le traiettorie in cielo e fornisce mappe scaricabili che aiutano a prepararsi all’osservazione.
Le mappe indicano anche l’intensità luminosa prevista e la durata del passaggio. Questo consente di individuare facilmente la “fila di luci” che si muove nel cielo, evitando confusione con altri corpi celesti o aerei. In aggiunta, si può trovare la posizione e gli orari della stazione spaziale internazionale e di altri satelliti, così da trasformare la serata in una vera e propria sessione di osservazione del cielo.
Aggiornamenti e accessibilità delle mappe
Il sito e le app offrono aggiornamenti continui per adeguarsi a eventuali variazioni di orbita o condizioni atmosferiche che possono influire sulla visibilità. Sono strumenti accessibili a tutti gli appassionati, anche a chi non ha esperienza precedente con le osservazioni astronomiche.
L’impatto visivo e ambientale dei satelliti starlink sui cieli notturni
Queste luci nel cielo spesso lasciano incantati, ma dietro allo spettacolo si nascondono effetti meno evidenti e disagi concreti. La presenza massiccia di satelliti starlink aumenta l’inquinamento luminoso, cioè la diffusione di luce artificiale che disturba la visibilità del cielo stellato. Anche chi vive lontano dalle luci cittadine può notare come i corpi dei satelliti riflettano la luce solare in modo evidente.
Criticità per astronomi e ambiente
Per astronomi professionisti e non, questa situazione è diventata una criticità. La luminosità diffusa rende più complicato osservare corpi celesti deboli e interferisce con le misurazioni scientifiche. Alcuni telescopi, specialmente quelli in aree notoriamente limpide come il deserto di Atacama, l’Hawaï o le isole Canarie, registrano dati compromessi proprio per la presenza continua di oggetti artificiali in orbita.
In più, l’accumulo di satelliti in orbita bassa aumenta il rischio di collisioni. Il cosiddetto effetto Kessler sarebbe una reazione a catena che potrebbe creare una quantità enorme di detriti spaziali in grado di danneggiare nuovi veicoli in orbita. Da molti anni esperti dello spazio avvertono sul pericolo di queste collisioni, che possono rendere certe orbite poco sicure o inutilizzabili in futuro.
La crescita della flotta starlink e simili contribuisce quindi a trasformare i cieli notturni visibili inesorabilmente, togliendo quella purezza che molte persone e appassionati osservano nelle notti limpide. Nonostante i vantaggi tecnologici, questa trasformazione propone nuove sfide a chi studia l’universo e desidera mantenere intatto il paesaggio celeste.
Tra poco, tante persone in Italia potranno tornare a guardare verso l’alto per vedere quei punti luminosi allineati attraversare il firmamento. Sarà uno spettacolo discreto ma carico di significati, legato a un progetto spaziale che sta modificando il modo in cui connettiamo il mondo — e anche il modo in cui osserviamo le stelle.